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Nasce ad Urbino il 6/04/1483
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Dopo la morte del padre, Raffaello svolge l'apprendistato a Perugia presso la bottega del Perugino
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Si trasferisce a Città di Castello
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Nel 1499 realizza lo Stendardo della Santissima Trinità conservato nella Pinacoteca comunale di Città di Castello
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Olio su tavola, conservata alla National Gallery di Londra
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Dipinto a olio su tavola, conservato nella Pinacoteca di Brera, si ispirò alla medesima tavola che il Perugino stava dipingendo in quel periodo.
Commissionata dalla famiglia commissionata dalla famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello. -
Durante questo periodo dipinge: La serie delle Madonne, Pala Baglioni, La Madonna del Baldacchino e i ritratti
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è un dipinto olio su tavola,conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna e deriva dai modelli leonardeschi.
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è un dipinto olio su tavola, conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Nel dipinto vengono ripresi i modelli di Leonardo
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L'opera è stata commissionata da Atalanta Baglioni, probabilmente per omaggiare il figlio ucciso. Il dipinto è conservato alla Galleria Borghese di Roma ed è realizzato con la tecnica olio su tavola
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Alle pareti Raffaello decorò quattro grandi lunettoni, ispirandosi alle quattro facoltà delle università medioevali, ovvero teologia, filosofia, poesia e giurisprudenza. Le opere più celebri sono la Disputa del Sacramento, la Scuola di Atene o il Parnaso
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Nel 1508 Raffaello riceve la chimata di Giulio II, che aveva messo in atto il rinnovamento del Vaticano
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Il primo degli affreschi, la Cacciata di Eliodoro dal Tempio, mostra uno sviluppo stilistico, con l'adozione dello stile "drammatico".
Nella Messa di Bolsena tornano ritmi pacati,Nell'Incontro di Leone Magno con Attila ricorrono asimmetrie e azione, mentre nella Liberazione di san Pietro raggiunge il culmine degli studi sulla luce. -
La terza Stanza, poi detta dell'Incendio di Borgo, fu incentrata sulla celebrazione del pontefice in carica attraverso le figure di suoi omonimi predecessori, come Leone III e IV. La lunetta più famosa è quella dell'Incendio di Borgo del 1514.
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Raffaello morì il 6 aprile 1520 nel giorno di Venerdì Santo, secondo Vasari la morte sopraggiunse dopo quindici giorni di malattia, iniziatasi con una febbre "continua e acuta".