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integrazione conflittuale
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Con la morte di Carlo il Grosso, l'unità costituita da Carlo Magno, sintetizzata nel Sacro Romano Impero, cessò di esistere. L'affermazione del sistema feudale, introdotto dal stesso Carlo, però, risultò vincente.
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sperimentazione di potere
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l'imperatore carolingio Carlo il Calvo stabilì l'ereditarietà dei feudi maggiori e della carica di conte
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il duca della franconia Ottone I venne incoronato imperatore e garante della difesa della religione cristiana, dando vita al Sacro Romano Impero Germanico, poiché ubicato in territorio nord europeo. Successivamente col 'privilegium othonis' l'imperatore si attribuiva la potestà di controllare sulla nomina papale, creando lotte tra impero e papato.
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l'imperatore Corrado II acconsentì l'ereditarietà dei feudi minori aumentando ulteriormente la frammentazione politica, l'autonomia dei singoli signori e l'aumento anarchico all'interno dell'impero
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si verificò la netta separazione della chiesa di Roma, che riconosceva come somma autorità religiosa il papa, a differenza della chiesa di Bisanzio, definitasi ortodossa, che si professava reale sostenitrice e osservante dei dogmi religiosi e basata sul cesaropapismo.
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Con questo decreto uno dei tanti papi riformatori stabilì l'assoluta autonomia dell'intervento religiosa sulla nomina di papa e vescovi, affando il compito ai soli cardinali, aumentando così la separazione del potere politico da quello religioso.
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papa Gregorio VII col 'dictatus papae' affermò la superiorità religiosa sul potere imperiale, riconoscendosi come unica potenza religiosa e temporale, scaturendo così l'opposizione dell'allora imperatore Enrico IV che cercò di farlo deporre.
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dopo le discordie tra papa e imperatore, il tentativo di deposizione del pontefice portò alla scomunica dell'imperatore che per riconquistare il potere dovette chiedere ufficialmente perdono al pontefice.
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il papa Callisto II e l'imperatore Enrico V giunsero a un compromesso: separarono le sfere d'influenza religiosa e imperiale. nonostante ciò successivamente le lotte continuarono a persistere e nacquero due fazioni opposte, all'interno dell'impero: i guelfi, sostenitori del pontefice e i ghibellini, che riconoscevano il potere regio come somma autorità universale.
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nascita e affermazione di stati territoriali come Spagna e Francia, contemporaneamente alla decadenza delle istituzioni pubbliche universali, quali la chiesa e l'impero
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