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L'Europa è vittima di una nuova ondata di invasioni barbariche. Questa volta i diversi signori locali creano edificazioni difensive per proteggere loro e i contadini intorno, subordinandoli al loro potere. Questo è il motivo della nascita di mura e castelli.
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Con questo atto i feudi maggiori (seguiti nel 1037 da quelli minori) diventano, insieme ai titoli, proprietà dei feudatari e non più dell'impero carolingio. Si ha in questo modo la deposizione del sovrano e l'acquisizione di potere sempre maggiore dei singoli signori locali. Con questo evento ha inizio la società feudale.
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sono fondate su un castello e si dichiarano conti per legittimare il proprio potere
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Grazie alla lontananza dal potere dell'Impero e allo sviluppo delle città, si creano i comuni. Questi sono associazioni politiche che si danno un regolamento e si emancipano dai poteri preesistenti
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Nascono da Signorie territoriali di banno nelle quali il Signore è riuscito a stabilire il proprio patrimonio e il proprio potere grazie all'attribuzione di un titolo. Nelle monarchie feudali il sovrano non ha il potere di opporsi alle Signorie di banno.
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Con questo atto anche i feudi minori possono essere ereditati dai figli dei signori
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Separazione della Chiesa di Occidente, che seguiva il papa a Roma, e della Chiesa di Bisanzio
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Gregorio VII crea un documento che ufficializza la sua supremazia su ogni altra forma di potere, religioso o politico
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Si tratta dell'idea secondo cui il potere spirituale sia superiore a quello temporale e che il papa, in quanto subordinato solo al volere di Dio, abbia assoluta autorità su ogni altra forma di potere, religiosa o politica. A inizio con il Dictatus Papae ed ha fine con l'Unam Sanctam Ecclasiam.
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I comuni a causa delle alte tensioni tra le famiglie aristocratiche della città, si muniscono di un Podestà al di sopra delle parti. Successivamente anche di Capitani del popolo.
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Questa battaglia vede la Lega Lombarda e i suoi sostenitori (tra cui il pontefice) schierarsi contro l'imperatore Federico I detto Barbarossa, il quale cercava di restaurare il suo controllo sui comuni dell'Italia centro-settentrionale
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Dopo la vittoria dei comuni a Legnano l'Imperatore è costretto a riconoscere le regalie e i diritti di cui le città già facevano uso.
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In molti comuni a metà del XIII secolo a causa di una situazione di instabilità nuove figure riescono a impossessarsi del potere e instaurare le Signorie. Queste nuove forme di governo ereditarie ottengono un riconoscimento dell'Impero per legittimare il proprio potere.
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Si tratta di un documento emanato dal papa Bonifacio VIII che riafferma la superiorità del potere spirituale su quello temporale, e della assoluta sovranità del pontefice. Questo atto però non sarà sufficiente e Filippo il Bello deporrà il papa nonostante la scomunica ricevuta. Questa è la fine della concezione teocratica del potere.
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Per 70 anni la sede papale viene trasferita ad Avignone
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Carlo IV di Lussemburgo promuove un editto che stabilisce la procedura per l'elezione dell'imperatore attraverso sette grandi elettori
