-
45,000 BCE
Precambriano → Adeano/Archeano/Proterozoico
4.500 - 543 mil.
Adeano: formazione della Terra, differenziazione del nucleo e della crosta terrestre;
Archeano: risalgono le rocce più antiche della Terra, le prime forme di vita, tra cui le stromatoliti, ossia tracce di microrganismi simili agli attuali cianobatteri;
Proterozoico: la crosta dei continenti continuò a crescere, si formarono i cratoni, le collisioni continentali portarono alla formazione della Rodìnia, le stromatoliti riempirono l'atmosfera di ossigeno, formazione organismi plur. -
5430 BCE
Cambriano → Paleozoico, Fanerozoico
543 - 490 mil.
Prende il nome da Cambria, regione del Galles, dove le rocce di quest'epoca furono studiate per la prima volta.
Durante il Cambriano la vita non era sviluppata sulla terraferma, ma lo era nell'acqua, tra cui meduse e spugne, probabilmente erano emerse le zone centrali dei continenti.
La fine del Cambriano fu segnata dall'estinzione di molti Trilobiti e Nautiloidi, probabilmente a causa di un brusco calo delle temperature marine, che portò alla scomparsa delle specie tropicali. -
4900 BCE
Ordoviciano → Paleozoico, Fanerozoico
490 - 439 mil.
Prende il nome dalla tribù gallese Ordovici; nei mari vi erano già presenti molti animali tra cui Molluschi e Artropodi, mentre i Vertebrati cominciarono a svilupparsi con forme simili a pesci. -
4390 BCE
Siluriano → Paleozoico, Fanerozoico
439 - 409 mil.
Questo periodo fu caratterizzato dall'espansione delle piante e degli artropodi che cominciarono a colonizzare la terraferma. -
4090 BCE
Devoniano → Paleozoico, Fanerozoico
409 - 354 mil.
Questo periodo, conosciuto come "l'età dei pesci", rappresenta principalmente lo sviluppo dei pesci. Inoltre iniziarono a comparire i primi Anfibi, i Vertebrati che avevano trasformato le pinne in arti ed erano in grado di respirare e sopravvivere anche sulla terraferma, grazie anche alla temperatura mite, ad una maggiore presenza di piante terrestri e ossigeno nell’aria. -
3540 BCE
Carbonifero → Paleozoico, Fanerozoico
354 - 290 mil.
Questo periodo fu caratterizzato da una esplosione di forme e varietà della flora terrestre, con enormi foreste umide che ricoprirono tutti i continenti. Comparvero gli Amnioti, primi vertebrati capaci di riprodursi lontano dall'acqua grazie ad un tipo particolare di uovo, detto amniotico. All'inizio della loro evoluzione questi animali si diversificarono nella linea dei Sinapsidi, che avrebbe poi portato ai Mammiferi e ai Rettili. -
2900 BCE
Permiano → Paleozoico, Fanerozoico
290 - 245 mil.
In questo periodo un inaridimento degli ambienti, forse conseguente alla formazione della Pangea con poco sviluppo costiero e climi più secchi e continentali, si ebbe una grande diversificazione degli Amnioti, in particolare dei Sinapsidi, che divennero i dominatori delle terre emerse al posto degli Anfibi. Alla fine di questo vi fu la più grande estinzione nella storia del Pianeta, con la scomparsa del 90% delle specie marine (tra cui i Trilobiti) e del 70% di quelle terrestri. -
2450 BCE
Triassico → Mesozoico, Fanerozoico
245 - 206 mil.
Durante questo periodo si erano diffusi sul pianeta nuovi gruppi di organismi come le ammoniti e i piccoli rettili volanti.
Vi sono anche fasi in cui il mare cede il posto a una terraferma che si ricopre di foreste, accumulando così estesi depositi di futuro carbone. -
2060 BCE
Giurassico → Mesozoico, Fanerozoico
206 - 144 mil.
Durante il Giurassico il mare era diventato più profondo anche nelle aree più a Sud, come testimoniano i particolari tipi di rocce che si formarono. Si tratta di calcari rossi pelagici e calcari con selce, utilizzati anche in edilizia. -
1440 BCE
Cretaceo → Mesozoico, Fanerozoico
144 - 65 mil.
Durante questa fase della storia della Terra si verificò il definitivo frammentarsi dei supercontinenti. Si formarono mari dì basso fondale. Gli spostamenti delle masse continentali portano alla formazione delle montagne, all'attività vulcanica, zone scarse di cibo. Due componenti essenziali agirono sulle forme viventi nel Cretaceo: l'isolamento delle diverse terre emerse e l'instabilità delle situazioni ambientali. -
650 BCE
Paleocene → Neogene, Cenozoico, Fanerozoico
65 - 55,8 mil.
In questo periodo la fauna, denominata paleocenica, si presentò completamente nuova e decisamente più moderna. La vita sulla Terra subì una radicale trasformazione in seguito all'estinzione di massa dei dinosauri non-aviani. I rettili diminuirono drasticamente, mentre gli Uccelli e soprattutto i Mammiferi diedero origine ad una spettacolare radiazione adattativa, diversificandosi ed occupando tutte le nicchie ecologiche lasciate libere dalla precedente estinzione. -
558 BCE
Eocene → Neogene, Cenozoico, Fanerozoico
55,8 - 33,9 mil.
Dal greco "nuova alba", l'Eocene fu caratterizzato dalla comparsa di alcuni Mammiferi, come i Cetacei, i quali si adattarono all'ambiente marino, mentre altri, come i Chirotteri, impararono a volare. All'inizio vi fu il massimo cambiamento climatico nel periodo tra Eocene e Paleocene, seguentemente, con la proliferazione dell'Azolla (una felce acquatica), vi fu un raffreddamento globale che portò persino a delle glaciazioni. -
339 BCE
Oligocene → Neogene, Cenozoico
33,9 - 23 mil.
Durante l'Oligocene vissero i più grandi Mammiferi di terraferma (come le prime scimmie antropomorfe) mai esistiti e questo periodo fu caratterizzato da una flora più ricca di quella dell'Eocene, col diminuire delle Nummuliti e dall'abbondanza di Coralli, Molluschi e Echinodermi. -
230 BCE
Miocene → Neogene, Cenozoico, Fanerozoico
23 - 5,3 mil.
Questo periodo fu caratterizzato dall'avanzamento del mare e dallo sviluppo dell'orogenesi alpina, seguita dalla comparsa delle caducifoglie e dal diffondersi di Lamellibranchi e Cetacei, nonché dall'espansione in Europa dei Proboscidati, dei Ruminanti e dei Catarrini. Inoltre durante il Miocene vi fu la crisi di salinità del Mediterraneo, il quale rimase completamente isolato e si disseccò, permettendo la deposizione di sedimenti evaporitici come gesso e salgemma. -
53 BCE
Pliocene → Neogene, Cenozoico, Fanerozoico
5,3 - 2,6 mil.
Il Pliocene fu caratterizzato dall'assunzione della forma attuale dei continenti e degli oceani, dal grande sviluppo delle specie progenitrici della fauna e della flora oggi viventi, dalla comparsa degli Australopitechi e, verso la fine del periodo, dei primi rappresentanti del genere Homo. -
25 BCE
Pleistocene → Quaternario, Cenozoico, Fanerozoico
2,5 - 0,01 mil.
Dal greco "il più recente", il Pleistocene fu caratterizzato dallo sviluppo dell'uomo, la cui evoluzione durante questo periodo arrivò fino all'homo sapiens. Molto importante è anche lo sviluppo delle glaciazioni e l'abbassamento delle temperature, le quali per esempio portarono alla comparsa di mammiferi asiatici in Europa. Il resto della fauna era simile a quella attuale e inoltre i continenti, i mari e gli oceani assunsero la posizione attuale. -
1 BCE
Olocene → Quaternario, Cenozoico
A partire da 11.700 anni fa
Dal greco "del tutto recente", l'Olocene (chiamato anche "Post Glaciale") è l'epoca che stiamo vivendo attualmente, il cui inizio è segnato dalla fine della glaciazione di Würm. Questo periodo è caratterizzato da una forte instabilità climatica, segnata da episodi di raffreddamento (periodi glaciali) e di riscaldamento (periodi interglaciali) del clima, ognuno con differente durata e intensità.