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Charles Baudelaire pubblica "I Fiori del Male", una raccolta di poesie che esplora la sensualità e la modernità urbana con uno sguardo critico.
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Il decadentismo emerge come reazione alle idee dominanti del positivismo e del realismo.
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Il termine "decadentismo" viene coniato con un'accezione negativa da Paul Bourget.
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Paul Verlaine pubblica "Feste galanti", sottolineando l'estetica e la malinconia.
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Huysmans pubblica "Le Tentazioni di Sant'Antonio", un'opera che mescola simbolismo e decadentismo.
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Oscar Wilde pubblica la sua prima raccolta di poesie e inizia a diventare una figura chiave nell'estetismo inglese.
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Huysmans pubblica "A rebours" (Controcorrente), una narrativa chiave del decadentismo francese.
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Wilde scrive il controverso "Il ritratto di Dorian Gray", esplorando il decadentismo attraverso la figura del protagonista Dorian.
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Georges Rodenbach pubblica "Il carnevale delle anime", un romanzo che esprime il lato simbolista del decadentismo.
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Gabriele D'Annunzio inizia a pubblicare opere decadenti in Italia con "Il piacere".
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Rachilde pubblica "La Marquise de Sade", un'opera che mescola il decadentismo con tematiche sadomasochiste.
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Max Nordau critica il decadentismo nel suo libro "Degenerazione", affermando che è sintomo di malattia culturale.
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Wilde è processato e imprigionato per "reati osceni" a causa del suo orientamento sessuale.
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D'Annunzio pubblica "Il trionfo della morte", che continua a esplorare tematiche decadenti.
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Il Decadentismo declina gradualmente, lasciando spazio a nuove correnti come il modernismo.
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Huysmans muore, segnando la fine di un'era, ma il decadentismo continua a influenzare la letteratura e l'arte del XX secolo.