Padrino

le mafie

  • Le origini a Palermo

    Le origini a Palermo
    Nel periodo che precede l'unità d'Italia la MAFIA si afferma a Palermo come forza politica durante le rivoluzioni del 1848.
    Nello stesso giro d'anni nascono anche la CAMORRA a Napoli e la 'NDRANGHETA in Calabria.
    Inoltre il brigantaggio è un fenomeno diffuso in tutto il meridione
  • La diffusione oltre-oceano

    Tra la Prima e la Seconda guerra mondiale la mafia viene esportata negli Stati Uniti dando vita ad una potente organizzazione criminale italo-americana "Cosa nostra"
  • I rapporti con i servizi segreti degli Stati Uniti

    I rapporti con i servizi segreti degli Stati Uniti
    Durante lo sbarco degli alleati in Sicilia, i servizi segreti statunitensi usarono i rapporti con Cosa Nostra per tenere a bada la popolazione.
  • Lucky Luciano

    Lucky Luciano
    Il boss fu incaricato dagli USA di reprimere le attività di comunisti e sindacalisti che si stavano riorganizzando in Sicilia con la fine della dittatura. Il bandito SALVATORE GIULIANO venne assoldato da LUCKY LUCIANO di mitragliare i contadini che sfilavano pacificamente a PORTELLA DELLA GINESTRA il Primo maggio.
    Lucky Luciano si guadagnò l'impunità per meriti speciali.
  • La Cupola

    La Cupola
    Per gestire meglio il potere che si stava concentrando nelle loro mani, le "famiglie" della Sicilia occidentale si riunirono e affidarono il comando delle operazioni alla Cupola formata dai capi più temuti.
    La Cupola si impadronì degli appalti edilizi della ricostruzione grazie alla connivenza con la classe politica a cui veniva garantito un serbatoio di voti.
    Il Piano Regolatore di Palermo del 1959 subì 600 varianti che stravolsero la fisionomia della città.
  • "Diventammo tutti miliardari. All'improvviso, in un paio d'anni. Grazie alla droga"

    Negli anni Settanta la mafia si specializzò nel nuovo affare del secolo: la droga; creando un ponte tra Palermo e New York.
    Inoltre si aggiunsero altre iniziative:
    - PIZZO
    - INDUSTRIA
    - RICICLAGGIO DENARO SPORCO (casinò)
    Nonostante gli affari proliferassero, continuava la "guerra di mafia" per l'affermazione del potere.
  • Legge La Torre e il Pool antimafia

    Legge La Torre e il Pool antimafia
    Grazie all'onda della commozione popolare per l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nominato prefetto di Palermo, il Parlamento approvò la Legge La Torre che introdusse il reato di ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO e la possibilità di sequestrare i beni della mafia.
    Pio La Torre che l'aveva presentata inutilmente in Parlamento anni prima era stato ucciso per ordine di Totò Riina.
    Venne creato un gruppo che si sarebbe occupato unicamente di inchieste sulle cosche mafiose
  • Il primo pentito

    Il primo pentito
    Giovanni Falcone, del pool antimafia, indusse Tommaso Buscetta, un boss mafioso appartenente alla "mafia perdente", a diventare COLLABORATORE DI GIUSTIZIA. Le sue rivelazioni diedero vita al MAXIPROCESSO tra il 1986-1987 che mise alla sbarra 456 imputati, condannandone all'ergastolo 19.
  • Strage di Capaci

    Strage di Capaci
    Totò Riina ordina l'uccisione del magistrato. Nell'attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
    Profezia di Falcone
  • La strage di Via D'Amelio

    La strage di Via D'Amelio
    Totò Riina ordinò anche la strage di Via D'Amelio nella quale persero la vita il magistrato italiano Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
    I funerali
  • Arresto di Totò Riina

    Arresto di Totò Riina
  • Arresto di Bernardo Provenzano

    Arresto di Bernardo Provenzano
    Dopo 42 anni di latitanza
    Le operazioni dell'arresto