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I 100 giorni del governo Monti

  • Berlusconi annuncia le dimissioni

    Berlusconi annuncia le dimissioni
    Al secondo tentativo, la Camera dei Deputati approva il rendiconto generale dello Stato con 308 voti favorevoli. In serata Berlusconi annuncia che rimetterà il mandato.
  • Monti senatore a vita

    Monti senatore a vita
    Mentre lo spread aumenta fino a toccare 575 punti base il Presidente della Repubblica nomina il professor Mario Monti senatore a vita: un segnale alle forze politiche e ai mercati.
  • Berlusconi si dimette

    Berlusconi si dimette
    La Camera approva i disegni di legge, già approvati dal Senato, contenenti le disposizioni per la formazione del bilancio annuale. In serata, il presidente del Consiglio Berlusconi si reca al Quirinale e rassegna le dimissioni.
  • Nasce il governo Monti

    Nasce il governo Monti
    Monti scioglie la riserva e annuncia la lista dei ministri, dichiarando di aver deciso di non includere personalità politiche nella lista, per non suscitare conflittualità tra i partiti, di opposto orientamento politico, che si sono impegnati a votare la fiducia al nuovo Governo. Il governo Monti presta quindi giuramento nella mani del Capo dello Stato presso il Quirinale. I ministri della Difesa Di Paola e degli Esteri, Terzi di Sant'Agata, momentaneamente all'estero, giureranno nei giorni
  • La fiducia alle Camere

    La fiducia alle Camere
    Il premier Mario Monti si reca al Senato e ottiene la fiducia con 281 voti a favore e 25 contrari su 306 votanti. Il giorno successivo anche la Camera, dopo la discussione del programma di governo, vota la fiducia, con 556 voti favorevoli e 61 contrari su 617 votanti, maggioranza mai registrata alla Camera in un voto di fiducia.
  • Il primo trilaterale

    Il primo trilaterale
    A Strasburgo incontro trilaterale tra la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il presidente del Consiglio italiano Mario Monti, per analizzare la situazione dei mercati in Europa
  • Sì al ddl sul pareggio di bilancio

    Sì al ddl sul pareggio di bilancio
    Sì unanime della Camera al ddl costituzionale contenente il pareggio di bilancio in Costituzione approvato con 464 si, nessun contrario e 6 astenuti.I l testo era gia stato approvato unanimemente dal Senato con 255 si nessun contrario e 14 astenuti.
  • Via libera alla manovra economica

    Via libera alla manovra economica
    La Camera dà il disco verde alla manovra economica del governo, su cui era stata posta la questione di fiducia: i sì sono stati 402, 75 i no, 22 gli astenuti. Nella circostanza, oltre alla Lega Nord, sono passati all'opposizione anche l'Italia dei Valori, la SVP e Noi Sud. Tra le file del PdL hanno votato in dissenso con il loro partito Alessandra Mussolini e Giorgio Stracquadanio
  • Le dimissioni di Malinconico

    Le dimissioni di Malinconico
    Si dimette il primo esponente del governo: il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria Carlo Malinconico rassegna le dimissioni dopo soli 42 giorni di mandato in seguito a uno scandalo che lo vedrebbe coinvolto per alcune vacanze che gli sarebbero state pagate nel 2007 e nel 2008 dall'imprenditore Francesco De Vito Piscicelli
  • Si parte con le liberalizzazioni

    Si parte con le liberalizzazioni
    Viene approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge contenente misure volte a liberalizzare vari settori economici. Lo stesso giorno, in aggiunta a quelle già conferitegli, vengono assegnate al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Paolo Peluffo le deleghe in materia di editoria, diritto d'autore ed attuazione delle relative politiche, deleghe precedentemente attribuite a Carlo Malinconico
  • Via libera allo svuota-carceri

    Via libera allo svuota-carceri
    Il Governo pone alla Camera la fiducia sul ddl Severino sul sovraffolamento delle carceri italiane. Il testo registra 420 si 78 no e 35 astensioni. Voto contrario da Lega Nord,Italia dei Valori e Noi Sud a cui si sono aggiunti i deputati PdL Alessandra Mussolini, Giorgio Stracquadanio,Edmondo Cirielli e Carlo Ciccioli oltre Domenico Scilipoti, Andrea Orsini e Giancarlo Lehner di Popolo e Territorio. Il sì definitivo arriva il 15 febbraio
  • Sì al rifinanziamento delle missioni

    Sì al rifinanziamento delle missioni
    Il Senato approva il ddl sul Rifinanziamento delle Missioni Internazionali 2012 con 223 si 35 no e 2 astenuti (Radicali del Pd).Votano contro IdV e Lega Nord mentre arriva il voto favorevole della SvP che alla Camera si era astenuta.