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Dei giovani democratici combattono le truppe Borboniche facendole fuggire dalla Sicilia.
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Papa Pio IX rifiuta di far passare le truppe Austriache; aiutando le rivolte.
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Ferdinando II, scarso di truppe, si arrende al volere dei rivoltosi e concede la Costituzione nel Regno delle Due Sicilie.
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Dopo la mossa di Ferdinando II, anche in altri Stati Italiani viene promulgata una costituzione; la più importante delle quali è lo Statuto Albertino (che dopo il '48 non venne abrogata).
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Venezia, stanca del governo austriaco si ribella e con una manifestazione, il capo Daniele Manin fonda un governo provvisorio; fondando la Repubblica di Venezia.
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A Milano, seguendo quanto successo a Venezia, contadini e borghesi combattono insieme per cinque giorni; arrivando anche a creare un governo provvisorio, per difendersi dagli austriaci; i quali si andranno a rifugiare nel quadrilatero.
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Dopo aver cacciato gli austriaci, tutti i re degli Stati Italiani e il papa, dichiarano guerra all'Austria.
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Dopo consecutive vittore, i Piemontesi vengono sconfitti dagli austriaci a Custoza e questi ultimi riprendono il potere in Lombardia.
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Deludendo i patrioti Lombardi, Carlo Alberto scende a patti con gli austriaci, firmando l'armistizio di Salasco
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Con un'assemblea Costituente creata a suffragio universale, si dichiara la fine del potere temporale dei papi e viene affidata la Repubblica di Roma a Mazzini, Armellini, Saffi.
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Dopo ulteriori sconfitte nella guerra, il re Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele. Si concludono così in fallimento i moti del 1848.