Laura seghettini

RESISTENZA a PONTREMOLI... e dintorni

  • L'ITALIA entra in GUERRA

    L'ITALIA entra in GUERRA
    Roma: dal balcone di palazzo Venezia il Duce annuncia alla folla la dichiarazione di GUERRA a Francia e Inghilterra
    Benito MUSSOLINI, dopo aver temporeggiato per nove mesi ("non belligeranza"), ritenendo imminente la vittoria tedesca annuncia l'entrata in guerra a fianco della Germania (patto d'acciaio con Hitler del 1939) contro la Francia e la Gran Bretagna.
  • Caduta REGIME FASCISTA

    Caduta REGIME FASCISTA
    25 LUGLIO
    CADUTA del REGIME FASCISTA - dopo l'approvazione dell'o.d.g. Grandi (cfr. foto a sinistra) da parte del Gran Consiglio del Fascismo - e arresto del Duce, sostituito a capo del Governo dal maresciallo Pietro BADOGLIO.
  • Annuncio ARMISTIZIO

    Annuncio ARMISTIZIO
    Proclama di Badoglio
    L'8 settembre Pietro BADOGLIO proclama l'entrata in vigore dell'ARMISTIZIO con gli Anglo-Americani, sottoscritto cinque giorni prima a CASSIBILE (SR).
    Dopo quella data Pontremoli diventa centro di un'attività partigiana di eccezionale importanza. La II Julia, la III Beretta,la IV Zona Operativa e la XII Garibaldi sono le principali Unità cui affluiscono vecchi e giovani antifascisti pontremolesi.
  • Period: to

    RESISTENZA

  • Pontremoli occupata dagli invasori nazisti

    Pontremoli occupata dagli invasori nazisti
    Mussolini liberato dalla prigionia sula Gran Sasso
    Dal primo pomeriggio del 12 settembre Pontremoli viene occupata dalle forze naziste. Tutta la città è percorsa, giorno e notte, da una turba di prepotenti e da fosche pattuglie in pieno assetto di guerra, con l'evidente scopo di terrorizzare la popolazione e di impedire qualsiasi anche timida opposizione.
    i paracadutisti tedeschi hanno già liberato il Duce, prigioniero sul Gran Sasso.
  • Nasce la REPUBBLICA di SALO' (R.S.I.)

    Nasce la REPUBBLICA di SALO' (R.S.I.)
    Repubblica Sociale Italiana
    Nell'Italia settentrionale, occupata dai tedeschi, nasce ufficialmente la REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA (R.S.I.), detta anche REPUBBLICA di SALO' (sede del suo Governo, sul Lago di Garda), E' capeggiata da Benito MUSSOLINI e riprende formalmente le istanze "sociali" del primo fascismo (cfr. Sansepolcrismo), ma di fatto è uno STATO FANTOCCIO usato dai tedeschi come strumento di repressione antipartigiana.
  • Eccidio CEFALONIA

    Eccidio CEFALONIA
    ECCIDIO DI CEFALONIA
    L'eccidio di Cefalonia è compiuto da reparti dell'esercito tedesco a danno dei soldati italiani presenti sull'isola già al momento dell'Armistizio, i quali - non avendo ricevuto disposizioni dall'Italia e non intendendo consegnarsi prigionieri - hanno deciso di "resistere". In massima parte le vittime fanno parte della divisione Acqui, ma sono presenti anche Finanzieri, Carabinieri ed elementi della Regia Marina.
  • Pontremoli: stato d'assedio

    Pontremoli: stato d'assedio
    La notte tra il 29 e il 30 settembre due soldati della Wermacht sono uccisi da ignoti a revolverate in località Canal d'Angelo (SS. Annunziata). Il Comando tedesco, alloggiato nel palazzo Bologna (via Cavour) è infuriato. Alle primissime ore del 1° ottobre la città viene posta in ferreo stato d'assedio: i carri armati compaiono in diversi punti della città e della periferia; grosse mitragliatrici e bazooka vengono piazzati sul Castello, ai Cappuccini e al Bisetto, sulla strada che porta a Zeri.
  • Arresti, interrogatori, sanzioni...

    Arresti, interrogatori, sanzioni...
    Il commissario prefettizio dr. Francesco CHIARTELLI, arrestato ed interrogato sugli autori dell'attentato, non fa nomi e insiste a dire che a Pontremoli "è tutta brava gente che lavora e pensa solo alla famiglia". Diversi sospettati vengono arrestati, finché alla CIsa vengono catturati due ufficiali inglesi evasi da un campo di concentrmento, i quali confessano l'assassinio del giorno prima e vengono fucilati. La città di Pontremoli è condannata a una multa di 30.000 Lire per averli ospitati..
  • Fucilazione f.lli CERVI

    Fucilazione f.lli CERVI
    I sette fratelli Cervi (film di G. Puccini, 1968)
    I sette figli del contadino emiliano Alcide CERVI, tutti partigiani di età compresa tra 22 e 42 anni, vengono fucilati nel poligono di REGGIO EMILIA, per ordine delle autorità fasciste, come rappresaglia per un'azione dei GAP comunisti.
  • ARRESTI di ANTIFASCISTI

    ARRESTI di ANTIFASCISTI
    Per l'affissione di MANIFESTI ANTINAZISTI vengono arrestati a PONTREMOLI i seguenti oppositori: Felice BERTINELLI (procaccia postale), Giuseppe BERTINELLI (calzolaio), Achille FURIA (netturbino), Carlo LAPORINI (netturbino), Francesco PINI (universitario), Renato RAVANI (impiegato), Mino TASSI (postelegrafonico) e poi Laura SEGHETTINI (maestra) e Maria RAVANI (moglie di Renato). Presso il Comando tedesco interviene il Vescovo Mons. Giovanni Sismondo, che otterrà la loro scarcerazione..
  • Le salme del BRATTELLO

    Le salme del BRATTELLO
    Al Prato delle Code (vicino al passo del Brattello) il mattino del 3 marzo 1944 vengono rinvenute le salme di quattro Pontremolesi fulminati da colpi di arma da fuoco: Ercole MUSETTI (18 anni), Luigi ROSI (33), Patrizio MUSETTI (47) e Vittorio OLIVIERI (51).
  • Mezzadro vittima dei Tedeschi sul Monte Galletto

    Mezzadro vittima dei Tedeschi       sul Monte Galletto
    Il mezzadro Camillo MARCHETTI (46 anni) sta lavorando nei campi sul MONTE GALLETTO quando viene fulminato a distanza dalle raffiche di una mitragliatrice tedesca.

    Quattro giorni dopo, a monte della stazione ferroviaria di GUINADI, viene rinvenuta la salma del capostazione Ennio GARDINI.
  • COMITATO clandestino ANTIFASCISTA

    COMITATO clandestino ANTIFASCISTA
    Alla SS.ma Annunziata, nella villa dell'Avv. Piero POLETTI, il Comitato Antifascista Pontremolese attivo dall'agosto 1938, composto dal dr. Girolamo LUNGO, dal geom. Oscar LALLI, dal Maggiore Cav. Alfredo PINOTTI, dall'avv. Piero POLETTI, dai sigg. Alberto RABUFFI e Mino TASSI, decide nottetempo l'accettazione di due nuovi componenti: il N.H. Manfredo GIULIANI ed il Generale Pietro FERRARI.
  • Vittime della X MAS

    Vittime della X MAS
    Vittime innocenti.
    A Casa Corvi viene assassinato il pontremolese Luigi FERRARI (anni 44, cardiopatico): i responsabili dell'omicidio sono i militi fascisti del Battaglione San Marco.
    Subito dopo, presso Vignola, i "mai morti" fulminano a colpi di mitra due fratelli molto giovani (Renato e Silvio GALLI, rispettivamente di 23 e 15 anni) intenti a potare le viti.
    La lapide di Vignola ricorda anche Giovanni BEGHETTI, che lo stesso anno, il 17 luglio,cadrà inerme sotto i colpi dei soldati tedeschi.
  • Ancora la X MAS

    Sei giovanissimi partigiani e due russi (evasi da un campo di concentramento), catturati nel Bagnonese e a lungo torturati nella soffitta del LIceo Vescovile di Pontremoli, vengono trasferiti a VALMOZZOLA e lì fucilati dalla X MAS, il cui Comandante fa affiggere a Pontremoli un manifesto in cui si inneggia alla fucilazione di "otto banditi", menttre il Vescovo SISMONDO, inascoltato dai truci aguzzini, scrive ai genitori dei caduti: "Sono morti sorridendo. La loro morte ha sapore di martirio".
  • Morte di Fermo OGNIBENE (ALBERTO)

    Morte di Fermo OGNIBENE (ALBERTO)
    BiografiaFermo OGNIBENE (1918-1944), coraggioso comandante del Distaccamento "Picelli", muore a SUCCISA per le gravi ferite riportate nel generoso tentativo di proteggere i suoi uomini, assaliti da forze fasciste preponderanti.. I brigatisti neri vengono posti in fuga, ma nello scontro, oltre a lui, hanno perso la vita anche due ventenni: Remo MOSCATELLI e Isidoro FRIGAU. Fermo sarà sostituito alla guida del battaglione da FACIO, l'eroe della "battaglia del Lago Santo".
  • Battaglia del LAGO SANTO

    Battaglia del LAGO SANTO
    Nel rifugio del LAGO SANTO nove partigiani pontremolesi guidati da Dante CASTELLUCCI (FACIO), in attesa dell'arrivo dei rinforzi (non sanno che Fermo OGNIBENE è morto eroicamente a SUCCISA), sono costretti a difendersi dall'attacco di oltre cento nazisti: con grande coraggio li respingono e riescono a metterli in fuga dopo venti ore di dura battaglia.

    Una lapide murata sul rifugio ricorda la vittoria sulle "soverchianti forze nemiche".
  • Rastrellamenti alla CERVARA

    Rastrellamenti alla CERVARA
    A metà aprile il Comando nazifascista di Pontremoli decide una spedizione punitiva alla Cervara, ritenuta "covo di partigiani"..
    Le forze rastrellatrici sono ingenti.
    Due i morti fulminati da raffiche di mitragliatrice: Carlo TRAVAGLINI (32 anni) ed Alfredo BECCARI (44 anni, partigiano)..
    Tanti (16) i prigionieri, strappati alle madri e alle spose e trasferiti come ostaggi al Comando della X MAS della Spezia.
  • Primo BOMBARDAMENTO AEREO su Pontremoli

    Primo BOMBARDAMENTO AEREO su Pontremoli
    Sirene antiaeree
    Sotto le bombe
    Nella notte tra l'11 e il 12 maggio 1944 alcune bombe, scagliate sulla periferia della città, producono enormi buche; per fortuna non ci sono vittime. Dal maggio 1944 all'aprile 1945 i bombardamenti su Pontremoli raggiungeranno il numero di 99 e provocheranno la morte di molte persone innocenti.
  • Period: to

    BOMBARDAMENTI AEREI su PONTREMOLI

  • Scontro di MIGNEGNO

    Scontro di MIGNEGNO
    A MIGNEGNO, frazione di Pontremoli sottoposta a rigorosissimo controllo da parte delle truppe tedesche, due giovani patrioti (Ennio VECCHI di 23 anni e Duilio TOMA di 20 anni) compiono un'audace azione per rifornirsi di generi almentari, ma vengono scoperti da una pattuglia nemica; lottano con tutte le forze abbattendo due tedeschi e decedono durante la notte dopo un'interminabile agonia. Li ricorda una lapide, murata sulla facciata della casa davanti alla quale è avvenuto lo scontro.
  • CARMEN, 21 anni

    CARMEN, 21 anni
    Sfollata dalla Spezia al Borgallo per sfuggire ai bombardamenti, la giovane Carmen Fava viene abbattuta dalle raffiche della mitragliatrice di uno scherano della X Mas, che l'ha presa di mira quasi per gioco e cinicamente ha deciso di fulminarla all'istante.
  • Arresto di ANTIFASCISTI pontremolesi

    Arresto di ANTIFASCISTI pontremolesi
    Durante la notte, per ordine del Comando tedesco di PONTREMOLI, vengono prelevati dalle loro abitazioni ed arrestati il prof. Nicola BISCIOTTI el'impiegato Renato RAVANI. Il postelegrafonico Mino TASSI, anche lui ricercato, riesce a calarsi con una corda da una delle finestre posteriori di casa sua e si dà nuovamente alla macchia.
    I due prigionieri vengono trasferiri presso il Comando tedesco di Romito (Sarzana) in un CAMPO DI LAVORO, dove per oltre due mesi soffriranno pene d'inferno.
  • Deportazione CLERO

    Deportazione CLERO
    Nella notte tra il 30 giugno e il 1° luglio 1944 decine di SACERDOTI e SEMINARISTI di PONTREMOLI vengono deportati al campo prigionieri di BIBBIANO (RE).
    Tra i sacerdoti deportati: Don Luigi SIMONINI, Don Luigi FUGACCIA, Don Aurelio FILIPPI, Don Giuseppe BETTA, Don Daniele JARDELLA, Don Igino DODI.
    Tra i seminaristi: Antonio SPINETTI, Antonio OPPI, Augusto BERTOLINI, Vito ZANI e Paolo BRUSCHI,
  • Morte al passo della CISA

    Morte al passo della CISA
    Due pastori e un contadino, individuati con molto denaro mentre stanno andando alla fiera di Berceto per acquistare capi di bestiame, vengono accusati di finanziare i partigiani e l'indomani vengono falciati dalle mitragliatrici delle Brigate Nere di Verona su disposizione dei nazisti.
    Nei giorni successivi vengono uccisi a raffiche di mitra una sposa intenta a pascolare le pecore, un giovane ambulane di Mulazzo e un vecchio utilizzato dai rastrellatori come guida.
  • DORETTO: una fine terribile

    DORETTO: una fine terribile
    Un vecchio contadino di Gravagna (Doretto), perquisito dai tedeschi, viene trovato in possesso di dollari e sterline (denaro inviatogli dai figli emigrati). Ciò che lo rovina è la medaglia d'argento che, agganciata alla catena del suo orologio, sembra riprodurre l'effigie di Lenin .Legato per i piedi con un lungo tratto di corda ai basti di due muli, viene trascinato a corsa pazzesca dalle due bestie frustate a sangue, poi appeso a una pianta con filo spinato al collo e crivellato di colpi.
  • I cinque MARTIRI dell'ANNUNZIATA

    I cinque MARTIRI dell'ANNUNZIATA
    Il mattino del 2 luglio, nel corso di un rastrellamento, vengono catturati a Dobbiana cinque onesti lavoratori sfollati per sfuggire ai pericoli deI bombardamenti aerei: Vincenzo Sardella (39 anni), Giovanni Sardella (33), Francesco Angella (49), Enrico Angella (37) e Leopoldo Mori (56). Gli sventurati, strappati alle mogli e ai figli, vengono portati a Scorcetoli e condannati a morte come elementi "pericolosi" . Sono fucilati dai tedeschi a Ponticello la mattina del 3 luglio.
  • Giovane PARROCO fucilato

    Giovane PARROCO fucilato
    Il ventottenne don Lino BALDINI, parroco di CAMPORAGHENA (Comano), viene malmenato selvaggiamente, percosso a sangue e poi fucilato dai nazifascisti nel piazzale della Chiesa. Imputazione: aver collaborato con le forze partigiane operanti nella zona e aver taciuto ostinatamente sui nomi dei "ribelli".
  • CARRARA: DONNE in RIVOLTA in PIAZZA delle ERBE

    CARRARA: DONNE in RIVOLTA in PIAZZA delle ERBE
    Francesca ROLLA, donna della RIVOLTA dell'11 luglio Un manifesto del 7 luglio impone l'evcuazione totale di CARRARA: i suoi 65.000 abitanti dovranno essere trasferiti a SALA BAGANZA. Subito si afferma la volontà popolare di RESISTERE:la parola d'ordine è "Non abbandonare la città". Tutti i partiti antifascisti entrano in azione e collaborano nel CLN. L'11 luglio i "Gruppi di difesa della donna" organizzano un'imponente MANIFESTAZIONE: DONNE e RAGAZZI marciano compatti sul Comando tedesco ottenendo di fatto il rinvio sine die dello sfollamento.
  • La fine di FACIO

    La fine di FACIO
    Laura Cleri (Teatro Due) interpreta la partigiana Laura Seghettini
    "Un'eredità senza testamento"
    Sulle montagne di Zeri, presso Adelano, Dante CASTELLUCCI (Facio), il leggendario eroe del Lago Santo, dopo un processo sommario viene giustiziato all'alba da un plotone d'esecuzione partigiano.Sulla dolorosa ed enigmatica vicenda cfr. Capogreco, Seghettini e Madrignani.
  • Morte di don A. QUILIGOTTI

    Morte di don A. QUILIGOTTI
    Don Angelo QUILIGOTTI (1881-1944), Canonico della Cattedrale e stimato prof. di Lettere al Liceo Vescovile di Pontremoli, viene ucciso nel corso di uno dei più spietati rastrellamenti dello zerasco (tre pallottole al collo).
  • Morte di Walter TESSIERI

    Morte di Walter TESSIERI
    Il diciottenne Walter TESSIERI (di madre pontremolese e padre pisano), catturato dagli alpini della Monterosa nell'alto Zerasco e costretto a scavarsi da solo la fossa, viene fucilato a Buto di Varese Ligure. La popolazione locale è costretta ad assistere. Prima dell'esecuzione il ragazzo si strappa la benda dagli occhi, fissa il plotone tedesco incaricato di ucciderlo e grida: "Un partigiano vuol vedere in faccia i suoi assassini". Cfr. lapide ad Ostia e via intitolatagli a Pontremoli.
  • STRAGE di S. ANNA di STAZZEMA (LU)

    STRAGE di S. ANNA di STAZZEMA (LU)
    Trailer "Miracolo a S. Anna"Memoria della strage
    Versilia. All'alba del 12 agosto 1944 quattro colonne di SS (500 uomini ca), guidate da fascisti locali e comandate dal maggiore Walter REDER, piombano su S. ANNA DI STAZZEMA (400 ab.) braccando, uccidendo e bruciando nelle case gli abitanti e gli sfollati. Delle 560 vittime innocenti della zona ben 150 sono bambini sotto i 14 anni.
  • Strage di S. TERENZO

    Strage di S. TERENZO
    Il 17.08.1944, presso S. Terenzo, durante uno scontro tra "ribelli" e SS cadono un partigiano e 16 militari tedeschi. Un tedesco superstite è soccorso da gente del posto. Due giorni dopo, nella tarda mattinata del 19, colonne di automezzi procedono al rastrellamento: in località Valla raccolgono 107 persone, tra cui molte donne e bambini. Alle raffiche di mitra scampa solo una bambina (Clara Cecchini) fingendosi morta per evitare il colpo di grazia.
  • ECCIDIO di VINCA

    ECCIDIO di VINCA
    La strage Per seminare il terrore, oltre che per rappresaglia, il 24 agosto oltre 50 automezzi carichi di soldati tedeschi e di militi fascisti salgono a VINCA. La zona viene accerchiata. Gli abitanti rimasti (quasi tutti vecchi e invalidi) vengono barbaramente uccisi. L'indomani coloro che sono rientrati per seppellire i morti vengono colti di sorpresa dai nazifascisti, che fanno ancora più vittime. 173 i morti, tra cui un feto strappato al ventre della madre uccisa.
  • BOMBARDAMENTO aereo violentissimo sulla città e sulle campagne limitrofe.

    BOMBARDAMENTO aereo violentissimo sulla città e sulle campagne limitrofe.
    Due vittime: una ai Chiosi (Angelo TONELLI, 70 anni) e una nel greto della Magra (Emilia MENINI CAGNA, 77 anni)..
  • Altro BOMBARDAMENTO durissimo

    Altro BOMBARDAMENTO durissimo
    Gravi danni ovunque.
  • BOMBARDAMENTO aereo di eccezionale violenza

    BOMBARDAMENTO aereo di eccezionale violenza
    Colpiti la stazione ferroviaria ed il ponte dei Chiosi.
    Lo stabile del pastificio di proprietà dell'ing. DEL SIGNORE è letteralmente polverizzato,.
    Due le vittime: Pietro DODI (37 anni) e Lucia STEFANI (35 anni).
    Diversi operai, liberati dalle macerie, vengono trasferiti al Civico Ospedale.
  • ATTACCO AEREO sulla parte bassa della città

    ATTACCO AEREO sulla parte bassa della città
    Colpite duramente due abitazioni.
    Una vittima: Anna AMBROSI (42 anni)..
    Grande spavento tra la popolazione.
  • Altro BOMBARDAMENTO su Pontremoli Sud (Porta >Fiorentina)

    Altro BOMBARDAMENTO su Pontremoli Sud (Porta >Fiorentina)
    Completamente distrutta l'antica chiesa di San Pietro (sec. XII), il cui campanile, rimasto miraolosamente illeso, ha costituito il rifugio del parroco don GABUTTI.
    Sotto le macerie della zona una vittima: Carlo AZZARONI della Spezia (55 anni).
  • IMMANI ROVINE a séguito dI un'ennesima INCURSIONE AEREA

    IMMANI ROVINE a séguito dI un'ennesima INCURSIONE AEREA
    Un nugolo di bombardieri infuria sulla città, in particolare sull'area sud, sganciando UN CENTINAIO di BOMBE, colpendo ripetutamente la STAZIONE FERROVIARIA, la Chiesa di S. CRISTINA e lo stabile dell'Istituto SAN GIACOMO D'ALTOPASCIO e distruggendo molte case (Tarantola, Braccelli, Brunelli, Moretti, Madoni, Vinciguerra, Angella...).
    Fortunatamente non ci sono vittime. Tante famiglie - per tutelarsi meglio - sono "sfollate "ai monti, dove alloggiano in casa di parenti o conoscenti.ospitali.
  • Uccisione di Aldo SALVETTI a MASSA

    Uccisione di Aldo SALVETTI a MASSA
    BiografiaAldo SALVETTI (Massa 1923-1944), giovanissimo antifascista, durante un audace attacco partigiano a Castagnola di Massa viene catturato dai nazisti. che lo sottopongono a disumane torture e lo trascinano per le vie del paese per poi "inchiodarlo" a fucilate al portone della sua casa. Ai suoi torturatori, che non hanno ottenuto da lui nessuna informazione sugli altri partigiani del gruppo, prima di morire ha detto: "Conoscerete i miei compagni quando verranno a vendicarmi".
  • Scheggia mortale

    Scheggia mortale
    Mario COLOMBO (20 anni) perde la vita dopo essere stato colpito dalla scheggia di una delle bombe sganciate sulla città.
  • STRAGE di MONTE SOLE (BO)

    STRAGE di MONTE SOLE (BO)
    I luoghi</a>Trailer film "L'uomo che verrà" L'eccidio di Monte Sole (di Marzabotto, dal maggiore dei Comuni colpiti) fu un insieme di stragi compiute tra il 29 sett e il 5 ott. 1944 dalle truppe del feldmaresciallo Albert Kesselring nel territorio alle pendici di Monte Sole (prov. Bologna), nel quadro di un'operazione di rastrellamento contro la formazione partigiana Stella Rossa. La strage di Marzabotto, con 771 morti (tra cui molti bambini) è uno dei più gravi crimini di guerra del '900.
  • Morto all'istante

    Morto all'istante
    Ernesto BRIVIO cade sulla strada di MIGNEGNO fulminato dal mitra di un soldato tedesco.
  • Atroce morte di PENOLA

    Atroce morte di PENOLA
    il partigiano ventiduenne Giuseppe PICEDI (PENOLA) dei Conti Picedi di SARZANA - molto appprezzato per le capacità organizzative, la generosità e l'altruismo - cade vittima dei un proditorio attacco tedesco a BOSCO di CORNIGLIO, I rastrellatori, dopo averlo colpito a morte e cosparso di benzina, ne danno il corpo alle fiamme.
  • ARSO VIVO

    ARSO VIVO
    Reduce dal confino e dal carcere fascista, laureato in Economia, ricercato fin dall'armistizio dopo aver assunto alti incarichi nel P.C.I. e nell'organizzazione antifascista toscana, Gino MENCONI "Musodoro" (RENZI) dal 1.8.1944 è responsabile del Comando Piazza a Parma. .
    Il 17 ottobre a Bosco di Corniglio, sede del Comando Unico Parmense, viene attaccato proditoriamente da un reparto di SS e crivellato di colpi prima di potersi difendere, poi, atterrato, viene cosparso di benzina ed arso vivo.
  • Rischio bombe sull'OSPEDALE

    Rischio bombe sull'OSPEDALE
    L'Ospedale Civile sta per essere bombardato dagli Alleati per la convinzione - infondata - che sia stato trasformato dai tedeschi in un deposito sicuro di armi e munizioni. Soltanto l'immediato intervento chiarificatore di Mino TASSI (Commissario della III Brigata Beretta), accorso presso il Comando inglese di CORNIGLIO, riesce a scongiurare la catastrofe imminente.
  • Ennesima vittima

    Ennesima vittima
    Ada GRASSI (40 anni).
  • Rastrellati e condannati a morte

    Rastrellati e condannati a morte
    I fratelli Mauro ed Edmondo BERTOLINI, benché innocenti, vengono catturati per rappresaglia (in seguito all'uccisione del tenente Metelli (Brigate nere) e trasferiti ad Orturano di Bagnone. Lì Mauro (appena diciassettenne) verrà fucilato la sera del 28 gennaio, mentre Edmondo riuscirà a salvarsi con la fuga.
  • Morte di Antonio SILIGATO (NINO)

    Morte di Antonio SILIGATO (NINO)
    Biografia
    Il siciliano Antonio SILIGATO (Nino), dopo aver compiuto imprese molto coraggiose alla guida di un plotone partigiano, al termine di un'audace azione in collaborazione con paracadutisti alleati cade mortalmente colpito, a Codolo di Pontremoli, nel generoso tentativo di portare aiuto a un gruppo di partigiani che stava per essere sopraffatto dal nemico.
  • Cattura di Mario POLVERINI

    Cattura di Mario POLVERINI
    Rastrellamento a Zeri
    Mario POLVERINI, insieme con altri partigiani, è catturato nello zerasco dai tedeschi del Maggiore Walter REDER.
    Riuscirà a scampare alla deportazione fuggendo dal campo prigionieri di PAVIA.
  • Rastrellamento a GUINADI

    Rastrellamento a GUINADI
    Michele BERTUCCI (43 anni) cade vittima di un rastrellamento tedesco nel guinadese.
  • Rastrellamento in VALDANTENA

    Rastrellamento in VALDANTENA
    Giulia PAPINI (17 anni) cade vittima di un rastrellamento tedesco in Valdantena.
    Battista PIAGNERI (52 anni) è massacrato a colpi di mitra da un mongolo che fa parte di una grossa pattuglia tedesca.
  • Ancora BOMBARDAMENTI!

    Ancora BOMBARDAMENTI!
    19 FEBBRAIO: violentissimi bombardamenti e mitragliamenti su tutta VERDENO (parte nuova di Pontremoli) e sul ponte ferroviario dei CHIOSI.
    20 FEBBRAIO: Bombe a raffica su MIGNEGNO, che non avrà più tregua fino al 27 aprile. I terreni intorno al sobborgo nord di Pontremoli sono letteralmente "bruciati" dalla pioggia di fuoco che giorno e notte non dà un attimo di tregua.
  • SCAMBIO di PRIGIONIERI

    SCAMBIO di PRIGIONIERI
    A ROSSANO (Zeri) il Vescovo Mons. Giovanni SISMONDO e il Canonico Mons. Marco MORI, insieme al Maggiore inglese Gordon LETT, ottengono uno scambio di prigionieri.
  • Nuove TRATTATIVE

    Nuove TRATTATIVE
    Mons. SISMONDO, in pieno accordo on il colonnello FONTANA, comandante delle forze partigiane dello zerasco, tratta con i tedeschi un nuovo scambio di prigionieri.
    Sfuggono così alla deportazione numerosi partigiani pontremolesi: Silvano GUSSONI, Bruno MAGNANI, Bruno MELLI, il cap. VENEZIANI di Piacenza ed altri, che erano stati catturati il 4 gennaio 1945.
  • Altre BOMBE

    Altre BOMBE
    Una vittima: Aldo CUCCOLO (40 anni)
  • Altre BOMBE

    Altre BOMBE
    Una vittima: Bruna BERTOCCHI (affascinante ventenne investita e straziata sulla soglia di casa, ai Chiosi, dalle schegge di una grossa bomba esplosa nelle vicinanze).
  • Assalto al PONTE di MIGNEGNO

    16-19 MARZO 1945: una coraggiosa pattuglia di PARTIGIANI pontremolesi, eludendo la sorbeglianza del presidio tedesco, fa saltare il PONTE STRADALE di MIGNEGNO sulla Spezia-Parma impedendo il traffico degli automezzi tedeschi.
    Immediata la reazione dei tedeschi infuriati, che terrorizzano la gente del paese sparando a casaccio ovunque.
  • Ancora BOMBE... e VITTIME innocenti

    Ancora BOMBE... e VITTIME innocenti
    Vittima giovanissima: Lucia MOSCATELLI di 10 anni.
  • Agguato a BRAIA; morte atroce di Tranquillo ARBASETTI (19 anni)

    Agguato a BRAIA; morte atroce di Tranquillo ARBASETTI (19 anni)
    All'alba i partigiani guidati dal comandante "SILVIO" , dopo aver lasciato imprudentemente le armi nel cascinale dove hanno dormito, sostano alla fontana per lavarsi quando vengono intercettati da una grossa formazione tedeca, che sbarra la strada impedendo loro di recuperare le armi.
    I sette si danno alla fuga. Quasi tutti riescono a salvarsi (SIlvio lo fa rimanendo immerso fino al collo in una pozzanghera d'acqua gelida), ma uno di loro viene scovato e mortalmente colpito all'addome.
  • Altre BOMBE

    Altre BOMBE
    A Teglia Filomena TAINI (84 anni) muore vittima dell'ennesimo bombardamento aerep.
  • Valor civile

    Valor civile
    Fin dall'inizio di aprile l'Ospedale Civile, occupato dai tedeschi, è zeppo di malati e feriti. Per l'impegno e l'abnegazione con cui tutti si prodigano in un'esaltante gara di solidarietà, il Presidente della Repubblica concederà la medaglia di bronzo al valor civile e attestati di benemerenza - oltre che alla Ven. Misericordia. - a medici, laureandi, dipendenti e religiosi in servizio nella struttura sanitaria in condizioni così difficili.
  • Un'altra vita "falciata"

    Un'altra vita "falciata"
    A Larolo, sulla collina di fronte all'Ospedale, la quarantacinquenne Enrichetta LORENZI (madre di famiglia con numerosi figli) sta raccogliendo sterpaglie quando viene all'improvviso assassinata, per "folle spirito di inumana ferocia", da una raffica di mitra che fa scempio delle sue carni.
  • Assalto ai CASELLI ferroviari

    Assalto ai CASELLI ferroviari
    Lungo la linea ferroviaria Pontremoli-Guinadi si scatena l'attacco ai caselli, trasformati dai tedeschi in munitissimi fortilizi antiguerriglia.
    Durante l'assalto al casello n° 73 cade il ventiduenne pontremolese Giovanni GHELFI.
    Il fortilizio è però distrutto. 5 tmorti edeschi e 3 feriti.
    Nella stessa giornata vengono espugnati anche i caselli n° 69 e n° 71: 12 morti tedeschi e 2 feriti.
  • Altre VITTIME

    Altre VITTIME
    Sulla strada della Cisa l'autista pontremolese Francesco BEGHETTI (47 anni) sta rientrando da Parma a bordo del suo camioncino quando viene fulminato al volante da una sventagliata di mitra. Il commerciante Not RASCHER, che viaggiava con lui, decede poco dopo all'Ospedale.
  • Alla FORNACE di CASA CORVI

    Alla FORNACE di CASA CORVI
    Una pattuglia partigiana comandata da Luigi CABREL,LI e da Luigi PEDRINI attacca alla FORNACE di laterizi il munitissimo presidio tedesco di CASA CORVI.
    Durante lo scontro 7 tedeschi cadono e 8 engono fatti prigionieri, ma il giovanissimo partigiano Piero POLESI (16 anni) riporta ferite gravissime e viene trasportato immediatamente alla Cervara, dove decederà poche ore dopo, amorevolmente assistito dal Vescovo di Pontremoli, Mons. Giovanni SISMONDO.
  • CODOLO: 5 PARTIGIANI uccisi in combattimento

    CODOLO: 5 PARTIGIANI uccisi in combattimento
    Nei boschi tra DOZZANO e CODOLO cinque giovani PARTIGIANI delle brigate garibaldine MATTEOTTI-PICELLI perdono la vita durante un aspro combattimento contro i nazifascisti. Le vittime (Aniello FIONDO di 28 anni, Rino POLACCHINI di 19 anni, Bruno GUAGNI di 23 anni, Giorgio REZZANO di 17 anni e Manrico CADELAGO di 30 anni esatti) sono ricordate da una lapide eretta nel 1949 /cfr. foto)
  • Durissimo BOMBARDAMENTO aereo

    Durissimo BOMBARDAMENTO aereo
    Obiettivi MIGNEGNO, PORTA PARMA, Viale di MILLE e STAZIONE FERROVIARIA.
    Della Villa LORENZELLI rimane un cumulo di rovine fumanti.
  • BOMBE sulla Nazionale

    BOMBE sulla Nazionale
    E' allarme dall'alba al tramonto.
    Il fronte tedesco della linea Gotica, da tempo crollato, si è spostato verso l'alta Lunigiana e l'aviazione alleata non intende lasciare scampo alle truppe tedesche in ritirata.
    Particolarmente colpite la zona di Porta Parma e un lungo tratto della strada della Cisa.
  • BOMBE fino alla fine!

    BOMBE fino alla fine!
    Albina BOCCHI (43 anni, tre figli) è appena uscita di casa per fare spesa al mercato. Davanti al cancello dell'Istituto Cabrini viene colpita al capo dalla scheggia di una bomba esplosa lì vicino.
    Muore, ironia della sorte, proprio a un soffio dalla Liberazione.
    Il 25 aprile i tedeschi, in procinto di lasciare il paese, spareranno colpi di cannone anche al mesto corteo funebre dalla collina antistante il Cimitero urbano.
  • Festa naz.le LIBERAZIONE

    Festa naz.le LIBERAZIONE
    25 APRILE
    Il 25 APRILE, giorno dell'insurrezione partigiana nelle principali città dell'Italia settentrionale contro i tedeschi in ritirata, seguita dall'arrivo delle truppe alleate, viene celebrato come ANNIVERSARIO della LIBERAZIONE NAZIONALE.
  • Mons. SISMONDO

    Mons. SISMONDO
    Il Vescovo - per conto dell Divisione "Cisa" - propone al Comando tedesco la resa incondizionata, ma, di fronte all'orgoglioso diniego e alle minacce di ritorsione sulla popolazione inerme, prega il Comando partigiano di non scendere subito su Pontremoli e di attendere l'ormai imminente fuga del nemico.
  • Notte insonne

    Notte insonne
    Rombante carosello di aerei. Crepitare delle mitragliatrici. Continuo tuonare dei cannoni dell'artiglieria alleata.
    Alle tre di notte un boato: il ponte CESARE BATTISTI, minato dai sabotatori tedeschi, è crollato in pieno.
    Alle 4.18 un'altra immane esplosione: è crollato anche il ponte di PORTA PARMA.
    Un quarto d'ora dopo crollano le arcate del ponte adiacente l'OSPEDALE.
    i tedeschi sono in fuga verso la Cisa, sotto il martellamento aereo alleato: un vero e proprio uragano di ferro e fuoco.
  • Ultima CRUDELTA'

    Ultima CRUDELTA'
    Prima dell'alba tre partigiani vengono prelevati dal carcere e trasferiti dalle "brigate nere" nella "piazza di sotto". Sperano nella salvezza... e invece vengono fulminati da pochi passi con ripetute raffiche di mitra. Una lapide, a sinistra del portone del Tribunale, ricorda il loro sacrificio.
    Per ricordare degnamente Annibale DELLAPINA di Massa, Luigi REGALI di Piazza al Serchio e il loro compagno di prigionia Salvatore CARUSO si segnala la toccante poesia "Pogh'ur sultant" di Giulio TIFONI.
  • PONTREMOLI LIBERA

    PONTREMOLI LIBERA
    All'alba le formazioni partigiane Brigate Beretta "Divisione Cisa" - grazie alla collaborazione della V armata alleata e della popolazione - liberano Pontremoli: tutti i tedeschi occupanti rimasti abbandonano la città liberata.
    Si è conclusa la crudele e disumana avventura nazi-fascista.
    La città è semidistrutta, ma i suoi abitanti possono finalmente festeggiare la fine di un incubo.
  • Si vota: REFERENDUM ISTITUZIONALE ed ELEZIONE della ASSEMBLEA COSTITUENTE

    Si vota:  REFERENDUM ISTITUZIONALE ed ELEZIONE della ASSEMBLEA COSTITUENTE
  • La COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA entra in vigore

    La COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA entra in vigore