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Nasce a Caprése, secondo Vasari fu una benedizione di Dio.
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Copia dell'Ascensione di San Giovanni Evangelista di Giotto.
Disegni giovanili: utilizzati penna e tratteggio sottile e incrociato, al fine di modellare un'immagine di consistenza scultorea. Tende a rappresentare figure singole e spiccate dal fondo del foglio, circondandole con una netta linea di contorno. Non ricorre alla punta d'argento, ma allo stilo di metallo calcato sulla carta per i tracciati preliminari invisibili. -
Dopo le sue prime esperienze fiorentine come scultore, si trasferisce a Roma. Fino al 1536 si alternerà tra Firenze e Roma per imprese artistiche.
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Rappresenta la Vergine che tiene fra le braccia il corpo senza vita del Figlio. Michelangelo segue uno schema piramidale e studia la composizione in modo che essa esprima i suoi valori soprattutto vista frontalmente. Il volto della Vergine è appena velato di tristezza, Il gesto del braccio sinistro ha lo scopo di invitare chi guarda a provare per Gesù il suo stesso dolore. Le profonde ombre della veste di Maria sono in contrasto con il corpo liscio e perfetto del Cristo e lo evidenziano.
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Michelangelo dovette utilizzare un blocco di marmo già in parte scolpito. Il giovane pastore, futuro re d'Israele, è colto nel momento che precede l'azione. La fronte leggermente aggrottata esprime concentrazione e valutazione delle proprie forze. I muscoli sono in tensione e le mani nervose, pronte a far roteare la fionda. Il rapporto chiastico è di derivazione classica. Incarna i principi di libertà e indipendenza che i Fiorentini vedevano nelle istituzioni repubblicane.
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Disegni della maturità: abbandono del tratteggio a favore dello sfumato.
1) Utilizzata la pietra rossa per rendere la muscolatura e il colore di un corpo
2) Utilizzata la pietra nera per definire con estrema precisione e finitezza
3) Eseguito per aiutare l'amico Sebastiano del Piombo nella realizzazione di un dipinto. Lo sfumato costruisce solo il busto reclinato di Gesù, mentre le gambe e la testa sono state lasciate allo stato di disegno di contorno. -
La volta venne organizzata fingendo delle membrature architettoniche alle quali l'illusione prospettica conferisce un realismo sorprendente. Gli arconi e la cornice ripartisce la superficie centrale in 9 ampi riquadri(Genesi), 5 più piccoli con coppie di Ignudi. Nelle vele sono rappresentate le 40 generazioni degli Antenati di Cristo. La scena più celebrata è la Creazione di Adamo. Qui e negli Ignudi esprime il suo concetto di bellezza. Nelle Sibille coniuga il colore con la forma e il movimento
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Realizza il piedistallo per il Monumento equestre di Marco Aurelio. Il disegno stellare a intreccio entro un ovale si irradia dal monumento equestre e riconduce a una geometria accentrata e più intima. Dalla piazza si dipartono cinque strade. Nel Palazzo Senatorio (Est) progettando una grande scala a due rampe contrapposte. Nel Palazzo dei Conservatori (Sud) aggiunge allo schema preesistente uno costituito da un ordine minore di colonne ioniche. Una balaustra ornata di statue corona gli edifici.
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Gli eventi si mostrano con uno sfondo azzurro oltremarino. Non si cerca la bellezza ideale, ma il senso tragico del destino dell'uomo. I corpi sono tozzi e pesanti. I salvati (sinistra) volano verso l'alto, i dannati (destra) vengono trascinati verso il basso da creature diaboliche. Caronte e Minosse sono dipinti seguendo le descrizioni di Dante. La Vergine e il Cristo sono posti al centro, circondati di angeli. L'affresco riflette il tormento di Michelangelo che non sa se sarà salvato
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Commissionata da Giulio II nel 1505 per la Basilica di San Pietro, ma poi costruita nella Chiesa di San Pietro di Vincoli. Da una prima versione di un monumento a quattro facce si passò a uno a parete. Divisa in tre registri, l'attenzione dell'artista è concentrata sulla figura centrale del pontefice giacente, posta tra un profeta e una sibilla, sostenuta da angeli e puttini. Sopra si trova la Vergine che tiene in braccio il Bambino, collocata entro una nicchia.
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Scomparso Bramante, fu Raffaello a succedergli in qualità di architetto della Basilica di San Pietro. Nel 1547 Paolo III affida l'incarico a Michelangelo, che interviene nella zona absidale con una struttura muraria che si avvale dell'uso delle paraste di ordine gigante alle quali sovrappone un'altra cornice. Il tamburo è ritmato da colonne binate. La cupola è a doppia calotta ed è conclusa con una lanterna. Si basa sulle costole portanti.
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Muore quasi ottantanovenne a Roma, mentre lavora alla Pietà Rondanini.