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Avanguardie Storiche

  • Ensor: L'entrata di Cristo a Buxelles

    Ensor: L'entrata di Cristo a Buxelles
    Vero e proprio manifesto di James Ensor, questa tela monumentale (258x431 cm) si ispira al racconto biblico dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Il Cristo viene accolto da una folla carnevalesca immensa, spaccato della società dell'epoca.
    Il soggetto del quadro è in realtà l'ipocrisia del mondo odierno, pervaso di inutili cerimonie, maschere invisibili e povertà immateriale.
    La società è divisa: pellicce e vestiti logori operai camminano fianco a fianco nella Bruxelles dell'artista.
  • Van Gogh: Campo di grano con volo di corvi

    Van Gogh: Campo di grano con volo di corvi
    Manifesto dell'artista, il quadro è la perfetta sintesi di una produzione che precorre i tempi, interpretando il colore e l'atto di dipingere stesso come un'espressione dell'artista.
    Inserito convenzionalmente nel post-impressionismo, Van Gogh è a tutti gli effetti il primo pittore espressionista, per cui il soggetto da protagonista diviene co-protagonista dell'esternazione di un sentimento e/o un turbamento interiore.
  • Munch: Sera nel corso Karl Johann

    Munch: Sera nel corso Karl Johann
    L'iarte di Munch si concentra sugli stati d'animo, i personaggi non sono che involucri di passioni o di angosce.
    In questa tela è rappresentato il solito passeggio nel corso principale di Christiània (Oslo). Il punto di fuga, la massa compatta, i pochi soggetti che vanno in direzione opposta, sono un invito a staccarsi dalle convenzioni sociali vuote, impersonali della società.
  • Secessione Viennese

    Secessione Viennese
    Nel 1897 un gruppo di giovani artisti con a capo Gustav Klimt si distacca dal gusto eclettico e accademico. Nel 1899 viene inaugurato il Palazzo della Secessione viennese (su progetto di J.M. Olbrich, allievo di Otto Wagner).
  • Klimt: Giuditta I

    Klimt: Giuditta I
    A partire dai primissimi del Novecento, la produzione di Klimt si indirizza verso un decorativismo sempre più prorompente. Molte le rappresentazioni della donna e dell'erotismo che essa esprime, il tutto commentato da ricche foglie d'oro, dettagli gotici e ambientazioni floreali.
  • Fauves

    Fauves
    "Donatello chez le fauves"
    Così Vauxcelles definì le opere di un gruppo di artisti esposte accanto a delle sculture rinascimentali fiorentine al Salon d'Automne.
    Quei colori così istintivi e lontani dalla realtà aggredivano la grazia del Rinascimento in un modo, appunto, bestiale.
  • Die Brüke

    Die Brüke
    Un "Ponte" tra l'Ottocento realista/impressionista e il Novecento antinaturalista/espressionista. Il nome, inoltre, deriva dalla concezione filosofica di Nietzsche (1844-1900) secondo cui "l'uomo è una fune tesa tra la bestia e l'Uomo Nuovo".
    Ponte tra vecchio e nuovo, convenzioni e annullamento delle convenzioni, rottura e riconciliazione.
    Principali nomi: Kirkchner, Heckel, Nolde.
  • Picasso: Les demoiselles d'Avignon

    Picasso: Les demoiselles d'Avignon
    Frutto di numerosi studi preparatori, il quadro è un segno di passaggio e di definizione della poetica dell'artista; in esso confluiscono diverse suggestioni e concetti: dalla scultura africana al concetto cubista di spazio e tempo.
    É considerato da molta parte della critica il quadro che dà inizio all'arte moderna, avendo creato una frattura irreparabile tra arte antica e arte moderna.
  • Loos: "Ornamento e delitto"

    Loos: "Ornamento e delitto"
    Adolf Loos, uno dei più importanti architetti austriaci moderni, pubblica questo saggio fortemente critico nei confronti degli sviluppi della Secessione che "si rivelava come l'ostinato maquillage di un mondo al tramonto".
  • Braque: Case all'Estaque

    Braque: Case all'Estaque
    Dopo un analogo dipinto in stile fauves, Braque (contemporaneamente agli studi di Picasso) giunge alla rimodulazione dello stesso paesaggio in versione cubista.
    Come Picasso, la produzione di Braque è da considerarsi l'esordio del Cubismo.
  • Kokoschka: Bambini che giocano

    Kokoschka: Bambini che giocano
    Fra i pittori che scandalizzano il pubblico rifiutando di vedere solo il lato piacevole delle cose, ci fu Kokoschka.
    L'opera provocò un'ondata di indignazione per la crudità con cui l'artista rappresenta visi tradizionalmente paffuti e rosei.
    Eppure l'artista è riuscito a cogliere la pensosità, il carattere trasognato, la goffaggine dei movimenti e le disarmonie dei corpi in sviluppo. I colori sono espressivi dei sentimenti e le linee sono essenziali.
  • Picasso: Ritratto di Ambroise Vollard

    Picasso: Ritratto di Ambroise Vollard
    Proseguendo le ricerche di Cézanne, e partendo dal suo analogo dipinto, con questo ritratto Picasso definisce l'idea di Cubismo analitico: composizione e ricomposizione della forma tralasciando ogni ambizione di verosimiglianza.
    La rivoluzione del Cubismo è questo: una rivoluzione di forma, non di contenuto.
  • Schiele: Nudo femminile seduto di schiena con drappo

    Schiele: Nudo femminile seduto di schiena con drappo
    Schiele eredita da Klimt l'attrazione per la figura umana, senza cedere nell'eccessivo decorativismo, e dai Fauves e dalla Brüke il tratto deciso ed espressivo.
    I suoi soggetti tendono quasi a spaventare chi li osserva, suscitando una sensazione di forte repulsione e, allo stesso tempo, di morbosa attrazione nello spettatore.
    Shiele mette a nudo l'esistenza umana, combattuta tra sentimenti di passione e di sofferenza, tra eros (vita) e thanatos (morte).