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Micipsa muore e lascia il regno in eredità a Giugurta e i suoi due cugini ( Aderbale e Iempsale, figli del re).
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Fece assassinare Aderbale. Assedia Iempsale a Cirta ( Africa ) e massacra senza scrupoli Italici e Romani che vi risiedevano. I cavalieri sospettavano che i senatori fossero stati corrotti dai ricchi doni di Giugurta, fu cosí dichiarata guerra al re.
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Gli equites si coalizzano con il popolo per eleggere console Mario Gaio, "homo novus", non appartenente alla classe senatoria
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Gaio Mario :
•sostituisce l'arruolamento volontario
•Crea una milizia di professionisti (retribuiti sia durante il servizio ordinario e sia dopo il congedo)
•Divisione del bottino di guerra -
Gaio Mario prende il comando dell'esercito e, con la preziosa collaborazione di Lucio Cornelio Silla, riuscì con l'inganno a catturare Giugurta (portato a Roma, rinchiuso in prigione, ucciso per strangolemento)
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Mario sconfigge i Teutoni ad Acqua sextiae (Provenza)
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Mario sconfigge i Cimbri ai Campi Raudii (vicino a Vercelli)
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Lucio Apuleio Saturnino propone di distruibuire appezamenti di terra nelle provincie ai veterani, lasciando insoddisfatte tutte le parti sociali.
Si proclama lo Stato di emergenza
Saturnino rimane ucciso. -
Druso propose di distribuire terre e grano e di fondare nuove colonie. Presenta, inoltre, una legge nella le giurie incaricate di giudicare le malversazioni dei governatori provinciali fossero composte da senatori e non più da cavalieri ( che per la perdita di prestigio vengono pagati con 300 equites ). L'ultima cosa che propose fu di estendere la cittadinanza romana a tutti gli alleati italici.
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Diversi popoli alleati dei romani si ribellarono, facendo strage di Romani e unendosi in una lega che aveva sede a Corfinio ( Abruzzo ).
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Era iniziata la Guerra Sociale e i Romani si videro costretti ad approvare la legge proposta da Lucio Giulio Cesare (lex Iulia de civitate). Questa legge accordava che la cittadinanza agli alleati che fossero rimasti fedeli a Roma o che si fossero spontaneamente staccati dalla lega.
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Mitridate VI, re del Ponto (in Asia Minore), aveva iniziato a espandere i confini, in poco tempo, molti regni ellenistici e città greche videro in lui un uomo pericoloso per Roma. Conclusa la guerra contro gli alleati, il Senato ritenne necessario intervenire contro Mitridate (88-85 a.C.).
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Il vigore riacquistato dai populares aveva nuovamente accesso i timori degli optimates, in città gli scontri quotidiani tra le due fazioni si erano fatte ancora violente; assassinato Cinna; e la leadership del parito popolare era stata assunta da Mario il giovane (figlio di Mario).
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Silla nell'83 a.C. torna e entra in città con l'esercito regolare, ma anche con l'esercito guidato da Gneo Pompeo, egli sconfisse e massacrò i suoi rivali a Roma, nella battaglia di Porta Collina.
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Dal 82 al 79 a.C. il dittatore Silla esercita una politica di feroce repressione degli avversari politici mediante la confisca dei beni e lo sterminio degli oppositori. Lo strumento più noto di questa politica sono le liste di proscrizione, degli elenchi affissi nel Foro Romano in cui il dittatore pubblica i nome dei proscritti ossia delle persone da eliminare fisicamente. Degli elenchi affissi nel Foro Romano in cui il dittatore pubblica il nome delle persone da eliminare fisicamente.
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con le riforme, Silla:
-si fa nominare dittatore a vita
-con le liste di proscrizione elimina i suoi alleati
-aumenta il numero di senatori da 300 a 600
-diminuisce i poteri dei comizi, plebei e tribuni della plebe
-restituisce al senato il controllo dei tribunali, togliendolo ai cavalieri -
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Pompeo va a combattere Sertorio in Spagna. Esso vince perché gli ufficiali di Sertorio lo tradiscono
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Spartaco (gladiatore proveniente dalla Tracia) si ribella e guida un esercito di schiavi con il quale vince contro l'esercito romano. Nel 72 a.C. il senato affidò il comando a Crasso che riuscì a sconfiggere l'esercito di Spartaco nei pressi del fiume Sele (Campania) e poi fece crocifiggere i superstiti sulla via Appia.
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Spartaco rimane ucciso nel conflitto contro i romani guidati da Crasso.
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Pompeo e Crasso, comandanti di eserciti vittoriosi diventano consoli.
Essi modificano la composizione della quaestiones Perpetuae, poi hanno ripristinano la censura e infine riattribuiscono il diritto di veto ai tribuni della plebe. -
L'attività oratoria di Cicerone porta alla condanna di Verre.
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Pompeo ottiene l'incarico di sconfiggere Mitridate del Ponto, sovrano ellenistico che minacciava la provincia romana d'Asia. Pompeo sconfigge Mitridate e avvia la conquista del Vicino Oriente, occupando la Palestina e la Siria (66 a.C-63 a.C.).
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Cicerone denuncia la congiura di Catilina
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Pompeo desidera che siano confermate le sue conquiste in oriente, Crasso vuole ottenere dei vantaggi per i cavalieri, Cesare - giovane senatore - vuole ottenere il consolato per conseguire una grande vittoria militare.
I tre potenti stringono un accordo privato per ottenere i propri obiettivi. Quando Cesare verrà eletto console concederà a Pompeo e Crasso quanto chiedevano, riservandosi il comando militare per 5 anni per poter avviare la conquista della Gallia. -
Cesare è eletto console e porta a provvedimenti a vantaggio degli equites appoggiati da Crasso e dei veterani di Pompeo
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Cesare viene mandato dal senato al nord. Cesare grazie alle sue abilità sconfisse i galli fino ad arrivare in Britannia. Ritorna poi a Roma. ( 58 a.C.-50 a.C.)
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Crasso è sconfitto e ucciso a Carre dal re dei Parti.
Cesare e Pompeo rimangono gli unici antagonisti per il potere a Roma -
Cesare sottomette definitivamente le tribù galliche, sconfiggendo Vercingetorige a Gergovia
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Il senato teme l'ascesa di Cesare, perciò nomina Pompeo console per ostacolare il potere del potente generale
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Cesare vuole confermare il suo predominio politico, perciò si propone come console. Il senato rifiuta la sua candidatura
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Cesare, dopo il rifiuto del senato, chiede che Pompeo congedi i suoi soldati per poter pacificare la regione. Il senato rifiuta, perciò passa il Rubicone, dando inizio alla seconda guerra civile
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49 a.C al 45 a.C.
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Cesare sconfigge Pompeo a Farsalo e rimane unico padrone della scena politica romana. La guerra continua perchè gli eserciti pompeiani sono sparsi nelle varie regioni
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Con la sconfitta degli ultimi eserciti pompeiani in Spagna, Cesare è il vero dominatore della repubblica
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Cesare assume la carica di dittatore e avvia un programma di profonda riforma delle istituzioni repubblicane
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I conservatori e gli avversari di Cesare complottano per uccidere il dittatore prima che si affermi il suo potere assoluto. Alle idi di marzo Bruto, Cassio e i congiurati pugnalano a morte Cesare all'ingresso in Senato