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LA CAMPAGNA D'ITALIA
A Napoleone Bonaparte, venne affidata la campagna d'Italia. Bonaparte viene accolto con entusiasmo dai patrioti italiani, ottenendo vittorie fulminee, conquistando cosi Nizza e Savoia, per poi proseguire vittorioso verso la Lombardia.
Infine arrivò nello Stato Pontifico, dove, dopo qualche resistenze, costrinse il papa alla resa. -
LE REPUBBLICHE SORELLE
Napoleone, andando contro le direzioni del Direttorio, e agendo secondo le proprie ambizioni. Aiutando i repubblicani di Modena e Reggio Emilia a costituire la Repubblica Cispadana, che poi unendosi alla Lombardia, diede vita alla Repubblica cisalpina, che nel 1797 adottò la bandiera tricolore.
Queste repubbliche vennero definire sorelle, perché furono instaurate con l'aiuto delle armi, e regimi simili a quello francese. -
Il CONSOLATO
Viene approvata la Costituzione dell'anno VIII dove rafforza l'esecutivo affidandolo a un Primo Consolo, che viene ricoperto da Napoleone. Il Primo Console, poteva presentare nuove leggi, nominare comandanti dell'esercito e funzionali statali. Tre assemblee dovevano controbilanciare il potere consolare, ma esse erano espressione dell'autorità centrale. A livello locale, i prefetti, i sottoprefetti e i sindacati erano nominati dal Primo Console. -
LA VITTORIA DI MARENGO
Napoleone, nelle vesti di un grande condottiero parte per la seconda campagna d'Italia. Vittorioso a Marengo, Napoleone consolida il suo potere, e diventa Primo Console, ma, la Francia e ancora una Repubblica, e il potere di Napoleone è ancora poco sicuro. -
NAPOLEONE CHE ATTRAVERSA LE ALPI
David, nel 1801 ha dipinto un quadro, intitolato "Napoleone che attraversa le alpi".
Nel quadro ,Napoleone si trova su un cavallo, simbolo dei re. Il dito puntato verso l'alto indica la direzione da seguire, e anche la scalata verso il potere e la gloria, per se e per la Francia. Il mantello rosso, simboleggia la forza del guerriero, il vigore e la determinazione del comandante. Il nome Napoleone viene scolpito sulla roccia come traccia indelebile, per simboleggiare il passaggio del comandante. -
CONSEGUENZE POLITICHE NEGATIVE E CONSEGUENZE POSITIVE PER L'ITALIA
Dopo la vittoria di Marengo, Napoleone trasferisce beni dall'Italia alla Francia, in più chiede tributi onerosi, per pagare le spese militari del governo Francese.
Napoleone trasforma la Repubblica cisalpina in Regno d'Italia, dove si proclamerà re nel 1805.
La presenza di Napoleone in Italia ebbe conseguenze positive nel progresso economico, nella modernizzazione e riforma delle istituzioni. Rende più efficiente il sistema fiscale, e l'organizzazione amministrativa, delle istituzioni. -
CONSOLATO A VITA
I successi in politica estera rafforzò il prestigio di Napoleone, mostrando ai Francesi le sue capacità.
Nel 1802, grazie a un plebiscito (espressione del popolo convocato a rispondere a una determinata richiesta) Napoleone, ottiene il consolato a vita, che corrisponde a una vera e propria dittatura. -
IMPERATORE DEI FRANCESI
Due anni dopo, Napoleone, non accontentatosi più del consolato a vita, decide di dare al suo regime una veste monarchica. Rielaborò la costituzione, creando così la Costituzione dell'anno XII, che conferiva a Napoleone il titolo di Imperatore dei Francesi. Napoleone voleva aggiungere alla propria autorità, anche una sanzione religiosa: riprendendo i simboli e riti della tradizione di Carlo Magno, il 2 dicembre 1804 si fece incoronare dal papa Pio VII nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi. -
CODICE NAPOLEONICO
Le fondamenta del codice napoleonico, sono: libertà, uguaglianza e fraternità, tutti i uomini sono uguali, e garantisce la protezione alle proprietà private.
La separazione tra chiesa e stato, e la libertà commerciale consistono dell'Illuminismo attuale del codice napoleonico. -
L'INCORONAZIONE DI NAPOLEONE
Il dipinto di David, raffigura nei minimi dettagli, quando Napoleone dopo esser consacrato da papa Pio VII, si pone autonomamente la corona sul capo.
Gli dignitari di corte sono vestiti come da protocollo. Nel dipinto possiamo notare la madre di Napoleone, che viene ritratto nel quadro, anche se non si trovava alla cerimonia. In alto a sinistra spiccano le tre sorelle dell'imperatore.
Sia Napoleone che Giuseppina indossano un manto di color porpora, come segno di potere. -
TRAFALGAR
Per rispondere all'offensiva di Napoleone, la Gran Bretagna risponde organizzando nel 1805 la terza coalizione, insieme a Russia, Austria, Svezia e Regno di Napoli.
Per opera dell'ammiraglio inglese Nelso, la flotta francese subisce una sconfitta a Trafalgar, nei pressi di Cadice -
AUSTERLIZ
Dopo la sconfitta subita a Trafalgar, Napoleone risolleva le sorti, sconfiggendo lo schieramento austro-russi presso Austerlitz, in Boemia nel 2 dicembre 1805.
L'Austria dopo la sconfitta dovette firmare le pace di Presburgo, nella quale cede i territori italiani e tedeschi. Cosi l'influenza francese in Italia, e i rapporti di Napoleone in territori tedeschi si rafforzarono. -
JENA
La Prussia, preoccupata di un'egemonia francese in Germania, entrò a far parte della quarta coalizione, insieme a Russia e Inghilterra. Napoleone che, riprendendo le azioni militari, sconfisse a Jena i Prussiani poi a Eylau i Russi. -
BLOCCO CONTINENTALE
La Gran Bretagna, l'unico muro che separava Napoleone dal suo progetto egemonico Francese.
Napoleone tentò di porne fine, decretando il blocco continentale, che vietava a tutti i Paesi europei di commerciare con le isole britanniche. Ma gli Inglesi riuscirono facilmente a forzarlo. Inoltre, risposero con un contro blocco che danneggiò l'economia francese, facendole mancare materie prime e prodotti come lo zucchero, il caffè e il cotone. -
CAMPAGNA IN RUSSIA
Napoleone, dopo aver organizzato un esercito per affrontare la Russia, nel giugno 1812 varcò il confine. I Francesi, riuscirono a ottenere una prima vittoria, e occuparono Mosca nel 14 settembre.
I Russi si ritirarono per utilizzare la tattica della terra bruciata (tattica che prevede la distruzione delle risorse che potrebbero servire al nemico). Con l'inverno che giunse precoce e rigido. Napoleone venne costretto dalla tattica russa, a ritirarsi nell'ottobre 1812. -
IMPERO DI NAPOLEONE
Il momento di massimo splendore dell'impero di Napoleone e fra il 1810 e 1812. che fu legittimato, nell'aprile del 1810, dalle nozze di Napoleone con Maria Luisa d'Austria. Dove l'anno dopo diede alla luce il desiderato erede.
La Francia, per via delle conseguenze provocate dal blocco continentale, si trovò contro e ostilità dell'Europa.
La Russia decide di separarsi dall'alleanza con la Francia. Nel 1810 lo zar si ritira dal blocco continentale, e impone dazi, penalizzando cosi la Francia. -
SESTA COALIZIONE
Dopo che il mito dell'invincibilità di Napoleone svanì, gli Stati europei formarono nel 1813 la sesta coalizione formata da Gran Bretagna, Russia, Svezia, Prussia e Austria e sconfissero l'imperatore a Lipsia nell'ottobre 1813. Il sistema napoleonico venne frantumato, e l'Europa riacquistò la propria indipendenza avviandosi alla restaurazione dei legittimi sovrani. -
ESILIO
Napoleone rinuncia al trono di Francia e si ritira in esilio sull'Isola Elba. In Francia sale al trono Luigi XVIII di Borbone, e viene stabilito che i confini territoriali dovessero essere sostanzialmente quelli precedenti le rivoluzione. -
WATERLOO
Napoleone confidava nel malcontento generato in alcuni strati dell'esercito e del popolo francese, tentando cosi di riappropriarsi del potere: fuggì dall'Elba, e sbarcato a Cannes, rientro nel 1 marzo 1815 in terra francese. Si insedio al governo del Paese, ma ciò durò solo 100 giorni. Infatti l'Europa strinse un'alleanza e sconfisse Napoleone a Waterloo il 18 giugno 1815. -
RIFORME
Fra le varie rivoluzioni di Napoleone, quello che mi ha incuriosito di più e stato quello dell'anagrafe, dove; nascita, morte e matrimonio non vengono più segnate nel registro della chiesa, ma nel registro del municipio.
Un'altra che mi ha interessato, e la soppressione della libertà di stampa, dove Napoleone voleva controllare la voce del popolo, che veniva rappresentata dalle stampe. Imponendo limiti alla stampa, e riduce i giornali. -
END
Napoleone Bonaparte, fu esiliato nuovamente, ma sulla piccola isola di Sant'Elena, nell'Atlantico, dove morì il 5 maggio 1821