Verso le nuove nazioni

  • L'indipendenza dell'America Latina

    L'indipendenza dell'America Latina
    Le principali cause dell'indipendenza dell'America Latina furono interne ed esterne. Le cause interne furono:
    - le tensioni sociali tra creoli, indios e neri, meticci e peninsulari.
    - rivolte non controllate;
    - comando assunto dai generali.
    Le cause esterne furono invece:
    - il declino militare e commerciale di Spagna e Portogallo;
    - il non intervento delle potenze europee oltreoceano;
    - il non intervento degli Stati Uniti.
  • Period: to

    L'America Latina si libera da Spagna e Portogallo

    Tra il 1810 e il 1830 l'America Latina si liberò dal dominio di Spagna e Portogallo, potenze in declino. Tra il 1809 e il 1812 scoppiarono le prime rivolte, che divennero guerre civili. Negli anni Venti Argentina, Perù, Paraguay, Brasile e molti altri Stati raggiunsero l'indipendenza grazie anche a Simòn Bolìvar e José de San Martìn.
  • Filippo Buonarroti

    Filippo Buonarroti
    Secondo Buonarroti non era sufficiente battersi perché il sovrano concedesse una costituzione o affinché venisse instaurata la Repubblica. Occorreva una rivoluzione che istaurasse il comunismo basato sulla confisca delle terre da parte dello Stato e la loro assegnazione ai contadini. Per raggiungere questo risultato bisognava coordinare le attività delle società segrete. Però Buonarroti non riuscì a ottenere risultati significativi siccome la sua visione sociale era troppo lontana dalla realtà.
  • La Carboneria

    La Carboneria
    La Carboneria è stata una società segreta rivoluzionaria italiana. Nacque nel Regno di Napoli durante i primi anni del XIX secolo con valori patriottici e liberali. Lo scopo primario della società era quello di sconfiggere la tirannia austriaca in Italia e unificare la penisola sotto una Repubblica democratica.
  • Period: to

    Società segrete

    La Restaurazione con il reintegro dei regimi antecedenti la Rivoluzione francese, comportò uno scontento bruciante nelle popolazioni di quasi tutti gli Stati europei, al proprio interno nacquero così le società segrete con la finalità di sovvertire l'ordine costituito e ottenere governi democratici.
  • La crisi da indebolimento dell'America Latina

    Poiché l'economia era agricola e rivolta all'esportazione, il continente continuò a dipendere dalle potenze straniere; solo a fine Ottocento iniziò l'industrializzazione. La spinta alla modernizzazione generò anche un continuo avvicendarsi di rivoluzioni. Nei decenni successivi gli investimenti inglesi si moltiplicarono, costringendo i fragili Paesi del Sud a indebitarsi sempre di più.
  • Scoppia la rivolta

    La prima ondata rivoluzionaria dell'età della Restaurazione prese il via nel 1820 in Spagna. Per risanare il bilancio dello Stato il sovrano tentò la riconquista delle colonie, ma furono proprio le truppe in attesa ad essere imbarcate a Cadice per il Sud America a dare il via alla rivolta l'1 Gennaio 1820.
  • Pronunciamento spagnolo

    Pronunciamento spagnolo
    Il 1 gennaio 1820 le truppe spagnole guidate dal Colonnello Quiroga e dall’ufficiale Riego, si rifiutarono d’imbarcarsi ritenendo giusta la volontà delle colonie di svincolarsi dal dominio del Re Ferdinando VII. Quest’ammutinamento, provocò disordini interni tanto da costringere il Re a concedere la Costituzione. In breve tempo, la situazione degenerò e il Re fu preso in ostaggio dalle masse rivoluzionarie.
  • Period: to

    I moti del 1820-21

    I moti d’indipendenza del 1820-1821 ebbero risultati parziali e temporanei, in breve tempo, infatti, i governi indipendenti furono soppressi, i rivoltosi sconfitti e sottomessi nuovamente al potere regio, contrariamente a quanto si possa pensare, queste manifestazioni di dissenso non furono fini a se stesse, anzi, saranno la base per moti e rivolte più forti e organizzati che caratterizzeranno in seguito la storia dell’Europa.
  • Period: to

    I caudillos

    Il Sud America risultò alla fine frammentato in Stati piccoli e indeboliti dalle guerre, guidati spesso da caudillos autoritari e violenti (i caudillos sono dei capi di origine militare che nell'America del Sud combattevano le guerre d'indipendenza contro la Spagna). Quasi tutti si diedero costituzioni democratico-repubblicane, destinate però a essere abolite da una serie di colpi di Stato.
  • Rivolte in Italia

    L’onda rivoluzionaria ben presto arrivò fino in Italia, dove i governi furono messi a dura prova dalle associazioni rivoluzionarie come la carboneria e la massoneria, società segrete cui aderirono soprattutto intellettuali, studenti e componenti della borghesia.
  • Il successo della rivolta in Grecia

    Il successo della rivolta in Grecia
    La Grecia era sotto il dominio dell'Impero turco. La borghesia commerciale dei grandi porti diede vita alla società segreta Eterìa, guidata da Ypsilanti. Nel marzo del 1821 l'Eterìa decise di passare all'azione, invitando il popolo alla rivolta che scoppiò in vari punti del paese. Nel contempo, Ypsilanti tentò di penetrare in territorio turco.
  • Regno di Napoli

    Nel Regno di Napoli l'ordine fu riportato dalle truppe austriache che sconfissero Guglielmo Pepe ed entrarono a Napoli il 23 Marzo 1821.
  • Piemonte

    In Piemonte al suo rientro a Torino, Carlo Felice sconfessò l'operato di Carlo Alberto e minacciò di privarlo del diritto di successione. A questo punto, Carlo Alberto fece un voltafaccia che gli valse l'appellativo di "re tentenna": raggiunse a Novara le truppe fedeli al re e, con l'aiuto delle forze austriache, sconfisse l'esercito dei rivoltosi guidato da Santorre di Santarosa.
  • Intervento della Francia

    Intervento della Francia
    Durante il Congresso di Verona, svoltosi nell’Ottobre 1822, indetto dalla Santa Alleanza (Prussia, Russia, Austria, Francia, Piemonte) al quale presero parte anche altri governi (Regno di Sardegna, Regno delle due Sicilie, Stato della Chiesa, Gran Ducato di Toscana), si decise di porre fine al Governo Costituzionale di Madrid e fu dato mandato alla Francia d’intervenire e porre fine alla rivolta spagnola.
  • Battaglia di Trocadero

    Battaglia di Trocadero
    Lo scontro tra le truppe francesi e le organizzazioni rivoluzionarie spagnole avvenne a Trocadero. I francesi ne uscirono vittoriosi. Il 7 Aprile del 1823, i reggimenti francesi liberarono il Re il quale revocò la Costituzione, sciolse il governo costituzionale, e riprese totalmente i propri poteri.
  • Indipendenza della Grecia

    Il 13 Gennaio 1823 nel Congresso di Epidauro, il movimento patriottico proclamò l'indipendenza della Grecia.
  • Period: to

    La Gran Bretagna liberale

    La Gran Bretagna si differenziò dal resto d'Europa perché cercò di rispondere a questi problemi accentuando la natura liberale dello Stato. Si formarono le unioni dei lavoratori (Trade Unions). La riforma più importante fu quella elettorale, varata nel 1832.
  • Il colpo di Stato

    Il colpo di Stato
    Carlo X e il suo ministro Polignac reagirono alla sconfitta tentando un vero e proprio colpo di Stato.
  • Le quattro ordinanze

    Il 25 luglio 1830 vennero emanate quattro ordinanze che:
    - scioglievano la Camera che era stata appena eletta;
    - istituivano un rigido controllo sulla stampa;
    - modificavano la legge elettorale riducendo il diritto al voto a soli 25000 cittadini;
    - indicevano nuove elezioni.
  • Period: to

    Le "Tre gloriose"

    La reazione del popolo di Parigi fu immediata scontrandosi con le truppe regie. Ma la direzione d'insurrezione passò presto nelle mani dell'alta borghesia e dei liberali moderati. Offrirono quindi prontamente la corona al cugino del re, Luigi Filippo d'Orléans. La borghesia moderata aveva vinto , le giornate di luglio sono passate alla storia come le "Tre gloriose".
  • Belgio indipendente

    Belgio indipendente
    Il Congresso di Vienna aveva stabilito che il Belgio costituisse insieme all’Olanda un unico Stato con a capo Guglielmo I d’Orange-Nassau. Il popolo belga non digerì tale annessione, egli accentrò tutto il potere in Olanda. La politica Olandese inoltre, non faceva altro che ostacolare la crescita dell’industria belga. Il Belgio, cattolico, si ritrovava annesso a uno stato protestante. Nell’Agosto 1830, scoppiò la Rivoluzione popolare a favore dell’indipendenza.
  • Moti del 1830 in Polonia

    Secondo i trattati di Vienna la Polonia era a tutti gli effetti uno Stato satellite Russo sotto il dominio dello Zar Nicola I. La politica dello Zar in Polonia fu una politica di forte repressione dell’individualismo della nazione, cosa che comportò, soprattutto nei ceti medi un forte risentimento.
  • Giuseppe Mazzini

    Giuseppe Mazzini
    Mazzini nel 1831 fondò il movimento politico Giovine Italia affinché l'Italia diventasse "una, indipendente e repubblicana". Per Cattaneo l'organizzazione statale ideale era quella repubblicana, ma riteneva che le varie regioni fossero troppo diverse tra loro per realizzare uno Stato accentrato. Sosteneva perciò la creazione di una repubblica federale.
  • L'arretratezza dell'Italia

    L'arretratezza dell'Italia
    Il 70% della popolazione era impiegata nell'agricoltura, ancora praticata in modo estensivo e con poche innovazioni. Solo il 18% della popolazione lavorava nell'industria, ma anche in questo campo era presente un ritardo dovuto a:
    - mancanza di materie prime, di una rete viaria adeguata e di investimenti;
    - basso reddito e autoconsumo, che impedivano lo sviluppo del mercato interno;
    - divisione politica, che ostacolava la circolazione di merci e persone.
  • La Carta del popolo

    La Carta del popolo
    I democratici organizzarono una petizione per il suffragio universale, la Carta del popolo presentata dal Parlamento nel 1839. dalla petizione prese il nome il movimento del cartismo. La Carta del popolo, però, venne più volte respinta dal Parlamento.
  • Le idee di Gioberti e Balbo

    Gioberti e Balbo appartengono entrambi alla destra risorgimentale. Gioberti avanzò la proposta "neoguelfa": auspicava una confederazione di Stati presieduta dal papa e sostenuta dal re di Sardegna. Balbo invece riteneva che l'azione diplomatica sabauda avrebbe dovuto spingere l'Austria verso i Balcani in modo da permettere la nascita di una confederazione di Stati sotto i Savoia.
  • Il Quarantotto in Italia

    Il Quarantotto in Italia
    La rivolta partì il 12 Gennaio 1848 proprio dal Regno delle Due Sicilie dove erano anche molto forti le spinte autonomistiche della Sicilia. Ferdinando II proclamò l'autonomia della Sicilia e concesse la Costituzione.
  • Dove iniziò la rivolta?

    Dove iniziò la rivolta?
    Parigi insorse il 22 febbraio 1848 quando fu proibito un comizio elettorale. Gli insorti, dopo tre giorni di scontro, proclamarono la Seconda Repubblica
  • Carlo Alberto dichiara guerra agli Austriaci

    Carlo Alberto dichiara guerra agli Austriaci
    Carlo Alberto dopo molti indugi, il 23 marzo dichiarò guerra agli austriaci allo scopo di acquisire nuovi territori e di impedire che l'iniziativa indipendentista fosse condotta da repubblicani e democratici. Iniziava così la prima guerra di indipendenza.
  • Armistizio Salasco

    Armistizio Salasco
    Carlo Alberto chiese l'armistizio che venne firmato il 9 agosto 1848 (armistizio Salasco). Poi, sotto la pressione dei democratici, Carlo Alberto riprese la guerra, ma venne sconfitto a Novara.
  • Armistizio di Vignale

    Il sovrano abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II e con l'armistizio di Vignale il Piemonte tornò ai suoi confini precedenti.
  • Elezione di Napoleone III

    Elezione di Napoleone III
    Nell'Aprile del 1848 si tennero in Francia le elezioni a suffragio universale maschile in cui prevalsero i moderati. Venne varata una costituzione che prevedeva l'elezione diretta del presidente, che aveva forti poteri. Venne eletto, poi, Luigi Bonaparte, nipote di Napoleone, che in pochi anni trasformò il governo repubblicano in una dittatura personale. Si fece proclamare imperatore col nome di Napoleone III nel 1852.