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Salvador Dalì nasce in Catalogna, nella città di Figueras, da famiglia conformista e benestante che però, nonostante le rigidità paterne, asseconda le sue doti artistiche eccezionali e precoci.
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Dalì va a studiare a Madrid, dove stringe un’intensa amicizia con il poeta Federico García Lorca. Presto però viene espulso dall'Accademia d'arte per aver manifestato contro di essa e dubitato della competenza degli insegnanti. Con grande delusione del padre, non completa gli studi.
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Libero dagli impegni accademici compie il primo viaggio a Parigi, dove incontra Picasso cui sarà legato a vita da una lunga amicizia e una profonda stima.
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Questo è, per la vita dell'artista, un anno fondamentale: si unisce al Surrealismo, il movimento con cui è solitamente identificato; conosce Elena Ivanovna Diakonova, una donna di origine russa meglio conosciuta come Gala, che diventerà sua compagna e musa per tutta la vita.
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Dalì teorizza questo nuovo metodo che consiste nell'esternazione, nelle sue opere, di elementi che alludono alla parte più profonda dell'inconscio (sogni, pulsioni, conflitti). Il processo paranoico prevede l’osservazione di un oggetto e la sua trasmutazione in un altro e opera in uno stato allucinatorio.
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Salvador Dalì dipinge la sua opera più celebre ed esemplificativa: "La persistenza della memoria" in cui centrale è il tema del tempo. Influenzato probabilmente dalla teoria della relatività di Einstein, Dalì conferisce al tempo una nuova accezione: l'orologio dilaniano è eterno, perde la sua funzione razionale di precisione, si dilata e si comprime proprio come nei sogni.
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A creare i primi dissidi fra Dalì e il gruppo dei surrealisti è la sua posizione apolitica (i surrealisti erano, invece, tutti di sinistra); poi, la rottura definitiva, in seguito a una sorta di processo-interrogatorio e alla conseguente espulsione. Dalì afferma che in realtà il gruppo temeva il suo spirito libero e anticonformista.
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Salvador Dalì e Gala trascorrono a New York gli anni della guerra. È un periodo di grandi sperimentazioni in cui Dalì, oltre che alla pittura si dedica anche alla fotografia, al cinema, alla scrittura, alle performance. Negli Stati Uniti viene accolto come una star; collabora con Hitchcock e Walt Disney ed è suo il logo dei lecca lecca Chupa Chups.
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Dopo la parentesi americana, Dalì e Gala fanno ritorno in Europa: il prestigio dell'artista tocca i massimi livelli e viene pubblicato il suo "Diario di un genio".
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Già depresso per la morte della moglie anni prima, Dalì si spegne nel suo castello di Figueras, la stessa città dove era nato 84 anni prima, ascoltando la musica di Wagner a causa di un'insufficienza cardiaca.