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Lorenzo nasce in una famiglia ricca di cultura e denaro
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Lorenzo studia al Liceo Ginnasio senza mai diventare uno studente modello, la sua carriera scolastica è mediocre pur essendo uno studente dotato.
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Scoppia la II guerra mondiale tra le Potenze dell'asse (Germania, Italia e Giappone) e gli Alleati (Impero Britannico, USA, Francia)
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Lorenzo a vent'anni entra in seminario con l'intento di farsi prete. Sarà ordinato sacerdote poco tempo dopo
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Il conflitto bellico è terminato, l'Italia è un paese martoriato, ricoperto di macerie, la popolazione è in povertà
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Don Lorenzo dopo essere stato ordinato viene trasferito a San Donato, un piccolo paese della provincia di Firenze, qui si accorge presto delle miserie materiali e spirituali del popolo. Per migliorare la condizione dei suoi parrocchiani avvia una scuola serale per gli operai.
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Don Lorenzo entrato in contrasto con il vescovo per le sue idee ritenute troppo progressiste e vicine a quelle del Partito Comunista viene trasferito in un piccolo borgo dell'Appennino: Barbiana.
A Barbiana manca tutto, l'acqua, la corrente elettrica e la scuola. -
Don Milani non si perde d'animo e dal nulla crea una piccola scuola per i figli dei contadini. E' una scuola a tempo pieno, dove ragazzi di tutte le età studiano insieme, leggono i quotidiani, imparano nei laboratori.
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Gli studenti della scuola di Barbiana scrivono un libro di denuncia, in forma di lettera, per protestare contro la scuola che boccia i poveri
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Lettera a una professoressa diventa uno dei libri simbolo, mostrato alle manifestazioni, dagli studenti in rivolta