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Quattro legioni romane sbarcarono in Sicilia e sconfissero Siracusani e Cartaginesi, unite dall'obiettivo di respingere l'invasione romana affinchè la Sicilia potesse rimanere indipendente.
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I Romani, per riuscire a sconfiggere i Cartaginesi, molto abili nel campo navale, decidono di allestire una flotta militare.
Subito riescono ad avere successo grazie alla importante vittoria di Milazzo. -
Attilio Regolo, grande comandante militare, dopo i primi successi, fu sconfitto e catturato dai Cartaginesi.
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Dopo una gravissima sconfitta navale, nella battaglia delle isole Egadi, i Cartaginesi furono costretti ad arrendersi a causa delle ingenti spese di guerra.
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Annibale, figlio di Amilcare Barca, un grande esponente della famiglia Barca di Cartagine, che era favorevole ad una politica espansionistica, decise di riprendersi la rivincita contro i Romani, espugnando Sagunto.
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Annibale sconfigge tre eserciti romani presso i fiumi Ticino, Trebbia e Trasimeno
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Annibale fu raggiunto dall'esercito romano a Canne in Puglia, e proprio lì, iniziò una grandissima battaglia che si protrasse a lungo.
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Al fianco dei Punici (i Cartaginesi), nella guerra contro i Romani, si unirono altri popoli: i Sanniti, i Lucani, i Bruzi, le città di Capua, Taranto e Siracusa e anche il re Filippo V di Macedonia.
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I Romani dopo estenuanti battaglie riuscirono a riprendere con sè Capua e Siracusa. Quest'ultima fu duramente punita. Successivamente cadde anche Taranto e gli abitanti superstiti furono venduti come schiavi.
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Mentre il fratello di Annibale, Asdrubale, guidava una spedizione verso la Spagna, i Romani riuscirono ad intercettarlo e a distruggere l'esercito nella battaglia sul fiume Metauro.
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Publio Cornelio Scipione, il grandissimo giovane comandante di una spedizione romana in Spagna, riesce a sconfiggere Annibale nell'ultima battaglia, quella di Zama.
Nello stesso anno venne resa definitiva la pace tra Roma e Cartagine, che ufficializzava il controllo del Mediterraneo centrale e occidentale da parte della città latina. -
I Romani a causa della loro politica espansionistica, volendo conquistare anche il Mediterraneo orientale, si ritrovano contro l'impero macedone di Filippo V di Macedonia.
Il primo conflitto armato è a favore dei Romani, anche grazie all'aiuto dei Greci che, anche se sottomessi dai Romani qualche decennio prima, riescono ad allearsi con Roma e ad avere una propria indipendenza. -
Antioco III, del regno dei Seleucidi di Siria, alleato alla Macedonia, invase la Grecia.
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Le ultime battaglie furono: quella di Magnesia dove, alcune legioni romane, sconfissero i Punici; e una battaglia navale tra la flotta romana e quella di Antioco.
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Con la Pace di Apamea, Antioco fu costretto a versare un'indennità pari a 15.000 talenti e a rinunciare all'Asia Minore.
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Scipione si ritira a vita privata, mentre Annibale si suicida.
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Con l'ascesa al trono di Perseo, figlio di Filippo V, la Macedonia riprende la politica antiromana, ma con la scarsa abilità da condottiero del ragazzo, l'impero macedone si trova davanti a diverse sconfitte.
Intanto a Roma dopo la vittoria su Perseo a Pidna, la maggioranza del senato si convinse che la politica degli Scipioni era ormai superata e si orientò verso scelte più dure. -
La Macedonia, dopo diverse sconfitte, perse la sua indipendenza e fu ridotta a provincia.
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Corinto, città greca, fu distrutta a causa di un atto di insubordinazione da parte dei Greci alla lega achea.
La lega fu sciolta e il suo territorio ridotto a provincia con il nome di Acaia.