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Dopo un periodo monarchico di cui tradizionalmente si ricordano sette re, Roma si dota lentamente di un complesso sistema di potere che contiene molti incarichi diversi. La carica più importante è quella di console (ci sono due consoli alla volta), che dura un anno.
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Dopo una serie di guerre civili (guerre combattute da romani contro altri romani per il potere) Ottaviano Augusto si impone come unico governatore in grado di mantenere la pace. Dopo di lui Roma avrà di volta in volta un supremo comandante, che noi chiamiamo "imperatore".
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Nel 57 viene scritta una lettera dell'apostolo Paolo (importante diffusore del cristianesimo) alla prima comunità di cristiani a Roma: questo documento ci fa capire che a quella data c'erano già dei cristiani a Roma. Questa nuova religione che viene dall'oriente, a partire dalla predicazione di Gesù Cristo, farà sempre più seguaci dentro l'impero.
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Sotto l'imperatore Traiano il dominio di Roma raggiunge le dimensioni più grandi che abbia mai avuto. Ricordiamo che Roma aveva continuato ad espandersi a partire dai primi secoli della sua esistenza.
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Questo editto concede la cittadinanza romana (e quindi i diritti dei cittadini di Roma) a tutti gli abitanti delle provincie (zone dominate da Roma) dell'impero romano.
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I generali dei diversi eserciti che l'impero deve mantenere per difendere i suoi vasti confini lottano l'uno contro l'altro per il potere.
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Diocleziano riesce a sconfiggere i suoi avversari nella lotta per il potere; poi per fare in modo che un territorio così grande come l'impero possa essere governato nomina un altro imperatore; ogni imperatore si occupa di una parte dell'impero (a est la parte orientale e ad ovest quella occidentale). Questa forma di governo però durerà poco.
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Con una serie di accordi tra l'imperatore occidentale e quello orientale (accordi che tradizionalmente si riassumono con il nome "editto di Milano") viene definitivamente lasciata ai cittadini dell'impero la libertà di culto, cioè la libertà di scegliere la propria religione. Nei due secoli precedenti molti imperatori avevano provato a vietare le religioni diverse da quella tradizionale romana.
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Con questo editto il cristianesimo diventa la religione ufficiale dell'impero romano.
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Il grande imperatore Teodosio lascia in eredità le due parti (quella orientale e quella occidentale) ai due figli; d'ora in poi esse saranno governate diversamente e avranno diversi destini.