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Le macchine utensili sono delle vere e proprie macchine, capaci di trasformare oggetti di qualsiasi materiale, nella loro forma e dimensione. Questo avviene mediante l'asportazione di sovramateriale, di varie forme, tramite l'uso degli utensili. Tutto ciò grazie alla nascita del motore elettrico che sostituisce del tutto la macchina a vapore.
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La pila di Volta fu il primo generatore statico di energia elettrica mai realizzato. Inventata da Alessandro Volta nel 1799, nella sua residenza a Lazzate, essa costituisce il prototipo della batteria elettrica moderna ed è conservata nel Museo per la Storia dell'Università di Pavia. Essa darà il via all'uso dell'elettricità durante la seconda rivoluzione industriale.
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Merito di Samuel Morse che nel 1837 inventa il telegrafo elettrico, presto diffuso in tutto il mondo. In Italia il primo impianto entra in funzione nel 1848 nel Granducato di Toscana e poi un po' in tutta la penisola.
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La turbina a vapore moderna fu inventata da un irlandese, Charles Algernon Parsons, nel 1884 ed era accoppiato con una dinamo che produceva 7,5 kW di elettricità.
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La prima dinamo basata sui principi di Faraday fu costruita nel 1860 in Italia da Antonio Pacinotti. In Francia, l'invenzione della dinamo è attribuita a Zénobe-Théophile Gramme e datata al 1869, anno nel quale iniziò l'utilizzo pratico (inizialmente nella ricarica degli accumulatori telegrafici).
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L'energia elettrica, prodotta dalla turbina e dalla dinamo, doveva essere trasportata senza pericoli nè dispersioni e ciò fu reso possibile tramite l'uso dei materiali isolanti.
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Il 3 marzo 1847 nasce a Edimburgo Alexander Graham Bell. Il suo nome è legato al brevetto numero 174.465 che depositò il 7 marzo 1876 per proteggere "il metodo e l'apparato per trasmettere la voce o altri suoni per mezzo di ondulazioni elettriche”.
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Il 21 ottobre 1879 l'inventore statunitense Thomas Edison testa con successo la prima lampadina ad alta resistenza a filamento sottile di carbonio. Edison prese spunto dell'invenzione dal chimico inglese Joseph Wilson Swan, che poco tempo prima aveva brevettato una lampada ad incandescenza.
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La Holborn Viaduct della Edison Company fu la prima centrale elettrica del mondo. Funzionò nel 1882 ed era stata costruita per l'illuminazione stradale, poi venne usata anche per fornire elettricità ai privati.
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Nasce un motore dalle dimensioni contenute, leggero e potente, tale da permettere una flessibilità molto maggiore di quella della macchina a vapore: il motore a scoppio. Solo nel 1885, le prime automobili dotate di un motore a scoppio, dalla struttura simile a quella odierna, venivano prodotte dai tedeschi Daimler e Benz.
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Il motore Diesel, brevettato nel 1892 da Rudolf Diesel, è un tipo di motore alternativo a combustione interna, alimentato a gasolio, che sfrutta il principio della compressione per ottenere l'accensione del combustibile e non l'azione delle candele d'accensione impiegate invece da un motore ad accensione comandata.
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Auguste Marie Louis Nicholas e Louis Jean Lumière brevettarono il cinematografo, un atto che idealmente rappresenta una delle pietre fondanti sulle quali si è sviluppata l'arte del “cinema” ancora sconosciuta a fine Ottocento.
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Nel 1895 l'inventore italiano Guglielmo Marconi riuscì già a raggiungere distanze di circa 2 km, e l'anno successivo chiese un brevetto per la radiotelegrafia. Nel 1898 le distanze aumentarono a circa 100 km, e nel 1902 effettuò la prima trasmissione attraverso l'Oceano Atlantico. La differenza più importante rispetto al telefono era che, senza fili, la trasmissione poteva raggiungere non solo un singolo destinatario ma un pubblico illimitato.
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Il nucleo del taylorismo è la scomposizione di ogni processo produttivo in semplici operazioni: in pratica ogni mansione è scomposta in azioni lavorative elementari, giungendo in questo modo ad indicare il tempo da dedicare ad azioni molto semplici. Nasceva quindi la catena di montaggio.