La Rivoluzione Francese

  • LA CRISI FINANZIARIA e LA CHIAMATA DI NEKER

    La Francia di Luigi XVI entra in una grave crisi finanziaria dovuta alla partecipazione della Francia alla guerra d'indipendenza Americana e perciò il monarca francese si vede costretto a chiamare il calvinista Neker a dirigere le finanze della Francia .
    L'economista di Ginevra inizia così una politica volta ad affievolire i privilegi fiscali delle classi sociali più abbienti.
  • NEKER SI DIMETTE

    Neker vistosi rifiutato per molte volte le sue proposte ,per far risorgere a livello economico la Francia , da parte del Parlamento decide di dimettersi.
  • LA CRISI DEL BEBITO PUBBLICO

    Il governo assieme al re per far capire quanto situazione finanziaria fosse disastrosa decide di pubblicare la previsione di bilancio per l'anno successivo , che era divenuto di circa 126 milioni . Intanto anche i successori di Neker non riescono a persuadere il Parlamento a diminuire i privilegi fiscali .
  • LA RISPOSTA DEL PARLAMENTO

    Il parlamento a risposta dell'atto compito dal re e dal governo rifiuta ancora una volta di abolire i privilegi fiscali che erano dati alle calssi nobili ed ecclesiastiche generando così l'inizio di una campagna assolutistica portata avanti dal re per convincere il Parlamento ad accettare questo nuovo ordine economico .
  • LUIGI XVI CONVOCA GLI STATI GENERALI

    Dopo aver richiamato al poter Neker , Luigi XVI decide di convocare gli stati generali per evitare la bancarotta.
    Gli stati generali non si riunivano dal 1614.