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Nascita di Roma con i 7 re.
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L'educazione avveniva in famglia: la prima educatrice era la madre. A 7 anni il bambino passa sotto la guida del padre (pater familias) per imparare l'albabetizzzione e l'agronomia. La società era divisa in Patrizi, la cui educazione continuava anche dopo i 16 anni, e Plebei che avevano un'educazione base.
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Massimo difensore del Mos Maiorum. Le famiglie ricche affidano i propri figli a un servo o ad un pedagogus. Le ragazze delle famiglie più elevate studiano a casa canto e danza e imparano a dipingere.
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Crede nella fusione della cultura romana con quella greca. Evidenzia come la filosofia è centrale per formare la classe dirigente di Roma. Il buon oratore deve conoscere la retorica, la filosofia, avere preparazione culturale...
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Nella sua opera "Instituzio Oratoria" presenta la perfetta educazione dell'oratore, inserisce riferimenti alla filosofia, presenta 3 stadi dell'educazione a Roma: primaria, grammatica e retorica e presenta il discepolo che apprende dal maestro.
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Il sistema scolastico viene riformato: Primario (dai 7 anni ai 12), secondario (dai 12 anni ai 16) e superiore (dai 16 anni ai 24, solo aristocratici).
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Imperatore Ottaviano Augusto. Nasce il diritto e la figura dell'avvocato.
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Oratore e pensatore originale grazie alla sua formazione filosofica: fraternità universale (gli esseri umani sono tutti fratelli perchè tutti sono membri della natura) ed educazione (affida al sapiente, modello di moralità, educazione).
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Con l'arrivo del cristianesimo subentreranno cambiamenti umani, religiosi, culturali ed educativi.
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Apologista, difende la religione analizzando a filosofia greca e la Bibbia.
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Nasce per proteggere il cristianesimo dalle accuse dei pagani di essere poco veritiera.
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Scrittore,filosofo e apologeta cristiano difende la religione attaccando pagani ed eretici.
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Dopo esser stato nominato vescovo inizia a studiare la Patristica e diffonde gli insegnamenti del cristianesimo.
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Tutto il pensiero di sant’Agostino si svolge intorno a due problemi essenziali: Dio e il destino dell’uomo, perduto dal peccato, salvato dalla grazia.
Contro il manicheismo, Agostino aveva affermato la negatività del male; la libertà dell’uomo; il carattere personale della responsabilità etica. Ma accentuò polemicamente la concezione pessimistica dell’uomo come essere decaduto per il peccato originale e l’impossibilità di salvarsi senza l’intervento della Grazia divina.