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Situazione della penisola Italiana:
-Regno di Sardegna annette la repubblica di Genova.
-Austria controlla quasi tutta la penisola in maniera diretta su Trentino, Venezia Giulia, Istria, Dalmazia e Trieste.
In maniera indiretta sul granducato Toscana, Ducato di Parma, Lucca e Modena.
-Regno di Napoli unito alla Sicilia formano il Regno delle due Sicilie sotto Ferdinando IV Borbone legato politicamente all'Austria. -
In questi anni vengono ristabilite le antiche dinastie regnanti e i privilegi del clero e della nobilta', e viene realizzato un compromesso tra il vecchio e il nuovo.
Il dissenso politico e' vietato o pesantemente limitato. Lo strumento di lotta politica e' costituito quindi dalle societa' segrete progressiste, reazionarie e dalle opposizioni intellettuali. -
Una prima ondata di rivolte arriva invade la Spagna di Ferdinando VII il quale si vede costretti a ripristinare la costituzione del 1812. La rivendicazione di questa costituzione liberale diventa punto di riferimento per i successivi moti sorti in Italia. Queste rivolte verranno comunque sedate dalla Santa Alleanza convinta dalla necessita' di intervenire in Piemonte.
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Nel centro Italia viene innescata la congiura estense con i fini di ampliare i confini del Ducato di Modena e per la causa liberale. Viene comunque fermata dall' Austria.
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Mazzini comprende l'inefficacia della struttura e dei metodi delle societa' segrete: andava respinta la segretezza per coinvolgere maggiormente il popolo.Secondo il modello democratico di Mazzini l'Italia doveva diventare, attraverso rivoluzioni popolari, "una, libera, indipendente e repubblicana" . Per raggiungere la liberazione dell'Italia dal governo dispotico dei sovrani si affida ad una vasta opera di propaganda. Nasce cosi' la "Giovine Italia" con il fine di educare il popolo alla rivolta.
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Vincenzo Gioberti completa la sua opera piu' celebre dove auspica una confederazione fra gli stati italiani presieduta dal papa. Nasce quindi il termine neoguelfismo per la somiglianza alle posizioni filopapali dei guelfi medievali.
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In questa sua opera, il liberale piemontese Cesare Balbo descrive il problema maggiore che ostacola il progresso della penisola italiana e la rispettiva soluzione: la presenza opprimente dell'Impero Asburgico. Trova come rimedio lo spostamento dell'interesse dell'impero dall'Italia verso i Balcani e migliora la visione neoguelfa togliendo il papa dalla posizione che Gioberti aveva proposto.
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Dopo che Papa Pio IX nel 1846 assume il ruolo di pontefice, grazie alle sue iniziative liberali, suscita un grande consenso popolare. Tutti gli altri regni della penisola italiana sono costretti ad imitare le azioni del papa per paura di una nuova rivolta. Ferdinando II sceglie comunque di non seguire le azioni del papa e cio' porta consequenzialmente ad una rivolta. Il te si vede costretto a proclamare l'autonomia della Sicilia e concede la Costituzione.
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Nonostante i moti fossero stati repressi abbastanza velocemente, le vittime furono decine di migliaia. La Primavera dei popoli venne definita dagli storici come un sanguinoso fallimento, ad eccezione della concessione dello Statuto Albertino nel Regno di Sardegna da parte di Carlo Alberto, l'unica costituzione non revocata.
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Il successo della rivolta del 12 gennaio porta altre citta' come Vienna, Venezia e Milano ad insorgere.
Piemonte e Milano richiedono quindi l'intervento di Carlo Alberto che dichiara guerra all'impero Asburgico.
Altri eserciti italiani si uniscono, il conflitto diventa guerra federale. Sotto minacce dell'Austria gli eserciti di supporto italiani si ritirano ma Carlo Alberto riesce comunque a conseguire ulteriori vittorie. -
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Sotto le pressioni popolari Carlo Alberto sostiene la ripresa del conflitto con l'Austria ma viene ripetutamente sconfitto e decide di abdicare in favore di Vittorio Emanuele II prima dell'armistizio.
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Con il fallimento dei moti del '48, in ogni regno, tutte le costituzioni concesse vengono abrogate. Il regno di Sardegna e' l'unico a non revocare lo Statuto Albertino e promulga le Leggi Siccardi con cui pone fine ai privilegi della Chiesa.