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Il lavoro, nell'Antichità e all'inizio del Medioevo si fondava sull'impiego della schiavitù, l'uomo diventava schiavo perchè nemico o si indebitava.Poteva accadere che il padrone liberava lo schiavo perchè questo riusciva a pagarsi, con il lavoro, il suo riscatto.
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Il Medioevo è quell'età storica che va dal 476 d.C, data in cui cade l'Impero Romano, al 1492, anno in cui Cristoforo Colombo scopre l'America. Il Medioevo viene suddiviso in Alto Medioevo (476 D.C.-1000) e Basso medioevo (1000-1492).
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Nel basso Medioevo, con l'affermazione del feudalesimo si diffonde la servitù, i lavoratori sono servi della gleba, persone legate tutta la vita alla coltivazione delle terra del proprio signore. Egli si colloca a metà tra lo schiavo e l'uomo libero.
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Nel Rinascimento sono varie le figure lavorative che prendono piede, il mercante era la professione più redditizia, grazie anche al commercio marittimo,accanto a questo s'impone la figura del maestro artigiano, che all'interno della sua bottega formava i giovani ragazzi apprendisti.
https://www.youtube.com/watch?v=IIG6cnhzH_Y -
La storia moderna è la fase successiva all'età medievale, e riguarda il periodo che va dal 1500 al 1900.
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La rivoluzione industriale ha costretto i borghesi capitalisti ad un aumento di produzione tramite l'impiego delle macchine. Nascono le prime fabbriche dove gli operai, uomini che prima lavoravano nelle campagne, case o botteghe, si riversano, lavorando in pessime condizioni igieniche, 16 ore al giorni e non per erano affatto tutelati.
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Oltre agli uomini, anche donne e bambini venivano assunti nelle fabbriche, costretti anche loro a lavorare moltissimo, ma per una paga minore.Gli imprenditori tessili utilizzavano i bambini perchè, grazie alle loro piccole mani, riuscivano meglio degli adulti ad utilizzare i tessuti.
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/il-lavoro-minorile-nellottocento/6377/default.aspx
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La condizione degli operai nelle fabbriche porta alla nascita del movimento operaio,i lavoratori si organizzano e chiedono tutele e un miglioramento delle loro condizioni.Nascono i sindacati, che si occupano dei diritti dei lavoratori, nasce lo sciopero.
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L'età contemporanea è, convenzionalmente, una delle quattro grandi età storiche che inizia con la Rivoluzione industriale e/o la Rivoluzione francese (1789) giungendo fino al presente.
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La Costituzione, in virtù del principio lavorista, prevede il riconoscimento del riposi settimanale del lavoratore, delle ferie annuali retribuite (art. 36), lo stato di parità della donna lavoratrice (art. 37), l'obbligo dello Stato di fornire mezzi necessari anche per il cittadino inabile al lavoro,una piena tutela per malattia, invalidità e disabilità (art. 38); la libertà dell’organizzazione sindacale e il diritto di sciopero (art. 39).
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La Repubblica «è fondata sul lavoro» (art. 1), da tale articolo discendono discendono diritti e doveri per contribuire al progresso «materiale e spirituale della società» (art. 4 Cost.). Lavorando, la persona si costruisce e cresce anche spiritualmente.