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Clodoveo si convertì al cattolicesimo (496-506) coinvolgendo prima l'aristocrazia e poi la popolazione: i franchi diventarono il primo popolo germanico cattolico d'occidente. La conversione fu politicamente molto significativa perché significò la piena integrazione fra romani e barbari garantendo uno stretto legame con la Chiesa di Roma: dopo Clodoveo l'aspirazione della Gallia (che era stata la “prima provincia romana”) a sostituire il potere imperiale in Occidente si fece esplicita.
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Giustiniano, imperatore d’Oriente tra il 527 e il 565, cerca di ricostituire la perduta unità dell’impero romano, stavolta sotto l’egida del cristianesimo. Attraverso una serie di campagne militari e alleanze riconquista le coste dell’Africa e una parte dell’Europa, tra cui l’Italia.
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La regola di S. Benedetto prevedeva che chi voleva ritirarsi dal mondo dovesse farlo all'interno di una comunità; il comportamento dei monaci, guidati dall’abate, doveva basarsi sulla preghiera e sul lavoro. I monasteri benedettini, maschili e femminili, erano molto autonomi dal punto di vista economico, politico e spirituale; coprirono rapidamente l'Europa e rappresentarono per la Chiesa uno strumento essenziale per allontanare definitivamente i culti pagani nelle aree rurali
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Guidati dal re Alboino, i longobardi oltrepassano le Alpi e si insediano nella pianura padana, scegliendo come loro capitale Pavia. Convertiti al cristianesimo, danno vita a una società articolata che integra la locale società romana. La conquista dei longobardi divide in due l’Italia. iI Regno longobardo si espande su tutta l'Italia settentrionale e su parte di quella centrale e confina con la potenza bizantina che occupa i territori lungo la costa adriatica e del meridione.
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Le antiche leggi longobarde, tramandate oralmente, vengono messe per scritto in latino, la lingua dei “vinti”, traducendo dalla lingua orale dei “vincitori” per volontà del re Rotari (636-52). L’editto è un documento straordinario ed è fondamentale per conoscere l’organizzazione sociale dei longobardi in Italia.
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Due decreti dell’imperatore d’Oriente Leone III (il primo del 726, il secondo nel 730) vietano ai cristiani il culto delle immagini sacre.
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Liutprando, re dei Longobardi, assegna ai “beatissimi apostoli Pietro e Paolo”, cioè alla Chiesa di Roma (il papa era Gregorio II) il castello di Sutri e altri castelli laziali. Questa donazione è considerata il primissimo nucleo del futuro Stato della Chiesa.
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Pipino aveva stretto nel 754 un patto con papa Stefano II: in cambio della conferma del suo ruolo di re e della creazione di una nuova dinastia regale, sarebbe intervenuto in suo aiuto ogni volta che avesse subito minacce. È il primo atto dell’alleanza tra Papato e franchi che culmina nell'incoronazione per mano del papa del figlio di Pipino (Carlomagno) come imperatore dell’Occidente (800).
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Nel 774 i longobardi vengono sconfitti dal re dei franchi Carlo Magno. Vi è quindi una nuova frammentazione della penisola con la formazione di un territorio centrale sottoposto al controllo del papa, mentre al nord i franchi subentrano ai longobardi e parte del sud rimane sotto l’autorità bizantina.