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Ora il soffitto riparato (culmina) della chiesa risplende ancora più robusto e l'aula ha acquistato nuovo vigore, mentre il servo di Cristo, Leone, si è preso cura di ogni membro e con zelo operoso ha ricostruito il tetto (tecta), in modo che i pii fedeli possano senza timore e con le consuete preghiere venerare il Dottore del Mondo, il beato Paolo
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Per Kreutheimer il vero progetto dell'impresa architettonica e urbana oltre che liturgica della nuova San Paolo si deve a Papa Damaso
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I tre imperatori intendono <venerationis antiquitus iam sacrata e basilicam pauli apostoli pro santimonio religionis ornare, pro quantitate conventus amplificare pro studio devotionis attollere> .
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Figlio di teodosio sorella di onorio
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Theodosus coepit perfecit Honorius aulam/ doctoris mundi sacratam corpore Pauli - Questo distico che si trova sull'arco trionfale insieme a quello di galla placidia 440-461 viene qui collocato solo nel diciottesimo secolo , in origine , è possibile che si trovasse nel catino abside
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Ora il soffitto riparato (culmina) della chiesa risplende ancora più robusto e l'aula ha acquistato nuovo vigore, mentre il servo di Cristo, Leone, si è preso cura di ogni membro e con zelo operoso ha ricostruito il tetto (tecta), in modo che i pii fedeli possano senza timore e con le consuete preghiere venerare il Dottore del Mondo, il beato Paolo -ICUR, n.s. 4, 4783 -
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iscrizione "l'anima pia di Placidia si rallegra che attraverso la cura (cura) di papa Leone l'opera di suo padre risplenda di nuovo" -
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Camera eiusdem basilice in modum beati Petri nobiter fecit
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Dopo il terremoto Papa Leone III ripara il tetto pavimenta di marmo la chiesa e il suo presbiterio e restaura il transetto e le navate laterali fa mettere grate di stucco alle finestre -
AGHLABITI provenienti dalla Tunisia -
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Papa Giovanni VIII fa circondare il borgo sorto intorno a San Paolo da un fortilizio con muro e torri esterne creando così Giovannopoli con lo scopo di difendere la basilica e il monastero dagli attacchi dei dei saraceni così come aveva fatto Leone quarto a San Pietro
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L'abate di San Paolo Ildebrando poi Papa Gregorio VII riforma il monastero fa ripulire la chiesa adibita a ricovero di animali il console Pantaleone di Amalfi dona una coppia di porte e bronzee fatte a Costantinopoli da Staurachio di Stio .
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Pantaleone di Amalfi dona una coppia di porte bronzee fatte a Costantinopoli da Staurachio di Stio -
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Concordato tra Enrico V e Callisto II, oltre a riaffermare i deliberati del 1059 (Dictatus Papae) in ordine alla libertà dell’elezione papale (peraltro osservati raramente nello stesso periodo della lotta), escluse qualsiasi intervento laico dall’i. spirituale; se nel regno di Germania l’imperatore conservava la possibilità di influire sulle elezioni alle sedi episcopali e abbaziali, tale possibilità era esclusa invece in Italia e in Borgogna.
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Papa e Innocenzo II costruisce a sostegno del tetto del transetto un muro che poggia su colonne marmoree di spoglio
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Attende alla conclusione dei lavori nell'abside e si fa ritrarre ai piedi dell'etimasia insieme ad Adinolfo
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Papa Onorio terzo prosegue l'opera del mosaico absidale iniziata da Innocenzo III e che verrà completata dopo Onorio dall'abate Giovanni Caetani in una lettera del 1218 ad oggi di Venezia Pietro Ziani Onorio ringrazia per l'invio di un mosaicista e ne richiede altri due per lavorare a San Paolo
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Commissiona i ritratti papali subito sopra le colonne la cosiddetta seconda serie
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Si fa rappresentare come donatore sul ciborio di Arnolfo
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Arnolfo di Cambio e Pietro erigono il ciborio nel 136 in seguito ai danni subiti durante l'incendio le quattro colonne verranno sostituite -
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Con la bolla di Bonifacio VIII per il Giubileo la basilica viene affiancata a San Pietro come meta di pellegrinaggio per acquistare indulgenze
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Viene eletto l’arcivescovo di Bordeaux, Bertrand de Got, che non era a Perugia, ma in Francia, che assume il nome di Clemente V. Rimarrà in Francia
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Papa Giovanni XXIII restaura la basilica e fa eseguire il mosaico di facciata a Cavallini
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Sarà praticamente sesto con una bolla del 1350 devolve le offerte degli altari per i restauri della basilica che è detta vetustate quassata fatigata terremotibus indidget reparatione
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Un terremoto fa crollare il campanile danneggia parte dell'atrio -
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secondo una bolla di Martino V (1417‒1431) del
14252, venne concessa al cardinale Gabriele Condulmer la gestione della riforma dell’abbazia. -
Egli condusse un’opera di restauro anche in relazione alla basilica, che versava in condizioni disastrose: in primo luogo venne eseguito il risarcimento del tetto, con un possibile intervento anche sugli affreschi della controfacciata, come argomenta il Tronzo, ma in seguito la sua iniziativa perdurò anche dopo l’elezione al pontificato con il nome di Eugenio IV (1431‒1447).
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