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Dopo la Rivoluzione d'Ottobre del 1917, i bolscevichi guidati da Lenin rovesciano il governo provvisorio russo e instaurano un regime comunista. Seguono anni di guerra civile tra l’Armata Rossa e le forze controrivoluzionarie. Nel 1922, con la vittoria dei bolscevichi, viene ufficialmente fondata l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), il primo Stato socialista della storia, con un sistema a partito unico e un'economia pianificata.
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Firmato dopo la Prima Guerra Mondiale, impone dure condizioni alla Germania (tra cui il debito di 134 miliardi di franchi), tra cui la perdita di territori, riduzione dell’esercito e pesanti riparazioni di guerra. Genera un forte risentimento nella popolazione tedesca.
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Nel 1923, Adolf Hitler e il Partito Nazionalsocialista tentano un colpo di Stato a Monaco di Baviera, noto come "Putsch della birreria", per rovesciare il governo della Repubblica di Weimar. Il colpo fallisce e Hitler viene arrestato. Durante i mesi di prigionia nel carcere di Landsberg, scrive il Mein Kampf, in cui espone la sua visione ideologica, antisemita e nazionalista, ponendo le basi del futuro regime nazista.
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Serie di trattati firmati tra Germania, Francia, Regno Unito, Belgio e Italia per garantire la pace in Europa e riconoscere le frontiere occidentali tedesche. Apparente distensione diplomatica.
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Il crollo della Borsa di Wall Street avvenne tra il 24 e il 29 ottobre 1929, segnando l’inizio della Grande Depressione. Fu causato da una forte speculazione finanziaria, prestiti facili e fiducia eccessiva nel mercato. Il panico iniziò il Giovedì Nero (24 ottobre) e raggiunse il culmine il Martedì Nero (29 ottobre), con milioni di azioni vendute e crolli drastici dei valori, portando a gravi conseguenze economiche negli Stati Uniti e in tutta l'Europa.
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Nel gennaio 1933 Adolf Hitler viene nominato Cancelliere del Reich dal presidente Hindenburg. In pochi mesi trasforma la Repubblica di Weimar in una dittatura totalitaria: sopprime i partiti politici, elimina le libertà civili e perseguita gli oppositori. Con l’incendio del Reichstag ottiene pieni poteri. Inizia un intenso programma di riarmo e propaganda, ponendo le basi per la futura espansione militare della Germania.
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La Guerra Civile Spagnola (1936-1939) scoppia tra il governo repubblicano, sostenuto da URSS e volontari delle brigate internazionali, e i nazionalisti guidati dal generale Francisco Franco, appoggiati da Italia fascista e Germania nazista. Il conflitto è una prova generale dei futuri schieramenti della Seconda Guerra Mondiale. I nazionalisti vincono nel 1939 e Franco instaura una dittatura che durerà fino al 1975.
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Francia e Regno Unito accettano che Hitler annetta i Sudeti (parte della Cecoslovacchia), nella speranza di evitare un’altra guerra. È l’esempio classico della “politica di appeasement” (accomodamento).
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la Germania invade la Polonia; due giorni dopo, Francia e Regno Unito dichiarano guerra alla Germania. Inizia la Seconda Guerra Mondiale.
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Nel giugno 1940, dopo una fulminea offensiva tedesca, la Francia viene rapidamente sconfitta e costretta all’armistizio. Il paese viene diviso in due: il nord occupato dai tedeschi e il sud affidato al governo di Vichy, un regime collaborazionista guidato dal maresciallo Philippe Pétain. Questo governo accetta le direttive tedesche e reprime gli oppositori, mentre parte della resistenza francese continua la lotta contro l’occupazione.
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Tra l’estate e l’autunno del 1940, la Germania lancia la Battaglia d’Inghilterra: la Luftwaffe bombarda intensamente città e infrastrutture britanniche per preparare un’invasione. Tuttavia, la Royal Air Force riesce a difendere con successo i cieli britannici, infliggendo gravi perdite ai tedeschi. È il primo grande fallimento militare della Germania e un punto di svolta che rafforza il morale degli Alleati.
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Il 22 giugno 1941, Hitler rompe il patto di non aggressione con Stalin e lancia l’Operazione Barbarossa, invadendo l'Unione Sovietica. La guerra sul fronte orientale è estremamente sanguinosa e segnata da gravi perdite per entrambe le parti. Nonostante l'iniziale successo tedesco, la resistenza sovietica cresce e l’Armata Rossa inizia a contrattaccare, segnando una svolta decisiva nel conflitto che porterà alla sconfitta della Germania nazista.
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Nel 1942-1943, le battaglie di Stalingrado e di El Alamein segnano una svolta decisiva nella Seconda Guerra Mondiale. A Stalingrado, l'Armata Rossa infligge una pesante sconfitta alle forze tedesche, costringendo Hitler a ritirarsi. Nello stesso periodo, a El Alamein, le forze alleate comandate dal generale Montgomery fermano l'avanzata dell'Afrika Korps di Rommel in Nord Africa. Queste vittorie alleate iniziano a ribaltare l'andamento del conflitto a favore degli Alleati.