Bandiera

RISORGIMENTO a Pontremoli... e dintorni

  • Inizio CONGRESSO VIENNA

    Inizio CONGRESSO VIENNA
    La RestaurazioneDiapositive sulla Restaurazione
    CONGRESSO di VIENNA Le potenze che hanno sconfitto Napoleone (Inghilterra, Austria, Russia e Prussia) stabiliscono che tutto torni com'era prima della Rivoluzione Francese (principio di Restaurazione).
  • Fine CONGRESSO VIENNA

    Fine CONGRESSO VIENNA
    Primo '800 in Italia
    Dopo il Congresso di Vienna la nostra penisola (20 milioni di ab,) è divisa in 10 Stati: il Regno di Sardegna (Piemonte, Savoia, Nizza, Liguria Sardegna), il Regno Lombardo-Veneto sotto l'Imperatore d'Austria, il Ducato di Parma e Piacenza, il Ducato di Modena e Reggio, il Ducato di Massa e Carrara, il Granducato di Toscana, il Ducato di Lucca, lo Stato della Chiesa, la Repubblica di San Marino ed il Regno delle Due Sicilie.
  • Period: to

    RISORGIMENTO

    Risorgimento
    Lezione sul Risorgimento
    RISORGIMENTO: periodo storico durante il quale - nel corso dell'Ottocento - la nostra penisola consegue l'unità nazionale riunendo in un solo Stato (il Regno d'Italia) gli Stati preunitari.
  • Period: to

    1^ FASE (moti carbonari e mazziniani)

    I moti rivoluzionari del 1820 e del 1830 in Europa
    Dal 1820 in poi si susseguono in diversi Stati della penisola molti moti rivoluzionari, organizzati prima da società segrete (in particolare la Carboneria) e poi da Giuseppe MAZZINI (Giovine Italia). In qualche caso gli insorti hanno inizialmente successo e riescono anche ad ottenere una Costituzione, come a Napoli nel 1820, ma subito interviene la dura reazione della Santa Alleanza, che riporta l'ordine con le armi: i patrioti vengono condannati a morte, imprigionati o costretti all'esilio.
  • Primi passi del RISORGIMENTO

    Primi passi del RISORGIMENTO
    Risorgimento è... (1/2)
    Risorgimento è... (2/2) Le sei tappe del Risorgimento italiano (SCHEMA a fianco).
  • Fermenti rivoluzionari (a partire dal regno delle Due Sicilie)

    Fermenti rivoluzionari (a partire dal regno delle Due Sicilie)
    Moti carbonari nel Regno delle Due Sicilie e nel Regno di Sardegna (1820-21), seguiti da altri nei Ducati di Modena e di Parma e nello Stato Pontificio (1831), tutti precocemente falliti.
  • Per PELLICO condanna a morte

    Per PELLICO condanna a morte
    "Le mie prigioni"Pellico e Maroncelli
    Silvio PELLICO, della setta segreta dei Federati, viene condannato a morte insieme a Piero MARONCELLI, di cui la polizia austriaca ha intercettato lettere compromettenti. La pena sarà commutata in carcere duro alla fortezza austriaca di Spielberg e poi a Brno in Moravia. Nel 1832 Pellico pubblicherà "Le mie prigioni", libro di grande popolarità che eserciterà notevole influenza sul movimento risorgimentale.
  • Biagio ed Anacarsi NARDI

    Biagio ed Anacarsi NARDI
    Ciro MENOTTI A Modena l'avvocato lunigianese Biagio NARDI, nato nel 1768 ad Apella (Licciana), partecipa ai moti carbonari insieme a Ciro MENOTTI; il 5 febbraio il duca Francesco IV d'Asburgo-Este lascia la città portando con sé prigioniero Menotti (che sarà poi impiccato) e Biagio NARDI diventa dittatore di Modena, cui si è unita Reggio innalzando il tricolore, mentre il suo nipote Anacarsi NARDI, nato ad Apella nel 1800, gli fa da segretario. Al rientro del Duca i due Nardi vanno in esilio a Corfù.
  • Morte di Ciro MENOTTI

    Morte di Ciro MENOTTI
    Lettera di Ciro Menotti alla moglie
    Il carbonaro Ciro MENOTTI (n. 1798), organizzatore dei moti di Modena, viene impiccato per ordine del duca Francesco IV,
    Lascia alla moglie una lettera toccante piena di amor patrio, che le sarà recapitata soltanto dopo la morte del Duca e la liberazione della città.
    Per ricordare questo eroe del Risorgimento Giuseppe GARIBALDI darà il nome MENOTTI al suo figlio primogenito.
  • Nasce la "GIOVINE ITALIA"

    Nasce la "GIOVINE ITALIA"
    Mazzini 1/2
    Mazzini 2/2
    Giuseppe MAZZINI fonda a Marsiglia la "Giovine Italia", associazione insurrezionale con il programma di trasformare l'Italia in una repubblica democratica unitaria secondo i principi di libertà, indipendenza e unità, destituendo i governi dei precedenti Stati preunitari.
  • Prima del "NABUCCO"

    Prima del "NABUCCO"
    Va' pensiero (coro del "Nabucco")
    Al teatro milanese della Scala va in scena per la prima volta il "NABUCCO" di Giuseppe VERDI (libretto di Temistocle SOLERA): l'opera rievoca la deportazione degli Ebrei in Babilonia al tempo di Nabucodonosor, ma allude in modo evidente all'attuale sottomissione di tanti Italiani al giogo dell'Austria.ed alle loro aspirazioni di libertà e indipendenza dallo straniero.
  • Anacarsi NARDI e i f.lli Bandiera

    Anacarsi NARDI e i f.lli Bandiera
    Giuseppe MAZZINI
    L'avvocato Anacarsi NARDI, esule a Corfù, si unisce ai fratelli Attilio ed Emilio BANDIERA, fondatori della società segreta Esperia affiliata alla Giovine Italia mazziniana, e con loro partecipa ad una spedizione in Calabria con l'intento di fare un'Italia unita, libera, indipendente, repubblicana (con Roma capitale), ma l'iniziativa fallisce: Anacarsi sopravvive al conflitto a fuoco ma subito dopo - condannato a morte - viene fucilato insieme ai cospiratori nel vallone di Rovito (CS).
  • 1848: la Primavera dei POPOLI

    1848: la Primavera dei POPOLI
    Le 5 giornate di Milano
    Scoppiano movimenti rivoluzionari in tutta EUROPA.
    In ITALIA il 17 marzo insorge Venezia, il 18 marzo Milano. Dopo la vittoriosa rivolta popolare delle 5 giornate di Milano (18-23 marzo) gli Austriaci si ritirano nel “quadrilatero” (Mantova-Peschiera-Verona-Legnago) e il re Carlo Alberto, concesso lo Statuto, muove guerra all’Austria. Conta inizialmente su rinforzi toscani, romani e napoletani, ma presto rimane isolato e viene sconfitto.
  • Period: to

    2^ FASE (PRIMA GUERRA d'INDIPENDENZA -1848/49)

    1^ G. INDIP.
    La 1^ GUERRA D'INDIPENDENZA, condotta da CARLO ALBERTO contro l'AUSTRIA, è destinata all'insuccesso: le dure sconfitte di CUSTOZA (1848) e NOVARA (1849) costringono il re alla resa incondizionata, all'abdicazione ed al volontario esilio.
  • Nasce la LUNIGIANA PARMENSE (capoluogo PONTREMOLI)

    Nasce la LUNIGIANA PARMENSE (capoluogo PONTREMOLI)
    L'8 gennaio 1848, pochi mesi dopo la morte di Maria Luigia (vedova di Napoleone Bonaparte e duchessa di Parma), si concretizza quanto già concordato con il trattato segreto di Firenze del 1844: nasce la Lunigiana parmense sotto i Borboni (Alta Lunigiana: Pontremoli, Zeri, Filattiera, Bagnone, Villafranca e Mulazzo), mentre la parte inferiore della Lunigiana rimane al Duca di Modena e costituisce la nuova provincia estense, che da Aulla si estende fino a Massa compresa.
  • Statuto Albertino

    Statuto Albertino
    Statuto Albertino
    Costituzione della Repubblica Italiana
    CARLO ALBERTO concede lo STATUTO, che nel 1861 sarà esteso al nuovo Regno d'Italia e rimarrà in vigore cent'anni esatti, fino al termine del 1947. Il 1* gennaio 1948 gli subentrerà la COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA.
  • VENEZIA insorge contro l'Austria

    VENEZIA insorge contro l'Austria
    A VENEZIA un'imponente manifestazione popolare costringe il Governatore austriaco a liberare dal carcere Daniele MANIN, che il 22 marzo proclamerà la Repubblica e costituirà un Governo provvisorio (triumvirato).
  • Le CINQUE GIORNATE

    Le CINQUE GIORNATE
    Le 5 giornate
    A Milano - dove a Capodanno i cittadini avevano proclamato lo sciopero del fumo per diminuire le entrate fiscali austriache, cominciano le cinque giornate di insurrezione popolare contro gli Austriaci e vengono erette le prime barricate.
  • L'alta Lunigiana contro l'annessione a PARMA

    L'alta Lunigiana contro l'annessione a PARMA
    A Pontremoli e dintorni si temono una pesante pressione fiscale e la perdita dei benefici concessi in passato dal Granducato di Toscana (libertà di esportazione di sale e tabacco e di vendita della polvere pirica) e si vanno diffondendo le idee mazziniane, per cui - approfittando degli sconvongimenti causati dai moti di Milano e di Parma e della guerra dichiarata dal Piemonte all'Austria, le popolazioni dell'alta val di Magra si danno un governo provvisorio filotoscano con sede a PONTREMOLI.
  • Manifestanti e volontari pontremolesi

    Manifestanti e volontari pontremolesi
    Il 28 Marzo, nel centro di Pontremoli, si muove un corteo guidato da Don Luigi Farfarana, che sventola il tricolore, e la guarnigione ducale lascia il campo; nel frattempo sono partiti dalla Val di Magra in sostegno di Carlo Alberto numerosi volontari, tra cui i pontremolesi Giuseppe Focacci, Nicola Frassinelli e Pompeo Spagnoli.
  • Pompeo SPAGNOLI a Curtatone

    Pompeo SPAGNOLI a Curtatone
    Nel 1848 Pompeo Spagnoli, di Giovanni e Margherita Ceppellini, nato a Pontremoli in una casa della piazzetta di San Geminiano l’8 ottobre 1829, barbiere proveniente da una famiglia di materassai, eroe popolano più volte incarcerato, combatte come volontario a Curtatone (MN) e viene decorato dal re Carlo Alberto con medaglia d’argento al valor militare a soli 19 anni.Nel 1849 sarà intrepido garibaldino in difesa della Repubblica romana insieme ai concittadini Giuseppe Focacci e Pietro Dani.
  • GIOBERTI a PONTREMOLI

    GIOBERTI a PONTREMOLI
    Nel maggio del 1848 Vincenzo GIOBERTI (1801-1852), sacerdote, politico e filosofo, teorico del NEOGUELFISMO (unità italiana sulla base di una confederazione di Stati sotto la presidenza del Papa), sosta a PONTREMOLI presso l'albergo del Pavone (di fronte alla chiesa di S. Geminiano) e dal balconcino sopra l'entrata tiene un breve discorso.
  • Sconfitta di NOVARA: conseguenze

    Sconfitta di NOVARA: conseguenze
    Carlo Alberto, definitivamente sconfitto a Novara dagli Austriaci del gen. Radetzky, firma l'armistizio, abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II e va in volontario esilio ad Oporto.
    Per l'esito infausto della 1^ guerra d'indipendenza il duca Carlo Lodovico di Borbone viene restaurato al potere in Parma e la Lunigiana settentrionale viene di nuovo sottomessa a Parma (Provincia di Pontremoli). Rimarrà tale fino al 1859, data del plebiscito favorevole all'annessione al regno di Sardegna.
  • Costituzione della Repubbl. Romana

    Costituzione della Repubbl. Romana
    Costituzione Rep. Romana 1849 Repubblica Romana
    Il 9 febbraio - dopo imponenti manifestazioni popolari - è stata proclamata la Repubblica Romana. Decaduto il potere temporale del Papa, è stato proclamato un Governo provvisorio (triumvirato Giuseppe MAZZINi, Giuseppe MONTANELLI e Domenico GUERRAZZI).
    Il 1° luglio l'Assemblea Costituente promulga la nuova COSTITUZIONE.
    Ma due giorni dopo i soldati francesi entrano in Roma (stato d'assedio) e il progetto democratico fallisce.
  • Muore Goffredo MAMELI

    Muore Goffredo MAMELI
    Musica e poesia tricolore
    Inno di Mameli
    A soli 21 anni muore il genovese Goffredo MAMELI, che due anni prima ha scritto l'Inno Nazionale (musicato da Michele NOVARO) e che ha combattuto per la Repubblica Romana. Il 3 giugno 1949 è stato ferito alla gamba snistra; muore per infezione nonostante la gamba gli sia stata amputata proprio per evitare la cancrena.
  • L'ultima ora di VENEZIA

    L'ultima ora di VENEZIA
    Poesia di A. FUSINATODopo aver resistito per quattro mesi all'assedio degli Austriaci, Venezia, stremata dalla fame e da un'epidemia di colera, deve arrendersi.
    A questi tragici momenti si riferisce la famosa poesia di Arnaldo FUSINATO.
    Il 23 agosto sarà firmata la resa e Daniele MANIN, con Niccolò TOMMASEO ed altri 40 veneziani, deve andare in esilio.
  • Spedizione in CRIMEA

    Spedizione in CRIMEA
    Camillo CAVOURCamillo Benso conte di Cavour, abile uomo politico al quale il re di Sardegna ha affidato il Governo dopo la prima disastrosa guerra d'indipendenza, propone al Consiglio dei Ministri di aderire alla richiesta di un contingente di 15.000 soldati piemontesi per la guerra di Crimea contro lo zar di Russia Nicola. La sua intenzione è quella di dimosrare il valore militare del Piemonte e di cercare alleanze con Francia ed Inghilterra contro l'Austria per riuscire ad unificare l'Italia sotto i Savoia.
  • Period: to

    3^FASE (SECONDA GUERRA d'INDIPENDENZA)

    La 2^ guerra d'indipendenza
    La 2^ GUERRA d'INDIPENDENZA, grazie al fine intuito e all'opera diplomatica di CAVOUR, vede numerose vittorie degli eserciti franco-piemontesi e dei volontari garibaldini fino all'imprevisto armistizio di VILLAFRANCA, firmato dall'Imperatore francese Napoleone III con l'Austria.
    Il Regno di Sardegna ottiene dall'Austria la LOMBARDIA ma deve cedere la SAVOIA e NIZZA all'alleato francese.
  • Il discorso della Corona e la 2^ g.i.

    Il discorso della Corona e la 2^ g.i.
    VITTORIO EMANUELE II. Nel mese di gennaio il re piemontese Vittorio Emanuele II, alleato con la Francia dell’Imperatore Napoleone III grazie all’azione diplomatica di Cavour (accordi di Plombières del 1858), pronuncia il famoso “discorso della Corona” (“Non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi…”) e a fine aprile l’Austria, dopo avergli intimato l’ultimatum invitandolo a disarmare sia l’esercito regolare sia i volontari garibaldini, gli muove guerra varcando il Ticino.
  • Vittorie di Solferino e San Martino e morte eroica di giovani pontremolesi

    Vittorie di Solferino e San Martino e morte eroica di giovani pontremolesi
    Nel 1859, a seguito delle ferite riportate nella battaglia di San Martino (BS), muoiono alcuni giovani pontremolesi, tra cui i volontari Paolo LAZZERONI e Francesco NICOLI.
    I loro nomi, insieme a quello di Vincenzo FERRETTI (--> 4^ tappa), sono ricordati da una lapide addossata al muro tra i portici e la piazzetta del Comune e decretata dal Municipio nel 1880.
  • Muore l'eroico Enrico BUTTINI, patriota pontremolese.

    Muore l'eroico Enrico BUTTINI, patriota pontremolese.
    Enrico BUTTINI (1830-1859), nato a Pontremoli da famiglia borghese (padre farmacista), volontario dopo la disfatta di Novara, “banditore di italianità” fra universitari e popolani, cospiratore ed agitatore, arrestato e costretto all'esilio, a soli 29 anni muore nella sua Pontremoli (dove è riucito a rientrare) a seguito della malattia contratta per la prigionia sofferta (a fianco: lapide affissa nella piazzetta della Pace).
  • Period: to

    4^ FASE: spedizione dei MILLE

    GARIBALDI
    Giuseppe Garibaldi, con un migliaio di volontari provenienti soprattutto dal nord e dal centro della penisola, sbarca a Marsala e libera dal governo borbonico la Sicilia e il Meridione, che a Teano consegna al Re di Sardegna Vittorio Emanuele II.
  • Da Quarto (GE) partono i MILLE

    Da Quarto (GE) partono i MILLE
    Quarto I Mille
    i Mille che parteciparono alla spedizione del 1860 per liberare la Sicilia dal dominio borbonico furono esattamente 1.089. Erano tutti giovani (massimo 36 anni, età media inferiore ai 25) e tre di loro, al momento di salpare da Quarto, non avevano ancora compiuto i 17 anni. Erano in larga maggioranza di estrazione popolare e tra di loro c'era una sola donna: Rose Montmasson, detta Rosalia, moglie di Francesco Crispi.
  • Sbarco a MARSALA

    Sbarco a MARSALA
    "1860" (trailer del film di Blasetti)
    i Mille sbarcano a MARSALA.
    Tre giorni dopo Garibaldi assumerà la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele re d'Italia e procederà - a partire dalla vittoria di CALATAFIMI - alla conquista dell'isola.
  • Un seminarista da Pontremoli alla Sicilia

    Un seminarista da Pontremoli alla Sicilia
    Teodoro REGHINI, destinato alla carriera ecclesiastica, si trova nel seminario Vescovile di Pontremoli quando giunge la notizia dello sbarco di Garibaldi in Sicilia; fugge a Genova calandosi nottetempo da una finestra del collegio e viene incorporato nella spedizione Cosenz insieme ad altri volontari di Pontremoli, tra cui Francesco FERRUCCI. Combatterà sino al Volturno. Sciolte le truppe garibaldine, diventerà capitano nell’esercito italiano
  • Eccidio di BRONTE

    Eccidio di BRONTE
    Bronte (spezzoni del film di F. Vancini)
    A Bronte (CT) una violenta rivolta popolare, contando sull'appoggio delle truppe di liberazione garibaldine, occupa le terre del demanio e dei latifondi con l'intento di dividerle tra i contadini, ma Nino Bixio (luogotenente di Garibaldi) interviene con le sue truppe e ristabilisce l'ordine con arresti e fucilazioni.
  • Incontro di TEANO

    Incontro di TEANO
    Teano
    Dopo aver conquistato la Sicilia e tutto il Meridione, Giuseppe GARIBALDI incontra VITTORIO EMANUELE II a TEANO (CE) e saluta il sovrano come RE D'ITALIA, consegnandogli di fatto tutte le regioni sottratte al dominio borbonico.
  • Vincenzo FERRETTI e Garibaldi

    Vincenzo FERRETTI e Garibaldi
    Vincenzo Ferretti, nato a Pontremoli il 9 dicembre 1942 dal negoziante Domenico e da Maria Antonietta Cinquanta, apprendista a Livorno in un pastificio subito prima di arruolarsi come volontario, è uno dei garibaldini più giovani; viene ferito il 2 ottobre 1860 combattendo eroicamente al Volturno e muore a Napoli nel febbraio 1861 tra le braccia di Garibaldi, che gli ha donato la sua sciabola, nell’Ospedale SS. Apostoli di Napoli, dove è stato ricoverato per le gravi ferite riportate.
  • Unità d'ITALIA

    Unità d'ITALIA
    Unità d'ITALIA
    Grazie alla conquista garibaldina del Sud ed alle spontanee annessioni degli ex Ducati, della Toscana, delle Marche e dell’Umbria, il 17 marzo 1861 viene proclamato a Torino il Regno d’Italia.
    L’unità però è ancora incompleta: in particolare mancano il Veneto (1866) e Roma (1870), oltre alle terre “irredente” del confine nord-orientale (prima guerra mondiale).
  • Period: to

    5^FASE (3^ GUERRA d'INDIPENDENZA)

    Inno del 1866
    Nel 1866 il governo italiano si allea con la Prussia di Bismark per togliere il Veneto all'Austria.
    La Prussia ottiene strepitose vittorie, ma l’esercito italiano, nonostante i successi dei volontari garibaldini, viene sonoramente sconfitto nella battaglia navale di Lissa.
    Grazie alle vittorie degli alleati l’Italia riesce ad ottenere il Veneto ed il Friuli occid.; rimangono in mano agli Austriaci Trento e Trieste (“terre irredente”), che saranno acquisite soltanto dopo la 1^ guerra mondiale.
  • Uno dei nostri a Bezzecca (TN): Guglielmo GIUMELLI

    Uno dei nostri a Bezzecca (TN): Guglielmo GIUMELLI
    Inno di GaribaldiAlla battaglia di Bezzecca (21.07.1866) - vinta dal Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi contro il comandante austriaco del Tirolo meridionale, partecipò il diciottenne pontremolese Guglielmo GIUMELLI; rientrato a Pontremoli, visse sino al 1932, lasciando un’eredità morale di prim’ordine: volle che sulla sua bara fiammeggiasse la sua camicia rossa e che al Camposanto squillassero per lui le note dell’Inno di Garibaldi.
  • Pompeo SPAGNOLI a MENTANA

    Pompeo SPAGNOLI a MENTANA
    A Mentana (Lazio) i volontari garibaldini - che intendevano conquistare Roma - soccombono di fronte alle preponderanti truppe franco-pontificie. Pompeo SPAGNOLI, che nel 1849 ha difeso strenuamente la Repubblica Romana insieme ai concittadini Giuseppe FOCACCI e Pietro DANI e che nel 1860 ha combattuto con i Mille in Sicilia ed è poi tornato a fare il barbiere a Pontremoli, a Mentana riporta una grave ferita. Morirà il 3 dicembre 1897.
  • Period: to

    6^FASE (conquista di ROMA)

    La presa di Roma
    Fino al 1870 Roma (già definita da Cavour capitale “morale” dello Stato italiano) è la sede dello Stato Pontificio e non fa parte del Regno d’Italia.
    Il 20 settembre 1870 le truppe italiane, con in testa i bersaglieri, attraverso la breccia di Porta Pia entrano nella “città eterna” togliendola al Papa Pio IX, che per questo scomunica il re Vittorio Emanuele II e proibisce ai cattolici di partecipare alla vita politica.
    Nel 1871 Roma (dopo Torino e Firenze) verrà proclamata capitale del Regno.
  • Breccia di PORTA PIA

    Breccia di Porta Pia Il 20 settembre 1870 l'esercito italiano conquista Roma. La breccia aperta nelle mura Aureliane permette ai bersaglieri di raggiungere il Quirinale. E' la fine del potere temporale dei papi.
  • ROMA CAPITALE

    ROMA CAPITALE
    Mappa di sintesi sul RISORGIMENTO ITALIANOIl 1° luglio 1871 la capitale d'Italia è trasferita ufficialmente da FIRENZE a ROMA.
    L'indomani il re VITTORIO EMANUELE II ed il Governo entrano solennemente in città (a fianco la tomba del re "Padre della Patria", nel Pantheon).
    Il 27 novembre la Camera aprirà nel Palazzo di Montecitorio la seconda sessione della legislatura.