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nei suoi trent'anni di cancelliere della Repubblica di Firenze, svolse un importantissimo ruolo diplomatico nel frenare le ambizioni del duca di Milano, intenzionato a creare uno Stato comprendente l'Italia centro-settentrionale. Elaborò la sua dottrina della libertas fiorentina.Diffusione dell'umanesimo petrarchesco e boccacciano, fu il praeceptor della prima generazione degli umanisti. Il suo lascito più importante presso i posteri fu la codificazione "civile" dell'umanesimo
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lettera di congratulazioni a Carlo III di Durazzoi in cui parla di questa identità guelfa e la identifica con il sole, con la luce e la
definisce come conseguenza della luce questo essere pacifica e mite, contrapponendola invece alla mentalità ghibellina, quindi del nord milanese, che invece vede come figlia delle tenebre, quelle
tenebre che infatti sono squadrate severamente dai due Santi sull’angolo nord-ovest di Orsanmichele perché è la mente dei guerrafondai, figli appunto delle tenebre. -
lato est,verso il sole e la lanterna (Cristo lux mundi sorretto da Maria, la Chiesa).
Zaccaria definisce in 7, 12-13: ecce vir ….. : “ecco l’uomo il cui nome è oriente e sotto di lui
sorgerà e verrà edificato il suo tempio sul quale siederà e dominerà” . -
FI temette di soccombere di fronte alle armate viscontee che, alleatisi con i pisani, con i lucchesi e i senesi, dopo aver conquistato Bologna, puntarono ad assediarla. Una situazione che fu guidata dalla personalità straordinaria di fondatore dell’umanesimo, Coluccio Salutati.Mentalità GUELFA di Firenze VS GHIBELLINA, bellicosa di Milano.
Alla morte di Gian Galeazzo Visconti(1402), il giovane figlio non seppe mantenere le conquiste paterne ed il ducato andò incontro ad una rapida disgregazione. -
commissione dell'Arte di Calimala, come la Porta del Paradiso.
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1.per l'Arte dei Calzolai, in Marmo apuano. Lato nord angolo est.
Guarda a nord, frontale, ma dirige le pupille verso l'alto e a est alla ricerca del sole. -
2.Marmo. lato sud, angolo ovest, per l'arte dei Linaioli e Rigattieri. Realizzazione, sguardo verso est dove incontra il sole, interrotto mentre scriveva il suo vangelo, tiene il segno: mentre legge di Gesù, lo vede apparire in forma di luce del mattino (cit. Petrarca). Vasari riporta che fu iniziato da Brunelleschi e ultimato da Donatello, idea cinquecentesca.
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3.Sempre per l'Arte di Calimala, in contemporanea con la Porta Nord. Lato est, angolo sud.
Senso di attesa di chi guarda a est, cerca ma non ha ancora incontrato la luce del sole -
- lato nord, angolo ovest. Bargello. Arte dei Corazzai e Spadai. corpo a est, ma guarda a nord-ovest per tenere a basa l'incipiente oscurità.
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- lato nord, centro. Maestri di pietra e legname. Quello che parla guarda a est, quelli al centro guardano in alto, in una risalita di sguardi alla ricrca del sole.
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pensieri sull’APERTURA radicati nella civiltà di anni ’10-’20. 2 abitazioni: al drago una grotta di pietre sbozzate, ma non levigate, che indica la chiusura, la fortificazione e(Dialogo di
statue) quel biblico “cuore indurito” di cui parlano profeti come Ezechiele;
imm evocata del portico Innocenti, con propensione all’apertura che dà la loggia senza nessun ostacolo e che è però rinforzato da quell’altra apertura che,forse consigliato da Brunelleschi, ha posto sul limite estremo della loggia.. -
Apertura senza porte, per mostrare questa offerta ed a qualificare quell’interno che si offre all’esterno come l’esatto opposto di ciò che vedevamo nei bugnati fortificati della grotta, ovvero un pavimento prospettico, quindi retto dalla geometria che vedete è quello che ci induce ad entrare sempre più dentro, a varcare un’ulteriore porta che è indicata sul fondo e che diventa una metafora di un intus, di un intus geometrico e quindi, vedremo più tardi, di un intus intellettivo
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- lato ovest, angolo sud, per arte dei Fabbri. Dopo San Marco, guarda anche lui a est, alla sua sinistra, per seguire realizzato il corso alto del sole.
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7.Lato ovest, angolo Nord. commissionata dall'Arte del Cambio. si acutizza la preoccupazione, guarda alle tenebre del nord che avvolgono il sole, occhi abbassati, fronte aggrottata in aria di rimprovero verso il nord. Come il San Giovanni, è contemporanea al periodo di realizzazione della Porta Nord (1403).
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- lato nord, angolo est, arte dei Beccai. Ha il petto frontale verso nord ma la testa e gli occhi senza pupille rivolti a est, al sole che sta arrivando. Era un plastico, lavorava legno e oro, il marmo è tutt'altra tecnica: potrebbe averlo ideato ma non eseguito.
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- lato ovest, centro. Arte della Lana. Guarda frontale a ovest il calare del sole, abbassando la testa e le pupille, la sua espressione è di preoccupazione
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- per Parte Guelfa. Nel 1459 il Tribunale della Mercanzia acquista il tabernacolo e viene sostituito dal Cristo e San Tommaso del Verrocchio, ultimato verso il 1470. La statua finì allora alla basilica di Santa Croce sulla facciata in una nicchia centrale, essendo la devozione del santo particolarmente sentita nella chiesa, che era stata da lui visitata quando era in vita. Con la creazione della facciata ottocentesca l'opera venne trasferita in deposito e poi nel museo dove si trova tuttora.
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come la porta Nord, commissione dell'arte di Calimala.
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dal 1416 era supervisore
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destinata al lato nord, doveva guardare le tenebre in modo terrorizzato, percependo il pericolo verso la città. spostato nel 1464, per motivi di gusto, sul lato ovest, scambiando le sculture rinascimentali con quelle trecentesche di Andrea e Nino Pisano.
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per il Monastero di Santa Maria degli Angeli, oggi al bargello.
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collocata nelle arcate di fondo della tribuna centrale della Cattedrale.
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destinata al lato nord, doveva guardare le tenebre in modo terrorizzato, percependo il pericolo verso la città. spostato nel 1464, per motivi di gusto, sul lato ovest, scambiando le sculture rinascimentali con quelle trecentesche di Andrea e Nino Pisano.
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errore GRAVISSIMO PER LA LETTURA DEL PROGR:prima sul lato ovest, il più importante poiché contiguo alla facciata, ma analogamente alla porta di Andrea Pisano del Battistero vennero spostate per far spazio a opere rinascimentali, più apprezzate, di Donatello. Il lato nord era invece quello meno visibile, poiché molto ravvicinato alla parete del Duomo.
Sibilla Tiburtina, Nino Pisano (1337-1341)
Davide, Andrea (1337-1341)
Salomone, Andrea Pisano (1337-1341)
Sibilla Eritrea, Nino Pisano (1337-1341)