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I due esponenti dello schieramento popolare, cioè i fratelli Tiberio Gracco e Gaio Gracco si resero conto dell'impoverimento dei piccoli proprietari terrieri, questo infatti avrebbe portato un grosso pericolo per la solidarietà della repubblica.
Infatti nel 133 a.C. Tiberio Gracco, fu eletto tribuno della plebe, e presentò un progetto di riforma agraria, che prevedeva la ridistribuzione dell'agro pubblico. -
dieci anni dopo, nel 123 a.C. il fratello di Tiberio, Gaio Gracco prima di avviare le numerose riforme alla riduzione dei privilegi e dello strapotere dell'aristocrazia senatoria, fece in modo di stringere numerose alleanze per fronteggiare l'opposizione del senato.
Riprese il progetto del fratello, e fece approvare una legge a favore dei plebei, ''legge frumentaria'': si trattava di uno '' sconto a prezzo fisso per il grano da vendere ai plebei. -
nel 121 a.C. Gaio Gracco si tolse la vita facendosi uccidere da un plebeo
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nel 107 a.C. venne eletto console Gaio Mario il mandato di domare la ribellione di Giugurta. Mario era un ''homo novus'' cioè un uomo nuovo, perché è stato il primo della sua famiglia a diventare console.
Il suo consolato fu segnato da un importantissima riforma dell'esercito, che prevedeva:
- l'arruolamento volontario
- l'attribuzione ai legionari
- la riorganizzazione della struttura interna delle regioni. -
Gaio Mario decide di ritirarsi a causa delle ostilità degli Ottimati nei confronti dei Popolari
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Silla si autoproclama dittatore, per eliminare i suoi nemici e fa anche una riforma delle istituzioni romane:
- porta a 600 i senatori
- il senato ha il controllo sui tribunali
- consoli non più rieletti per 2 anni consecutivi
- abolizione della distribuzione di grano ai più poveri
- limitò il potere dei tribuni.
Nel 79 A.C. si ritira e l'anno dopo muore.