Carlogoldoni

Carlo Goldoni

By Anna005
  • NASCITA

    NASCITA
    Carlo Goldoni nacque a Venezia il 25 febbraio 1707, da una famiglia borghese di origini modenesi per parte dei nonni paterni.
  • DIFFICOLTA' FINANZIARIE

    DIFFICOLTA' FINANZIARIE
    In difficoltà finanziarie in seguito agli sperperi del nonno paterno Carlo Alessandro, il padre Giulio si trasferì a Roma per studiare medicina, lasciando Carlo con la madre Margherita Salvioni. Pare non fosse riuscito a conseguire la licenza di medico, ma divenne comunque farmacista ed esercitò la professione a Perugia, richiamando a sé tutta la famiglia.
  • FUGA DA RIMINI A CHIOGGIA

    FUGA DA RIMINI A CHIOGGIA
    Goldoni si formò dapprima presso un precettore, quindi fu in collegio dai gesuiti a Perugia e poi dai domenicani di Rimini, infine ancora con un insegnante privato, il domenicano Candini. Di questo periodo è noto l'episodio della fuga da Rimini a Chioggia (dove nel frattempo si erano trasferiti i genitori) al seguito di una compagnia di comici.
  • RITORNO A VENEZIA

    RITORNO A VENEZIA
    Tornato con la madre a Venezia nel 1721, fece praticantato presso lo studio legale dello zio Giampaolo Indric. Nel 1723 passò al collegio Ghislieri di Pavia grazie a una borsa di studio offerta dal marchese Pietro Goldoni Vidoni, protettore della famiglia, ma ne venne espulso prima di concludere il terzo anno per essere stato l'autore di un'opera satirica ispirata ad alcune fanciulle della borghesia locale.
  • LA PASSIONE PER IL TEATRO

    LA PASSIONE PER IL TEATRO
    Nel 1729 si trasferì a Feltre per svolgere l'attività di coadiutore della Cancelleria criminale. In questo periodo, soggiornò presso Villa Bonsembiante a Colvago di Santa Giustina, dove, in forma ancora dilettantesca, scrisse per il carnevale del 1730
    le due opere comiche (Il buon padre che andrà perduta e La cantatrice). La passione per il teatro caratterizzava già la sua inquieta esistenza. Con l'improvvisa morte del padre nel 1731, si dovette prendere carico della famiglia.
  • LE PRIME TRAGGI-COMMEDIE

    LE PRIME TRAGGI-COMMEDIE
    Nel 1734 incontrò a Verona il capocomico Giuseppe Imer e con lui tornò a Venezia dopo aver ottenuto l'incarico di scrivere testi per il teatro San Samuele, di proprietà Grimani. In questo periodo nacquero le prime tragicommedie scritte dal neo-avvocato per questa compagnia a partire da Il Belisario del 1734 fino al Giustino del 1738. Seguendo a Genova la compagnia Imer, conobbe e sposò Nicoletta Conio. Con lei Goldoni tornò a Venezia.
  • TEATRO SANT'ANGELO

    TEATRO SANT'ANGELO
    Nel 1734 incontrò a Verona il capocomico Giuseppe Imer e con lui tornò a Venezia dopo aver ottenuto l'incarico di scrivere testi per il teatro San Samuele, di proprietà Grimani. In questo periodo nacquero le prime tragicommedie scritte dal neo-avvocato per questa compagnia a partire da Il Belisario del 1734 fino al Giustino del 1738. Seguendo a Genova la compagnia Imer, conobbe e sposò Nicoletta Conio. Con lei Goldoni tornò a Venezia.
  • LA MORTE

    LA MORTE
    La rivoluzione francese sconvolse la sua vita e, con la soppressione delle pensioni, che gli erano state concesse dal re, morì nella miseria il 6 febbraio 1793, 19 giorni prima di compiere 86 anni. Le sue ossa sono andate disperse. Il giorno dopo la morte, la Convenzione decretava che la pensione gli fosse restituita e che di conseguenza andasse alla moglie vedova.