normativa italiana e internazionale sull'inclusione: Beatrice Collalti, Federica Crabolu, Federica Ronzitti, Edelinda To
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Gli alunni disabili devono adempiere
l'obbligo scolastico nelle scuole comuni, ad eccezione di quelli più gravi -
introduce nell’ordinamento giuridico la figura
dell’insegnante di sostegno formato e specializzato per poter favorire l’integrazione scolastica -
Stabilisce il principio dell'inclusione per tutti gli alunni disabili della scuola elementare e media dai 6 ai 14 anni.
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Con questa sentenza si riconosceva il diritto pieno ed incondizionato di tutti gli alunni disabili a frequentare anche le scuole superiori, imponendo a tutti gli enti interessati di porre in essere i servizi di propria competenza per sostenere l'integrazione scolastica generalizzata.
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Promulga l’iscrizione e la frequenza nella scuola secondaria
di II grado degli alunni disabili. -
Si ha la generalizzazione dell’integrazione e si sancisce il diritto
all’istruzione e all’educazione nelle sezioni e classi comuni per tutte le persone in situazione handicap -
Decreta l’articolazione della compilazione dei documenti specifici quali la DF (Diagnosi Funzionale), il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) da parte delle U.S.L. (Unità Sanitarie Locali). Sono previsti inoltre gli accordi di programma, il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP: composto da docenti, operatori dei servizi sociali e genitori; incaricato di programmare le attività idonee all'integrazione del bambino).
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Incoraggia un'attivazione di azioni positive di sostegno e prevedendo la rimozione dei problemi ambientali e relazionali, che rendono difficile l'inserimento della persona con disabilità nell'attività lavorativa.
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Pone l’accento sui bisogni essenziali
delle persone -
Delega al Governo per la definizione delle
norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale -
ratifica la Convenzione ONU del 1959 e chiarisce che tutte le categorie di diritti si applicano alle persone con disabilità e identifica le aree nelle quali può essere necessario intervenire per rendere
possibile ed effettiva la fruizione di tali diritti; identifica inoltre le aree nelle quali vi sono violazioni e quelle nelle quali la protezione va rafforzata. -
Si innalza il livello qualitativo degli interventi formativi ed educativi sugli alunni portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali
e si conferma il principio della piena integrazione di tali alunni. -
Meglio conosciuta come “Buona scuola”, ha dato una delega in bianco al governo in merito all’inclusione scolastica
degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Attraverso questo sistema pedagogico-educativo nelle scuole italiane si può lavorare per costruire una società basata sull’accoglienza e sulla convivenza delle diversità.