I Longobardi

  • Arrivo dei Longobardi
    568

    Arrivo dei Longobardi

    Nel 568 i Longobardi arrivarono in Italia a Cividale del Friuli. Eleggevano un re solo in caso di necessità, erano organizzati in fare, cioè gruppi familiari con a capo un duca che governava e guidava l'esercito; il territorio governato dal duca si chiamava ducato.
  • Le conquiste italiane
    572

    Le conquiste italiane

    Dal 572 i Longobardi conquistarono alcuni territori italiani cominciando da Pavia, che divenne capitale del nuovo regno, poi raggiunsero Toscana, Umbria, Basilicata, Puglia, senza che i Bizantini opponessero resistenza.. L'Italia si trovò così divisa in due parti, la Longobàrdia con capitale Pavia e la Romània (o Esarcato) con capitale Ravenna. A quest'ultima appartenevano anche Sicilia, Sardegna, Corsica, parte della Puglia, Napoli, Liguria e Roma governata dal papa.
  • Rapporti con la popolazione italica
    584

    Rapporti con la popolazione italica

    I rapporti con la popolazione italica inizialmente non erano buoni, perché i Longobardi trattavano le popolazioni sottomesse senza rispetto e perché loro erano pagani o ariani e le popolazioni italiche erano cattoliche. Le cose cominciarono a cambiare quando Autari divenne re dei Longobardi (584), perché egli si preoccupò di frenare le mire espansionistiche dei vari duchi e di superare l'ostacolo della religione.
  • La conversione dei Longobardi
    591

    La conversione dei Longobardi

    Autari sposò la principessa bavarese Teodolinda, che era cattolica. Quando Autari morì nel 590, Teodolinda sposò Agilulfo che consentì la conversione dei Longobardi al cattolicesimo, grazie anche alla collaborazione con papa Gregorio Magno.
  • Le prime leggi scritte e l'editto di Rotari
    643

    Le prime leggi scritte e l'editto di Rotari

    Inizialmente i Longobardi non avevano leggi scritte, poi nel 643 il re Rotari raccolse le leggi nell'editto di Rotari, che costituì un insieme di leggi valide sia per i Longobardi che per le popolazioni italiche. Questo editto trasformò le consuetudini tribali in leggi più moderne: ad esempio la faida, cioè la vendetta privata, fu sostituita dal guidrigildo, cioè un pagamento in denaro.
  • Liutprando e la conquista di nuovi territori
    712

    Liutprando e la conquista di nuovi territori

    Il re Liutprando volle adornare con monumenti le città di Monza, Cividale del Friuli, Pavia. Egli voleva conquistare anche la parte di territorio che separava i domini longobardi, ma papa Gregorio II si oppose chiamando in aiuto i Franchi. A quel punto Liutprando evitò lo scontro e restituì ai bizantini i territori conquistati e Sutri. La donazione di Sutri (728) simboleggiò il prestigio papale e costituì il primo nucleo dello stato del Patrimonio di San Pietro, su cui il papa avrebbe governato.