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Gli Angioni mantengono Napoli e il Sud d'Italia, agli Aragonesi va la Sicilia
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Matteo Visconti ottiene dall'Imperatore Enrico VII il titolo di Vicario imperiale
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il Doce Marin Faliero accusato di voler diventare Signore viene condannato a morte. Venezia si espande verso l'entroterra e entra in guerra con Milano
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lo stato della Chiesa comprende Lazio, Emilia Romagna Umbria, Marche e Abruzzo, ma è difficile da governare perchè al suo interno ci sono Signori potenti e ricche città. Le costituzioni sono un modo per affermare l'autorità papale in tutto il territorio
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Gian Galeazzo Visconti stermina tutti i concorrebti alla successione, compra il titolo di Duca e crea una splendida corte a Milano
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Con politiche di alleanze e matrimoni i duchi di Savoia ingrandiscono i loro possedimenti verso l'Italia perchè lo stato nazionale francese è troppo forte. Conquistando Nizza si aprono uno sbocco verso il mare
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Gian Galeazzo espande i possedimenti viscontei fino alla Toscana, ma muore improvvisamente e il ducato di divide
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Cosimo mantiene le magistrature comunali di Firenze, ma le controlla atraverso parenti e amici e di fatto governa la citt
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dopo il governo angioino che aveva fatto prosperare Napoli soprattutto dal punto di vista culturale, per mancanza di eredi si scatena di nuovo il conflitto tra francesi e spagnoli. Alfonso V d'Aragona prende il potere e fa di Napoli una grande città commerciale
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le continue lotte rendono gli stati italiani fragili, ma la caduta di Costantinopoli del 1453 mette in allarme i Signori che capiscono che la loro debolezza li mette in pericolo. Firmano allora (sotto l'ispirazione di Lrenzo il Magnifico) una pace in cui stabiliscono i confini tra i loro territori (tra Venezia e Milano il fiume Adda) e si impegnano a mantenere tra loro la pace