David

Donatello

  • 1417

    San Giorgio ( statue di Orsanmichele )

    San Giorgio ( statue di Orsanmichele )
    Statua marmorea a tutto tondo, commissionata dall'Arte dei Corazzai e Spadai. Nella statua è sempre presente un attento panneggiamento e qualche traccia di gotico; la postura è ben eretta e orgogliosa, il volto grave ma sereno e consapevole, fanno apparire San Giorgio come molto sicuro di sé; lo scudo centrale romboidale funge da secondo punto di appoggio insieme alle gambe. Alla base della statua Donatello realizza un basso rilievo Marmoreo raffigurante Il santo che trafigge a cavallo un Drago.
  • 1420

    San Giacomo Maggiore ( statue di Orsanmichele )

    San Giacomo Maggiore ( statue di Orsanmichele )
    Statua marmore a tutto tondo commissionata dall'Arte dei Vaiai; statua leggermente più bassa rispetto alle altre opere dell'Orsamichele, denuncia un volto abbastanza particolare, allungato e privo di particolari caratterizzazioni espressive, mentre il panneggiamento è sempre molto presente e rigoroso, anche se poco più attento sulla parte della gamba sinistra, la quale è lievemente flessa e arretrata. Come nel Sant'Eligio, erano presenti dorature sui bordi del mantello, sulla barba e i capelli.
  • 1421

    Sant'Eligio ( statue di Orsanmichele )

    Sant'Eligio ( statue di Orsanmichele )
    Statua marmorea a tutto tondo, fu commissionata dall'Arte dei Fabbri (sempre per L'Orsanmichele). Lo stile attinge fortemente alla tradizione romana del ritratto; il santo è vestito con abiti vescovili, con una postura severa ed equilibrata, leggermente arcuato e la testa ruotata, come nel precedente c'è un attento panneggiamento insieme ad un precedente utilizzo di doratura sui bordi del mantello, così come sula mitria e la barba, mentre si pensa che il mantello fosse originariamente policromo.
  • 1426

    San Giovanni Battista ( statue di Orsanmichele )

    San Giovanni Battista ( statue di Orsanmichele )
    Statua a tutto tondo in bronzo con fusione a cera persa, eseguito per l'Arte della Seta, è una delle 4 statue in stile tardo gotiche della composizione di tabernacoli della chiesa di Orsanmichele. Nello stile dell'opera è presente un attento panneggiamento, una postura armoniosa della figura; originariamente i bordi del mantello e i calzari erano decorai in oro, allo stesso modo gli occhi erano in lamina di argento.
  • 1427

    Il banchetto di Erode

    Il banchetto di Erode
    basso rilievo su formella di bronzo successivamente dorata, realizzato con altri artisti per il Battistero di Siena. In quest'opera è posta grande attenzione alla rappresentazione prospettica e agli spazzi: infatti a dare un forte senso di profondità nella scena sono: le fuga prospettica del pavimento, gli oggetti sul tavolo e il succedersi di archi progressivamente più schiacciati. Gli eventi del banchetto di Erode vengono inoltre rappresentati sui vari livelli prospettici dell'opera.
  • 1433

    Cantoria

    Cantoria
    Costruita per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, si tratta di una balconata marmorea, composta da bassi rilievi. Il tema dell'opera è il gioioso Salmo 150. La struttura è sorretta da 5 mensoloni ornati e lo spazio prospettico in cui si svolge la scena è definito anteriormente da delle colonne binate con mosaici policromi e posteriormente da dei b.r. e da vari mosaici policromi e dorati. Donatello per dare l'idea che i personaggi ballino lasciò alcune figure più abbozzate e in stiacciato.
  • 1435

    I profeti Geremia e Abacuc

    I profeti Geremia e Abacuc
    statue marmoree a tutto tondo, destinate ai nicchioni del Campanile di Giotto. Nelle statue è forte l'effetto del chiaro scuro, legato anche al solito e attento panneggiamento. Per realizzare le due opere Donatello fece grande attenzione ai volti, ispirati proprio da modelli umani: Il primo raffigura alla perfezione un uomo di mezza età insieme al secondo, il vecchio Abacuc, calvo e denutrito, allontanandosi dai soliti canoni di perfezione. In entrambi i casi lo stile è quello della naturalezza.
  • 1440

    David

    David
    Fu realizzato per Cosimo dei Medici; si tratta di una statua a tutto tondo, in bronzo a cera persa di dimensioni naturali, pensata per essere vista da ogni lato. La statua ha uno spunto classico e tra gli elementi particolari di quest'opera sono presenti il copricapo e gli stivali, riconducibili al giovane Hermes. la statua infine descrive il David, appoggiato sulla gamba destra e col torso verso sinistra, nella mano destra ha una spada e la gamba sinistra appoggiata sull'avversario sconfitto.
  • 1450

    Altare del Santo

    Altare del Santo
    L'altare venne ricostruito nel 1800; è composto da 29 elementi: 7 statue bronzee a tutto tondo e vari bassi rilievi in bronzo e marmo. nel 1437 Donatello fuse le 4 formelle che rappresentano vari miracoli di Sant'Antonio. Nell'anno successivo si dedicò a rinettare e dettagliare le formelle. In queste formelle è presente una grande attenzione prospettica della profondità e lo stiacciato come per esempio in quella del "Miracolo della Mula". è particolare l'espressività dei personaggi dei rilievi.
  • 1455

    Maddalena penitente

    Maddalena penitente
    Statua intagliata in legno di Pioppo bianco, con ormai accenni di policromia tra i capelli plasmati con stucco e qualche filo di doratura,
    è oggi conservata nel Museo dell'Opera del Duomo. La statua, si riallaccia ai concetti dei "Profeti Geremia e Abacuc", infatti Donatello si allontana da ogni riferimento della statuaria classica, facendo apparire la Maddalena già sfigurante nel fisico, ma anche distrutta nell'animo, col volto sofferente e un corpo scheletrico avvolto tra i propri capelli.