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Fra il 1915 e il 1918 su questo fronte ebbe luogo una serie di importanti offensive e controffensive, dalla battaglia di Verdun alla battaglia della Somme, dall'offensiva Nivelle alla battaglia di Passchendaele, tutte caratterizzate dal comune scopo delle due parti di rompere lo stallo e sfondare le linee avversarie per ricominciare la guerra di movimento.
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I tedeschi mirano all'attuazione del Piano Schlieffen, che prevede l'apertura di un fronte occidentale contro la Francia: occupano il territorio del Lussemburgo e procedono verso il Belgio, violandone la neutralità.
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La Germania bombarda Anversa e dà il via all'assedio della città. Caduta la città, il Belgio si arrenderà a ottobre.
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il governo francese ripara a Bordeaux, dato che l'esercito tedesco è arrivato a 40 km da Parigi.
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I francesi bloccano l'avanzata tedesca nella prima battaglia della Marna; finisce la guerra di movimento (o "guerra-lampo" dal tedesco Blitzkrieg) e si passa alla guerra di trincea. Il comando delle truppe tedesche ad ovest passa da Von Moltke a Von Falkenhayn.
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I britannici sbaragliano la flotta tedesca presso le Isole Falkland.
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Dopo il fallimento delle trattative con l'Austria (cui l'Italia chiede compensazioni territoriali per entrare in guerra a fianca degli Imperi centrali) il governo italiano stipula segretamente e all'insaputa del Parlamento il Patto di Londra, con il quale l'Italia accetta di entrare in guerra di lì ad un mese alleandosi con la Triplice Intesa, ottenendo, in cambio di vittoria, il Trentino, l'Alto Adige, l'Istria, la Dalmazia (eccetto Fiume).
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L'affondamento del transatlantico Lusitania, ad opera di un sottomarino tedesco, è il primo passo per l'entrata in guerra degli Stati Uniti.
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dopo le pressanti manifestazioni di piazza dei nazionalisti - alla cui testa si pone Gabriele D'Annunzio - affinché l'Italia entri in guerra, si arriva alla dichiarazione formale di guerra contro l'Austria.
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Le prime quattro battaglie dell'Isonzo (23 giugno-7 luglio; 18 luglio-4 agosto; 18 ottobre-4 novembre; 10 novembre-2 dicembre) lungo il fronte italo-austriaco portano minimi avanzamenti territoriali, ad un prezzo altissimo in termini di vite umane.
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i tedeschi iniziano la controffensiva contro i francesi a Verdun. Si tratta di una delle principali battaglie sul fronte occidentale, che vede contrapposti francesi e inglesi da una parte e tedeschi dall'altra in una logorante guerra di posizione dagli ingenti costi umani.
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l'esercito austriaco dà il via alla Strafexpedition (cioè "spedizione punitiva") contro l'Italia per accerchiare le truppe schierate sull'Isonzo. Nonostante il grande impegno di uomini, la spedizione fallisce.
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scontro navale tra la flotta britannica e quella tedesca nella storica battaglia dello Jutland.
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Gli Stati Uniti, in reazione alla guerra sottomarina tedesca, interrompono le relazioni diplomatiche e si preparano all'ingresso nelle ostilità.
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Sull'Isonzo, si combatte la decima battaglia tra Italia e Austria.
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Le truppe austriache e tedesche sfondano il fronte italiano a Caporetto (dodicesima battaglia dell'Isonzo), causando notevolissime perdite all'esercito italiano e portando la linea dei combattimenti lungo il fiume Piave. Si tratta del momento più drammatico per l'Italia nel corso di tutto il conflitto
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il presidente americano Woodrow Wilson presenta i quattordici punti il suo programma per l'assetto mondiale post-bellico.
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Con un'offensiva sul Piave e sul Grappa le truppe italiane conquistano Vittorio Veneto. L'Austria-Ungheria , stremata e al collasso su tutti i fronti, chiede l'armistizio.
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Armistizio fra Italia e Austria-Ungheria
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Con l'armistizio fra il resto degli alleati e la Germania, si conclude il primo conflitto mondiale. La Conferenza di pace di Parigi (18 gennaio 1919 - 21 gennaio 1920) e il Trattato di Versailles definiranno i nuovi assetti territoriali europei.