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Tale usanza era tradizione già consolidata dei cristiani al tempo di Tertulliano (155 circa – 230 circa) e di Origene (185–254)
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Damaso I fu il primo vescovo di Roma a essere ufficialmente definito come "papa" dai suoi contemporanei,[10] sebbene non il primo in assoluto a essere stato associato a tale termine (in un'iscrizione nelle catacombe di San Callisto il titolo di papa viene usato in riferimento a Marcellino).
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Prima del sec. XI non si hanno testimonianze dell'uso di porre la croce sull'altare; invece nel secolo seguente Innocenzo III (1198-1216) prescrive legalmente quest'uso, ma forse solo per il tempo del sacrificio.
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La prima documentazione ufficiale si ha nel Concilio lateranense IV, del 1215, nella professione di fede contro gli Albigesi la quale esprime in maniera chiarissima il dogma della Chiesa cattolica circa la presenza reale di Gesù Cristo nell'Eucaristia.
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Ma la sintesi più comprensiva e definitiva del dogma sacramentario è data dai canoni della sessione VII (3 marzo 1547) del concilio di Trento, diretti contro gli errori dei novatori, dei protestanti in specie, e perciò del più indubitato valore dogmatico.
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