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Le elezioni del 1848 si svolsero sulla base della legge elettorale del Regno di Sardegna del 17 marzo 1848, che riconosceva il diritto di voto agli uomini di età superiore a 25 anni, alfabeti e che pagassero un certo ammontare di tasse 40.
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In Italia nel 1861 si votò per la prima legislatura del Regno D’Italia. il diritto di voto era riservato ai soli cittadini maschi di età superiore ai 25 anni e di elevata condizione sociale.
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Nel 1881 il parlamento approvò l’estensione del diritto di voto e insieme l’alta borghesia fu ammessa anche la media borghesia.
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Nel 1912, su proposta di Giolitti, il parlamento approvò l’estensione del diritto di voto a tutti i cittadini a partire dai 21 anni d’età
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Il 31 gennaio 1945 furono ammesse al voto tutte le donne a partire dai 21 anni di età e il 21 giugno 1946 andarono a votatate per la prima volta
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Nel 1975 il limite d’età per il diritto di voto fu abbassato per i maschi e femmine dai 21 ai 18 anni
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Oggi, il diritto al voto, in Italia, è riservato a coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana ed hanno raggiunto la maggiore età.