I due modelli interpretativi della luce

  • Modello corpuscolare

    Modello corpuscolare
    Secondo questo modello la luce è un flusso di particelle microscopiche (corpuscoli) emesse da sorgenti luminose. I corpuscoli sono come piccoli proiettili e quindi sono materia in movimento. Il modello è proposto da Newton (1643-1727)
  • Modello ondulatorio

    Modello ondulatorio
    Secondo questo modello la luce è un'onda, simile alle onde che si propagano nell'acqua e alle onde sonore. Quindi c'è trasporto di energia e non di materia. Il modello ondulatorio è proposto da Huygens (1629-1695).
  • Period: to

    Per circa due secoli.....

    Fino all'inizio dell'ottocento la comunità scientifica riteneva valido il modello corpuscolare perchè descriveva in modo efficace la formazione delle ombre nette e la riflessione e la rifrazione.
  • Period: to

    Si impone il modello ondulatorio...

    Per tutto il 1800 si afferma il modello ondulatorio grazie allo studio della diffrazione e l'interferenza e il calcolo della velocità della luce.
  • Interferenza

    Interferenza
    Il fisico e medico inglese Thomas Young esegue un esperimento evidenziando il fenomeno dell'interferenza della luce. Quindi dimostra il comportamento ondulatorio della luce.
  • Velocità della luce.

    Velocità della luce.
    A metà ottocento arriva la scoperta che la velocità della luce nei mezzi trasparenti è minore di quella nel vuoto.
    Jean Bernard Léon Foucault mostra sperimentalmente che la luce viaggia più veloce nell'aria che nell'acqua.
  • James Clerk Maxwell

    James Clerk Maxwell
    Nel 1864 Maxwell scrisse "A Dynamical Theory of the Electromagnetic Field" dove per la prima volta propose che la natura ondulatoria della luce fosse la causa dei fenomeni elettrici e magnetici. Il suo lavoro nella redazione di un modello unificato per l'elettromagnetismo è considerato uno dei più grandi risultati della fisica del XIX secolo.
  • Esistenza delle onde elettromagnetiche.

    L'esistenza delle onde elettromagnetiche fu dimostrata sperimentalmente da Heinrich Hertz nel 1888.
  • Einstein e l'effetto fotoelettrico.

    Einstein e l'effetto fotoelettrico.
    Einstein spiega l'effetto fotoelettrico con l'ipotesi del fotone.
    Un fascio di luce di frequenza f è costituito da un fascio di particelle i fotoni, privi di massa che trasportano un'energia proporzionale alla loro frequenza.
  • Principio di complementarietà di Bohr

    Principio di complementarietà di Bohr
    Gli aspetti corpuscolari e ondulatori sono complementari e mutualmente esclusivi.