Il nucleare in Italia

  • Prima centrale nucleare

    Realizzata a Latina, un impianto con un unico reattore di tipo Magnox da 160 MWe lordi che, una volta ultimato il 12 maggio 1963, ne rappresentava l'esemplare più potente a livello europeo.
  • L'Italia produce energia nucleare

    In Italia la produzione di energia elettrica da fonte nucleare risale ai primi anni sessanta; figurava come il terzo produttore al mondo dopo Stati Uniti d'America e Inghilterra.
  • PEN

    l primo Piano Energetico Nazionale (PEN) che prevedeva, fra le altre cose, un forte sviluppo della componente elettronucleare.
    In aggiunta alle tre centrali già in funzione e a quella in via di realizzazione a Caorso, vennero proposti una serie di siti per nuove centrali elettronucleari oltre alla costruzione di alcuni prototipi di filiere di reattori innovativi
  • Centrali innovative

    Il 1º luglio 1982 fu messa in cantiere la centrale di Montalto di Castro con due reattori nucleari ad acqua bollente BWR da 982 MW di potenza elettrica netta ciascuno. Venne anche delineata una seconda centrale a Trino, la prima basata sull'allora nascente "Progetto Unificato Nucleare", con due reattori nucleari ad acqua pressurizzata PWR da 950 MW di potenza elettrica netta ciascuno
  • Referendum

    L'incidente di Černobyl' del 1986 portò a indire in Italia l'anno successivo tre referendum nazionali sul settore elettronucleare. In tale consultazione popolare, circa l'80% dei votanti si espresse a favore delle istanze portate avanti dai promotori. I tre referendum non vietavano in modo esplicito la costruzione di nuove centrali, né imponevano la chiusura di quelle esistenti o in fase di realizzazione
  • Fine del nucleare in Italia

    Chiude l'ultima centrale nucleare
  • Riapertura dibattito per l'introduzione del nucleare

    Il dibattito si chiude con l'indizione del referendum per l'abrogazione delle nuove norme che consentono, sia pure all'esito di ulteriori evidenze scientifiche sui profili relativi alla sicurezza nucleare e tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore, di adottare una strategia energetica nazionale che non escluda espressamente la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. Vince il sì con il 94% e le norme vengono abrogate.