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Nacque il Manzoni a Milano. Sua madre era Giulia Beccaria, figlia del grande Cesare Beccaria, uno dei massimi esponenti dell'illuminismo lombardo, autore del libro Dei delitti e delle pene. Il padre legale don Pietro Manzoni era un possidente di nobile discenenza, ma senza titolo.
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Giulia Beccaria si separò da Pietro Manzoni per andare a convivere con il conte Carlo Imbonati. Il bambino rimase con il padre, che l'avviò agli studi affidandolo prima ai padri somaschi poi ai barnabiti.
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Manzoni lascia il collegio e va a vivere in casa del padre a Milano. A Milano comincia a frequentare i rappresentanti più significativi della cultura, di quella orientata in senso moderno.
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Muore a Parigi Carlo Imbonati lasciando erede universale dei suoi non pochi beni Giulia Beccaria, la quale, oramai sola, si affretta a chiamare a se il figlio che, ora ventenne, la raggiunge dopo tredici anni di distacco.
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Muore Pietro Manzoni, Alessandro era a Parigi.
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Manzoni si sposò con la sedicenne Enrichetta Blondel di fede calvinista. Da Enrichetta ebbe dieci figli: otto gli premorirono
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I Manzoni decidono di rientrare definitivamente a Milano: la loro vita da ora si svolge un po' a Milano e in parte nella villa di Brusuglio che Giuglia aveva ereditato dall'Imbonati. Scrive i primi quattro Inni sacri dei dodici che aveva progettato
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Scrive le Osservazioni sulla morale cattolica in difesa della chiesa contra le accuse dello storico svizzero Sismondi.
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Avviva la composizione della Pentecoste e porta a termine la composizione della tragedia Il Conte di Carmagnola.
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Fu un anno particolarmente produttivo: scrisse il Marzo 1821, compose Il Cinque Maggio, avviò la composizione della tragedia Adelchi e si impegnò nell'organizzazzione della trama del romanzo Fermo e Lucia.
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Porta a termine La Pentecoste e pubblica l'Adelchi.
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Esce la prima edizione del romanzo Gli Sposi Promessi. Ma non è del tutto convinto della soluzione linguistica, decide di sottoporlo a totale revisione e nel Luglio dello stesso anno parte con la famiglia per Firenze. Il suo proposito è di controllare la lingua usata attraverso la parlata dei fiorentini: di qui il proposito scherzoso di risciacquare in Arno tutta l'opera.
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A quarantadue anni morì la moglie, ľanno dopo morì la figlia primogenita Giulietta che aveva sposato lo scrittore Massimo ďAzzeglio.
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Manzoni sposa Teresa Borri, una grande ammiratrice dello scrittore.
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Condotta a termine la revisione del romanzo, pubblica a spese sue e con le illustrazioni del Gonin le prime dispense dei Promessi Sposi
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In quest'anno sarà finita tutta la stampa dei Promessi Sposi. A quest'edizione aggiunge in appendice la Storia della Colonna infame.
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Il nuovo regno di Italia per onorare il grande scrittore decide di versargli un vitalizio annuo e nel 1860 lo fa senatore.
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Mure la seconda moglie.
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Si spense a Milano Alessandro Manzoni. La morte fu causata da un trauma contusivo al capo: aveva infatti battuto la testa contro uno scalino scivolando mentre usciva dalla chiesa di S. Fedele subito dopo aver ascoltato la messa. Gli sopravvivono solo due figli Enrico e Vittoria.
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L'anno dopo nell'anniversario della morte venne eseguita a sua memoria la Messa da requiem composta da Giuseppe Verdi.