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Una bomba esplode nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano. La strage causa 17 morti e 88 feriti. Le lunghe e innumerevoli indagini hanno rivelato che la strage fu compiuta da terroristi dell'estrema destra, probabilmente collegati a settori deviati degli apparati di sicurezza dello Stato con complicità e legami internazionali, i quali però non sono mai stati perseguiti. Si aprono gli anni di piombo.
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Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, l'anarchico Giuseppe Pinelli, precipita dalla finestra della Questura di Milano dove era trattenuto per accertamenti in seguito alla bomba bomba di piazza Fontana. Non verrà mai chiarita la dinamica dell'incidente.
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Un commando di Lotta Continua uccide il Commissario Luigi Calabresi, appartenente alla squadra politica della Questura di Milano, accusato della morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli dopo la strage di piazza Fontana. -
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La casa del dirigente missino Mario Mattei, in un tentativo intimidatorio, viene data alla fiamme da tre militanti di Potere Operaio. Nel rogo perdono la vita due dei suoi figli, Virgilio e Stefano, di 22 e 8 anni.
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Durante una manifestazione antifascista indetta dai sindacati, una bomba nascosta in un cestino della spazzatura esplode: il bilancio è di 8 morti e un centinaio di feriti. Da subito verrà seguita la pista dell'eversione di estrema destra.
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Miki Mantakas, studente greco e militante del Fronte Universitario d'Azione Nazionale (FUAN) viene assassinato davanti alla sede del MSI di Ottaviano nel corso di uno scontro a fuoco. Del suo omicidio vengono accusati i militanti di Potere Operaio Alvaro Lojacono e Fabrizio Panzieri. L'omicidio viene commesso nel corso degli scontri durante il processo agli imputati accusati del Rogo di Primavalle, a Roma.
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Un gruppo di neofascisti, tra cui Alibrandi e Fioravante, provenienti dalle sezioni del MSI di Ottaviano e della Balduina seminano il panico assaltando il ristorante “Da Peppino” a Borgo Pio, frequentato da militanti di sinistra. Lo sconto avviene però tra neofascisti e poliziotti, in uno scenario nuovo e dirompente.
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Il gruppo di fuoco che si è aggregato intorno alla carismatica leadership militare di Valerio Fioravanti è impegnata nel progetto di evasione di Pierluigi Concutelli. Allo scopo servono anche armi lunghe. E così i NAR pensano di procurarsele direttamente dall'Esercito Italiano.
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