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Restaurazione
Nel giugno del 1815 si concluse il congresso di Vienna. Il fine era quello di "restaurare" l'Europa dopo l'età napoleonica. Il periodo della restaurazione durò fino al 1848, quando iniziarono nuove grandi rivolte in tutto il continente. -
1820-1821
In Spagna scoppiarono i primi moti liberali, che si diffusero poi in tutta Europa. L'obiettivo era riuscire ad ottenere delle riforme costituzionali o l'indipendenza e non tornare al periodo oscuro della restaurazione.
Nonostante i moti dei 1820-1821, l'Italia sembra lontana dal concetto di "unita". -
1830-1831
Nel 1830 ci fu una nuova serie di moti rivoluzionari nei Paesi Europei. In Italia scoppiarono a Parma, Modena, Bologna e Ancona. Furono però immediatamente sconfitti dagli austriaci. -
Giovine Italia
Giuseppe Mazzini fondò la Giovine Italia, era formata da gruppi guidati da lui stesso. Tutti avevano un solo obiettivo: diffondere gli ideali democratici e repubblicani. -
Insurrezioni mazziniane
Ci furono tentativi di insurrezioni mazziniane a Napoli, in Savoia e a Genova, quest'ultima guidata da Giuseppe Garibaldi, ma come tutte le altre rivolte, anche queste fallirono. -
Giovine Europa
Dopo il fallimento dei moti rivoluzionari, Mazzini fuggì dall'Italia. Nel 1834 a Berna creò la Giovine Europa, con l'obiettivo di diffondere le idee democratiche in tutto il continente. In Italia però ci furono una serie di insuccessi. -
Le rivoluzioni del 1848
Re Ferdinando II fu costretto a concedere la costituzione per fermare la rivolta scoppiata in Sicilia. A Firenze anche Leopoldo II concesse la costituzione, mentre a Torino Carlo Alberto emanò una carta fondamentale che prese il nome di "Statuto Albertino". -
Cinque giornate
A Milano si verificarono delle proteste contro gli austriaci, che ormai avevano il comando sulla città. Dopo varie provocazioni dei milanesi gli austriaci uccisero sei abitanti, così la città si ribellò: dal 17 marzo al 22 marzo, le cosiddette "cinque giornate". -
Prima guerra d'indipendenza
Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto (re di Sardegna, salito al trono nel 1831) dichiarò guerra all'Austria: iniziò così la prima guerra d'indipendenza. Il 27 luglio, in seguito alla sconfitta di Custoza, gli austriaci rientrarono a Milano e assediarono Venezia. -
Vittorio Emanuele II
La prima guerra d'indipendenza si concluse il 23 marzo 1849, esattamente un anno dopo. Carlo Alberto deluso dal suo fallimento, abdicò e salì a capo il figlio Vittorio Emanuele II -
Camillo Benso, conte di Cavour
Nel 1852 Cavour (primo ministro di Vittorio Emanuele II) sostituì Massimo d'Azeglio alla guida del governo sabaudo. Secondo Cavour, solo il Regno di Sardegna poteva portare avanti il movimento d'indipendenza italiano. -
Accordi di Plombières
Cavour e Napoleone III (imperatore della Francia) strinsero gli accordi di Plombières, che prevedevano l'aiuto francese al Regno sabaudo, ma solo in caso di attacco austriaco. Una volta sconfitta l'Austria, Nizza e Savoia passerebbero alla Francia. -
Seconda guerra d'indipendenza
Scoppiò la seconda guerra d'indipendenza: i francesi e i piemontesi si batterono contro gli austriaci. Dopo varie sconfitte di Francesco Giuseppe, Napoleone III e l'Imperatore d'Austria firmarono l'armistizio di Villafranca di Verona: l'Austria cedette la Lombardia alla Francia, la quale poi la donerà al Regno di Sardegna. -
Spedizione dei Mille
I Garibaldini organizzarono una campagna militare, così tra la notte del 5 e del 6 maggio partirono da Quarto, vicino a Genova. Un migliaio di volontari erano diretti verso la Sicilia.
L'11 maggio i Mille sbarcarono a Marsala e il primo incontro con le truppe di Francesco II avvenne a Calatafimi. I garibaldini vinsero e dopo aver sconfitto i borbonici a Milazzo, passarono in Calabria e andarono verso Napoli. -
Garibaldi viene fermato
Dopo aver girato quasi tutto il sud d'Italia, Garibaldi voleva arrivare a Roma, sede del Papa. Cavour capì che doveva fermarlo, così spedì un esercito piemontese, Nel frattempo Vittorio Emanuele II scese verso il Sud per incontrare Giuseppe, che ormai stava raggiungendo la sua destinazione. L'incontro avvenne a Teano, in Campania, il 26 ottobre 1860. Il generale consegnò le terre conquistate al re. L'Italia era quasi interamente unificata, mancavano il Veneto, il Friuli e il Lazio. -
Vittorio Emanuele re d'Italia
L'Italia (tranne il Lazio, il Veneto, il Friuli e il Trentino) era unificata sotto la guida del Regno Sabaudo. Il primo parlamento nazionale unito proclamò Vittorio Emanuele re d'Italia. -
La Destra storica
Venne applicata a tutto il regno la legge Casati sull'istruzione, che prevedeva quattro anni di scuola elementare, i primi due gratuiti e obbligatori.
Il servizio militare di 5 anni obbligatori fu esteso in tutta Italia.
Ci fu poi l'abolizione delle barriere doganali e l'eliminazione dei dazi, che limitava la circolazione delle merci. -
Questione meridionale
La produzione industriale nel sud non fu in grado di espandersi, così il governo bloccò per lungo tempo lo sviluppo industriale meridionale. In questo anno fu varata una legge che legittimò la fucilazione immediata a chi sosteneva il fenomeno di resistenza armata, il brigantaggio (le bande di briganti). -
Terza guerra d'indipendenza
Il Lazio, il Friuli, il Veneto e il Trentino si trovavano ancora sotto il dominio dell'Austria. Nel 1866 scoppiò una guerra tra la l'Austria e la Prussia, così l'Italia ne approfittò e riuscì ad ottenere il Veneto e il Friuli, grazie ad un accordo tra la Prussia, vincitrice, e la Francia. -
Roma Capitale
Dopo la terza guerra d'indipendenza (1866) l'Italia si trovò unita. Nel 1871 scelsero come capitale Roma.