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Gli scritti di Lutero furono divulgati in oltre trecentomila copie, lo stesso Lutero definì la stampa “l’atto di grazia più alto di Dio”, la Chiesa cattolica attraverso il Concilio di Trento e la Controriforma cercò di arginarne gli effetti della Riforma protestante
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Durante il Concilio di Trento tra 1557 e 1559, venne redatto da papa Paolo IV il primo Indice dei libri proibiti
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Dove si indicò «Che nessuno osi ancora scrivere, pubblicare, stampare o far stampare, vendere, comprare, dare in prestito, in dono o con qualsiasi altro pretesto, ricevere, tenere con sé, conservare o far conservare qualsiasi dei libri scritti e elencati in questo Indice del Sant'Uffizio»
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sotto Papa Pio IV indice meno severo
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sotto Papa Clemente VIII, meno rigoroso
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Ultimo testo a finire all’Indice
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L'elenco dei libri proibiti fu tenuto aggiornato fino alla metà del XX secolo e fu soppresso dalla Congregazione per la dottrina della fede nel 1966