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che uccise tutti i successori di Augusto (nipote Marcello, genero Agrippa, nipoti Gaio e Lucio) per far sì che il figlio Tiberio fosse l'erede indiscusso dell'impero.
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su Antonio e Cleopatra. Segnò la fine dell'ennesima guerra romana e sancì la crisi irreversibile della repubblica.
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che racchiudeva in se le parole augere, accrescere (le sorti di Roma), augurium, la pratica religiosa degli auguri (si alludeva alla sfera religiosa), e auctoritas, carisma (della persona).
Più tardi assumerà l'imperium, la tribunicia potestas. -
POLITICA INTERNA: conciliazione sociale (politica dei larghi consensi), impero apparentemente repubblicano (ritorno al mos maiorum), pax augusta -> propaganda
ORGANIZZAZIONE IMPERO: province e prefetture (p. d'Egitto, p. del pretorio, p. dell'annona, p. delle flotte, p. dei vigili), 11 regioni amministrative in Italia, riforma fiscale -
dai Parti nel 53 a.C nella disfatta di Carre
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guidate da Publio Quintilio Varo
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e conseguimento di alcune compagne militari
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Tiberio dimostrò doti adeguate per l'amministrazione delle finanze pubbliche e della burocrazia imperiale, oltre ad aver dato prova delle sue capacità militari e diplomatiche in guerra (annetté la Cilicia e la Cappadocia).
I rapporti con il senato si deteriorarono con l'influenza negativa di Elio Seiano, prefetto del pretorio. -
(Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone)
Periodo caratterizzato dalla finzione del mantenimento della repubblica e dalla repressione degli oppositori di chi era al governo. -
nelle mani del prefetto, che si sbarazza dei nemici sotto false accuse di lesa maestà.
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Gaio, questo era il suo vero nome, era stato soprannominato Caligola per i sandali che portava. Trovò opposizione dalla nobiltà senatoria per i suoi modi autoritari. Per la crudeltà dei suoi gesti fu definito folle. Assunse un atteggiamento filo-orientale.
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Claudio seppe tamponare l'emorragia delle finanze statali. Monumentalizzò le porte cittadine di Verona. Apertura del senato alla nobiltà di origine gallica, che ottenne la cittadinanza romana. Ai cavalieri vengono dati onorevoli compiti di amministrazione pubblica.
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Vengono rafforzati e ampliati i confini dell'impero.
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Guidato dalla madre Agrippina, dal prefetto del pretorio Afranio Burro e dal precettore Seneca, Nerone dimostrò rispetto per il senato e moderazione, purtroppo solo per cinque anni: dopo divenne un folle che aveva il progetto di accentramento assolutistico del potere. Perseguì l'idea del regno ellenistico, uccise i familiari e perseguitò i suoi nemici dell'ordine senatorio.
Cerco l'appoggio dei ceti bassi che favorì con vantaggi fiscali, portando così lo stato alla svalutazione della moneta. -
probabilmente doloso e motivato da ragioni di speculazione edilizia, la quale furono accusate le comunità cristiane (inizio persecuzioni).
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contro Nerone. Fallì miseramente e i suoi partecipanti furono costretti al suicidio. (Senenca, Petronio e Lucano)
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con l'aiuto di un liberto.
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Vengono nominati imperatore Galba, Salvio Otone, Aulo Vitellio e infine Tito Flavio Vespasiano. Si notano l'indebolimento del senato e l'aumento del potere dell'esercito nella nomina degli imperatori.
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Il ruolo viene legittimato dalle vittorie militari e dalla forza del diritto.
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Vespasiano salì al potere dopo il conseguimento della vittoria militare sulla rivolta antiromana in Giudea.
Ebbe un buon controllo sulle finanze e seppe ripianare il pesante deficit dello Stato. Ebbe per questo motivo dissenso dalla plebe urbana ma non se ne curò: aveva un'atteggiamento lontano dal populismo e dai gusti orientalizzanti, tanto da espellere intellettuali greci e asiatici che erano ritenuti un pericolo per le loro idee.
Sedò la rivolta degli ebrei e rese più sicuri i confini. -
Venne formulato un atto legislativo per cui il potere veniva maggiormente definito dalla divisioni dei compiti e doveri tra senato e principe.
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e distruzione di Ercolano e Pompei. Muore nella catastrofe naturale Plinio il Vecchio. Dalla città di Pompei è possibile rinvenire alla vita quotidiana di quel tempo, visto i reperti storici rimasti intatti.
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La gloria della vittoria giudaica e di altre imprese militare resero Tito il naturale successore del padre.
Dimostrò un atteggiamento di conciliazione e clemenza ma soprattutto di attenzione ai bisogni dei cittadini. -
Il principato di Domiziano di distinse soprattutto per il rafforzamento delle frontiere (limes), lungo il Reno e il Danubio, e l'accentramento assolutistico del potere nelle mani dell'imperatore. Il senato venne esentato dai suoi doveri consultivi poiché l'imperatore si fidava ormai soltanto di un gruppo ristretto di amici (consilium princips).
Domiziano perseguitò filosofi greci, cristiani ed ebrei. -
Creazione di un territorio cuscinetto, tra i due fiumi il Reno e il Danubio, a difesa dell'impero.
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(Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Commodo)
Periodo caratterizzato dall'adozione del "migliore", da stabilità politica e una florida economia e espansione territoriale.
L'atteggiamento degli Antonini si rivelò equilibrato: grande collaborazione col senato e attenzione verso i ceti bassi. -
Traiano instaurò una politica di conciliazione sociale, mostrandosi collaborativo con il senato e promuovendo gli alimenta per le classi meno abbienti. Fece realizzare grandi opere pubbliche.
Traiano è noto soprattutto per le sue vittorie militari che diedero all'impero la sua massima espansione (viene paragonato ad Alessandro Magno).
Il suo impero divenne una realtà ecumenica, unificata dalla lingua e dal diritto di Roma ma da esperienze culturali diverse. -
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Sconfitta definitiva del re Decebalo. Cospicue furono le conseguenze economiche a questa guerra.
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che portarono la conquista dell'Armenia, Mesopotamia e Assiria
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Il principe ritenne che il suo compito fosse quello di garantire pace, protezione e coesione nell'impero lasciato da predecessore.
Adriano diede particolare attenzione al mondo provinciale e dimostrò grande amore per l'Oriente, oltre alla cultura e alla tradizione greca. Promosse varie opere pubbliche. -
Fortificazione in pietra a difesa dei confini in Britannia.
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A differenza dei suoi predecessori, Antonino restò sempre a Roma. Egli fu un oculato amministratore delle finanze e mostrò grande rispetto del senato, tanto da ricevere la nomino di pio e padre della patria.
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Ulteriore protezione per i confini dove persistevano le incursioni barbariche.
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Aurelio dimostrò un grande impegno militare e un grande interesse per la filosofia stoica. Fronteggiò le incursioni barbariche e, a causa di una pestilenza, iniziò la crisi dell'impero.
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Con Commodo ci fu una rottura clamorosa con il passato.
L'imperatore cercò di divinizzare la propria persona e organizzò vari spettacoli e giochi circensi per il popolo.
Distribuì denaro e cibo alla plebe per le carestie e pestilenze. -
Commodo viene ucciso
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Nel giro di pochi mesi si affermarono al potere Publio Elvio Pertinace, Didio Giuliano e poi Settimio Severo.
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I Severi furono caratterizzati da un forte autoritarismo, ruolo centrale nell'esercito e nelle province.
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Militarizzazione dell'impero con contingenti barbari (conseguente emorragia delle casse statali => forte pressione fiscale e svalutazione della moneta).
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Caracalla fu considerato un vero tiranno. Ridusse l'impero ad una realtà ecumenica tramite il suo editto.
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Concedeva la cittadinanza a tutti gli abitanti delle province romane. Le ragioni delle editto furono di natura finanziaria: le tasse vennero a tutti estese e aumentate con la tassa di successione.
Roma con questo atto revoca la territorialità del diritto: le leggi valgono per tutti coloro che abitano nei confini dell'impero. ( i regni romano-barbarici revocavano la personalità del diritto -> Codice di Eurico) -
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Accolse il rimescolamento religioso.
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Alessandro voleva restituire all'esercito la disciplina e all'aristocrazia senatoria il suo prestigio.
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Quest'epoca fu molto confusa (crisi del III secolo). Susseguirono un trentina di principi per l'instabilità politica e il grande potere detenuto dai militari. I confini dell'impero furono invasi dalle popolazioni barbariche e ci fu una notevole difficoltà economica per la popolazione (grande carico fiscale e spese militari che portarono alla svalutazione della moneta e al rincaro dei prezzi). Non minori furono le lacerazioni e le inquietudini dal punto di vita religioso. Carestie/epidemie.
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da unico imperatore.
RIFORME DI DIOCLEZIANO:
L'impero venne diviso in dodici diocesi, nella quale venivano raggruppate circa cento province. A capo di ciascuna diocesi c'erano due diversi magistrati che si dividevano il potere civile e militare.
L'esercito fu impiegato nella difesa dei confini (limitanei) e specializzato nei spostamenti (comitanensi). Susseguì un reclutamento massiccio.
Venne creato il catasto delle proprietà terriere e imposte sul terreno agricolo (realizzato il censimento). -
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La sede di Diocleziano era Nicomedia, mentre quella di Massimiano Milano. Le due città divennero le nuovi capitali dell'impero.
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Diocleziano e Massimiano (augusti) - Costanzo Cloro e Galerio (cesari)
Sede di Costanzo Cloro era Treviri, mentre quella di Galerio Sirmio.
Diocleziano espresse il suo autoritarismo e sostituì il termine di princeps a dominus, ovvero padrone (appellativo accompagnato spesso da deus, ovvero divino). I cittadini divennero sudditi e ufficialmente il potere del senato venne assunto dal consilium princips.
In quest'epoca si verificarono violente persecuzioni contro i cristiani. -
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Lo stato, dopo essere andato in inflazione, coniò nuove monete e fissò un calmiere dei prezzi di merci e dei servizi essenziali attraverso un editto.
Accrebbe il mercato nero. -
Si resero ancora più violente le persecuzioni dei cristiani: furono chiusi tutti i luoghi di culto, furono confiscati tutti i beni della Chiesa, si limitò la libertà di associazione dei cristiani.
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Seguì la fine della tetrarchia.
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Mentre Galerio d'Oriente
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Gli succede Licinio.
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Costantino sconfisse Massenzio e assunse il governo dell'Occidente.
Licinio sconfisse Massimino Daia e assunse il governo d'Oriente. La figura di Costantino è tradizionalmente associata all'idea di tolleranza nei confronti del cristianesimo. L'imperatore avrebbe collegato il monogramma di Cristo sulle armi dei suoi soldati prima della battaglia e, dopo la vittoria, si sarebbe convertito alla religione. La madre Elena era considerata santa per aver ritrovato la croce di Gesù. -
Costantino accentuò la figura autocratica dell'imperatore: il principe costituiva il vertice piramidale del potere insieme ai suoi più stretti collaboratori. Fu creata una nuova nobiltà che includeva barbari e cristiani.
In campo militare Costantino abolì i pretoriani e li sostituì con i palatini, truppe scelte da lui. Rafforzò la cavalleria e potenziò le macchine da guerra.
Rese esenti dal fisco gli esponenti della Chiesa. Coniò una nuova moneta che svalutò le altre (=>baratto). -
emanato da Costantino e Licinio. Garantiva la tolleranza per ogni religione e culto nell'impero, cristianesimo compreso.
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Costantino assume il ruolo di unico augusto e l'impero ritorna unito dalle discordie sociali.
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Il concilio era un'assemblea di vescovi convocata da Costantino, che era pontefice massimo. Fu convocata per condannare l'eresia ariana: Ario sosteneva che Cristo fosse solo un semplice uomo e non figlio di Dio. Tale dottrina poteva danneggiare i principi teologici del cristianesimo e l'autorità della Chiesa. => viene formato il credo.
Costantino diede inizio ad un atteggiamento definito cesaropapismo: l'imperatore voleva assumere i poteri del papa, subordinando la Chiesa al potere politico. -
La città aveva una posizione strategica fondamentale e fu abbellita con palazzi, opere pubbliche e straordinarie fortificazioni murarie. In età medievale diventerà la capitale dell'impero bizantino.
Roma venne emarginata e così iniziò la decadenza dell'impero romano. -
La stabilità politica cessò: i tre figli di Costantino di fecero guerra.
Prevaricò tra gli altri Costanzo II, che associò al trono il cugino Costanzo Gallo e il fratello Giuliano. -
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A Giuliano venne dato il soprannome di Apostata, cioè quello che rinnega, perché rinnegò il cristianesimo a favore della religione pagana. L'imperatore infatti tentò di restaurare la cultura e la religione pagana ma non ci riuscì: le comunità cristiane, che avevano acquisito dei privilegi con Costantino, nutrirono una profonda avversione.
Giuliano morì durante una spedizione militare in Mesopotamia e l'impero di divise nuovamente. -
Lungo i confini dell'impero si intensificarono le incursioni barbariche, soprattutto da parte dei Visigoti e Ostrogoti. Gli imperatori dovettero respingere con grande fatica gli attacchi.
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Venne segnata la fine dell'eternità di Roma, il cui il territorio era assediato su ogni fronte.
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Teodosio fu l'ultimo imperatore a governare un impero riunificato.
Patteggiò ripetutamente con i barbari e concesse ai Visigoti di risiedere nelle province danubiane dell'impero: molti di loro vennero anche reclutati nell'esercito, in continuità con la politica di integrazione attuata da Roma. (i barbari si integrarono tanto da assumere cariche anche importanti, come il generale Stilicone che combatté a fianco di Teodosio). -
Tale editto sancì che il cristianesimo era la religione di Stato. Le altre religione erano fuori legge, come ad esempio il paganesimo: vennero confiscati i beni dei templi, perseguitati i praticanti non cristiani e banditi i giochi olimpici. (si ricorda la donna Ipazia, filosofa martire del paganesimo)
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per combattere l'eresia ariana.
E' di rilievo il vescovo Ambrogio che, dopo una strage di rivoltosi a Tessalonica per ordine imperiale, scomunicò l'imperatore e che impedì Valentiniano II a costruire un grande altare alla dea Vittoria davanti al senato di Roma. -
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Il potere venne diviso ai figli Arcadio e Onorio
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Nella prima fase della costituzione dei regni romano-barbarici, la popolazione germanica mantenne le proprie strutture sociali e consuetudini. La base dell'aggregazione sociale era il clan, costituito da gruppi di famiglie. Tra i clan potevano scatenarsi faide sanguinose, col tempo si affermò il guidrigildo (denaro di risarcimento per le offese subite).
Nelle pratiche giudiziarie era consueta la pratica dell'ordalia, consistente in prove fisiche molto dure - la sopportazione indicava innocenza. -
I merovingi, dall'antenato leggendario Meroveo, finirono con la morte di Dagoberto.
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presso Pollenzo ( in Piemonte)
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da parte di una coalizione germanica formata da Vandali, Svevi e Burgundi.
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non avendo avuto alcun tributo in denaro da Onorio.
Saccheggio di Urbe. -
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Gli Unni erano il popolo bellicoso più pericoloso poiché chiedevano tributi in cambio della "non aggressione" dei territori.
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Venne instaurato il regno vandalico d'Africa,con re Genserico.
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Generale Ezio, con l'appoggio dei Visigoti, si scontrò contro Attila che fu sconfitto.
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Dissoluzione del suo "impero nomade".
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Il re vandalo Genserico raggiunse Roma dall'Africa. Il papa patteggiò con gli invasori chiedendo loro di risparmiare la popolazione. Roma viene depredata per due settimane.
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(Ricimero, Oreste, Odoacre)
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L'impero cadde per le continue invasioni barbariche che ne logorarono i confini e la stabilità.
Visigoti e Ostrogoti
Di stirpe germanica, erano popoli che originariamente erano stanziati nei pressi del mar Baltico. Arrivarono nel territorio romano tramite migrazioni spinte dalla pressione degli Unni.
I Vandali
Popolazione germanica, originaria della regione baltica, si spostò verso ovest per gli Unni.
Gli Unni
Popolazioni asiatiche, erano abili guerrieri che migravano in cerca di sedi sicure. -
-Vandali, nell'Africa del Nord
-Franchi, nella Gallia centrale e settentrionale
-Visigoti, nella Gallia meridionale e Spagna
-Svevi, nel nord della penisola iberica
-Burgundi, nella valle del Rodano
-Ostrogoti, nella religione illirica e in Dalmazia, e in seguito in Italia
-Angli e Sassoni in Britannia
I re di origine germanica si avvalsero dell'apporto di cultura e conoscenze tecniche dei romani sottomessi. L'esercito era formato nella sua maggioranza dalla popolazione barbarica. -
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Epoca caratterizzata da arretratezze rispetto la civiltà greco-romana: debolezza degli Stati, forte disparità sociale, economia agricola di sussistenza, arretratezza tecnologica, centralità della fede religiosa.
Chiamata età di mezzo (assenza di caratteristiche).
Finisce con la caduta dell'impero romano d'Oriente che sopravvisse a lungo per ragioni geografiche, economiche, amministrative e politico-religiose della capitale.
Qualcuno prolunga la fine del medioevo con quella del feudalesimo(1800). -
Egli cercò di dare coesione alle tribù franche e avviò una politica espansionistica che lo portò a scontrarsi soprattutto con i Visigoti.
Scelse come capitale del suo nuovo regno Parigi e scelse come strategia di conquista la diplomazia: alleanza con Burgundi e Ostrogoti, buoni rapporti con l'imperatore di Bisanzio e alleanza con la Chiesa (conversione al cristianesimo).
La conquista dei Franchi coprì il territorio dell'attuale Francia, Belgio e Svizzera. -
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Anastasio, successore di Zenone (l'imperatore con Odoacre), espanse il suo potere nella regione alpina e illirica.
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Resse l'impero risanando le finanze e sostenendo le imprese militari in Bulgaria e Persia.
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Cercò di rivitalizzare le vecchie istituzioni come il senato e consonato. Tra i suoi maggiori collaboratori il senatore Cassiodoro e il filosofo Severo Boenzio.
Gratificò la popolazione germanica con l'esenzione totale dal pagamento delle tasse. Latini e Goti riuscirono a vivere tra loro pacificamente.
Abbellì Roma e Ravenna con opere pubbliche di valore monumentale. -
valido per Italia ostrogota.
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emanata dal visigoto Alarico II, valida nella Francia meridionale e in Spaga
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Riafferma l'ortodossia cattolica, combattendo contro ogni eresia. Idea di riconquista territoriale in occidente.
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Clodoveo si convertì al cristianesimo, mentre furono uccisi da Teodorico Boenzio e imprigionato papa Giovanni I
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In assenza di figli maschi gli successe il nipote Atalarico, sotto la reggenza della madre Amalasunta che cercò alleanze con Giustiniano.
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Il progetto di Giustiniano era quello di restaurare l'impero universale di Roma. Si avvalse del più famoso giurista di quell'età, Triboniano, e i generali Narsete e Belisano. Di notevole importanza ci fu la figura della moglie Teodora.
Giustiniano si impegnò contro il paganesimo e contro le eresie, soprattutto quella monofisita. Cerco di riorganizzare la burocrazia imperiale. -
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Conteneva tutte le leggi e gli editti imperiali in vigore dall'epoca Adriano.
<Digesto>
<Institutiones>
<Novellae constitutiones> -
Venne messa in serie pericolo la vita dell'imperatore: i rivoltosi, durante una gara di quadriglie all'ippodromo, erano divisi in due fazioni politico-religiose -verdi, ortodossi, e azzurri, monofisiti-
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Nella Regola, Benedetto insiste soprattutto sulla moderazione e pratica delle virtù cristiane come l'obbedienza all'abate, il silenzio, la carità e l'umiltà. Riteneva che la preghiera dovesse affiancare anche il lavoro, da qui il detto ora et lavora.
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Mette in ordine nella legislazione e nella giurisprudenza. Afferma due importanti concetti:
-concetto politico, continuità dell'impero bizantino con la tradizione romana
-concetto giuridico, l'autorità imperiale è l'unica fonte del diritto -
riconquista di larga parte dell'Italia con i generali Belisario e Narsete.
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Giustiniano cercò di condannare la filosofia monofisita.
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I Longobardi, cioè uomini dalle lunghe barbe, erano un popolo di stirpe germanica originario dalla Scandinavia. Erano organizzati in fare, clan familiari uniti da un senso di appartenenza, mentre il territorio in ducati, a capo il duca nominato dal re. Conquistarono la penisola guidati dal loro re Alboino.
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in una congiura con la complicità della moglie Rosmunda
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Distinzione di Longobardia Maior, Italia settentrionale, e Longobardia Minor, Italia centro-sud. Il resto dell'Italia rimase nelle mani dei Bizantini (zone costiere della Campania, Calabria, Puglia + Roma + Pentapoli: Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona).
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maestro di palazzo di Austrasia
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figlio di Clefi a cui vennero assegnati dai duchi i territori longobardi (demanio reale). L'amministrazione delle terre venne affidata ai gastaldi, che cercarono di limitare il potere dei duchi.
Autari cercò di normalizzare i rapporti con i romani, imponendo il pagamento di un regolare tributo. Curò il controllo dei confini e strinse alleanze con i Bavari per contrastare i Bizantini.
Sotto il regno di Autari cominciò la conversione dei Longobardi dall'arianesimo al cattolicesimo. -
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e Agilulfo sposa Teodolinda,
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L'obbiettivo di Agilulfo era di sottomettere l'Italia e arrivare alle porte di Roma, venendo a patti con il papa (conversione accelerata al cattolicesimo).
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antagonista nei Balcani dell'impero bizantino.
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610 rivelazione a Maometto
622 ègira, fuga dalla Mecca
629 riconquista della Mecca
632 morte di Maometto -
Il greco diventa la lingua ufficiale. Iniziano le lotte contro gli arabi.
Riorganizzazione dell'impero in temi, unità territoriali co capo uno stratega che aveva poteri civili e militari. -
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che aveva saccheggiato Gerusalemme.
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I successori di Maometto vennero scelti per elezione dei compagni più fedeli.
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Suocero di Maometto, riunisce la comunità islamica. Affrontò e sconfisse le comunità che avevano lasciato l'islam, ribadendo così la forza delle comunità arabe
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Conduce campagne di conquista e organizza l'impero. Diffonde, con le sue campagne militari, la religione islamica
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conseguimento del controllo della Siria
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Conseguimento del controllo di odierni Iraq e Iran
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Presa della Palestina
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I sovrani lasciarono la gestione delle province franche ai maestri di palazzo, detti maggiordomi. Le regioni con spiccate tendenze d'autonomia erano l'Austrasia, con capitale Reims, la Neustria, con capitale Parigi, e la Borgogna, con capitale Orlèans.
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Con esso si pose fine alla tradizione delle faide e venne posto il guidrigildo, rimaneva però la consuetudine giuridica dell'ordalia.
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Prosegue l'espansione e realizza la trascrizione del Corano.
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Genero e cugino di Maometto, affronta le spaccature interne (seguaci islamici suddivisi in sciiti, seguaci di Alì, e sunniti, seguaci della sunna)
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Trasferirono la loro capitale da la Mecca a Damasco, in Siria. Fu raggiunta la massima espansione territoriale: i confini del mondo islamico furono estesi in oriente fino all'Indo, a ovest alcuni territori bizantini, la Libia, la Tunisia, il Marocco, a ovest ancora fino in Spagna da Gibilterra.
L'impero fu riorganizzato: califfo(potere religioso e politico) visir(consigliere) emiri(governatori locali) cadi(autorità giudiziaria) diwan(responsabile patrimonio). arabo=lingua ufficiale dinar=moneta -
conquistò i territori dei Frisi e dei Sassoni, sconfisse i maestri di palazzo di Neustria e di Borgogna, promosse il cristianesimo come Clodoveo.
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da Pipino II
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Il re cercò di esercitare maggiormente il suo dominio sui ducati più lontani dalla capitale Pavia. Si proclamò re cattolico ma nel 728 occupò Sutri, territorio occupato dal papa.
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diminutivo di Marte, dio della guerra.
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sconfitta avvenuta grazie al fuoco greco, calce viva miscelata a sostanze incendiarie.
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con il decreto di Leone III Isaurico che impediva il culto delle immagini sacre.
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Re Liutprando dona delle terre a papa Gregorio II che rappresentano il primo nucleo di uno Stato della Chiesa.
Il papa venne così riconosciuto come legittimo sovrano di un territorio. La Chiesa dimostrò sempre di più un allontanamento dall'imperatore bizantino. -
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Pipino ottenne l'unzione regale da Bonifacio, dopo essersi assicurato l'alleanza co il papa, e poi una seconda volta da Stefano II. Pipino mosse guerra contro i Longobardi e strappò al re Astolfo il controllo di Ravenna. Diede inizio alla dinastia Carolingia, dei sovrani Pipinidi.
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Il regno venne diviso ai figli Carlomanno e Carlo.
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Il re abdicò per il fratello Astolfo.
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Astolfo si impadronì di Ravenna e della Pentapoli, ponendo fine al dominio bizantino nell'Italia del nord.
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La precedente dinastia fallì per la pressione fiscale e per il mancato incoraggiamento alla conversione religiosa.
La dinastia degli Abbasidi trasferì la capitale a Baghdad, in Iraq. L'islam divenne una civiltà urbana, le città erano grandi e ricche con moschee, palazzi, medine, biblioteche. L'area persiana assunse grande importanza nell'impero, era culturalmente avanzato. Le province erano collegate tramite efficienti reti stradali. Importante era l'importazione della carta con la Cina. -
Re Astolfo conquista la Pentapoli.
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Desiderio fu l'ultimo re dei longobardi.
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La resa avvenne quando Vitichindo, capo dei Sassoni, si fece battezzare. => capitolare di Sassonia, legge che prevedeva la pena di morte per chi continuasse a praticare riti pagani o per chi rifiutava la conversione al cristianesimo (nuovi sedi episcopali).
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Re Desiderio si arrende al re dei Franchi. Viene istituito il regno italico, esteso dalla pianura Padana ai territori delle marche di Spoleto e Ancona.
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Baschi, popolo di origine celtica che abitava nella regione dei Pirenei.
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la prima donna che governa da sola.
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con capitale Kairouan
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Il trono si considerò vacante e il papa Leone III proclama imperatore Carlo Magno, re dei franchi. Con questo gesto si intendeva affermare che il pontefice aveva titolo per eleggere l'imperatore e annunciare la rinascita dell'impero d'Occidente, con il nome di Sacro romano impero.
Pochi mesi dopo Carlo Magno riunificò il regno dei Franchi e cercò di raddoppiare l'estensione dei domini franchi (scontri durissimi con i Sassoni). -
da parte dei franchi.
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popolazione mongola dedita alla razzia che stava minacciando i possedimenti franchi.
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Patto stipulato tra l'imperatore Michele e Carlo Magno. Carlo aquisisce tutti i titoli di imperatore. Avviene così la cosiddetta translatio imperii
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La scomparsa dell'imperatore comportò un periodo idi decadenza politica. Il potere era destinato ai figli Carlo, Pipino e Ludovico. Carlo doveva ereditare il regno dei Franchi, Ludovico la corona d'Aquitania e Pipino quella d'Italia. Poi Carlo e Pipino morirono e il potere, alla morte del padre, passò tutto a Ludovico.
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Ludovico con questo atto fu nominato Pio, poiché annunciava la natura sacra del potere imperiale. Poco prima di emanare l'ordinamento, Ludovico sconfisse, imprigionò e accecò il nipote Bernardo perché minaccia del suo regno.
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con tale atto a Roma non poteva salire al soglio pontificio chi non avesse giurato fedeltà all'imperatore.=>rottura equilibrio tra Chiesa e impero
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Le fonti cristiane testimoniano di stragi, razzie e sfruttamento del territorio ma molti storici riferiscono che l'isole godette di un periodo di stabilità politica e di un diffuso benessere. Palermo era riconosciuta come capitale con una popolazione di 250 abitanti (Roma e Milano non ne contavano più di 30'000). Il territorio venne diviso in tre distretti e le città avevano una relativa indipendenza e prosperavano con il commercio dei prodotti primari. (frazionamento latifondo e nuove colture)
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da Michele III
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l'accordo sanciva la nascita dei tre regni autonomi guidati dai figli di Ludovico il Pio: Autrasia guidata da Lotario, Alsazia da Carlo il Calvo, Baviera da Ludovico.
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Morì lasciando i figli Ludovico II, Lotario II e Carlo. La corona passo a Ludovico II che ereditò anche il titolo imperiale. Lotario II ereditò la zona settentrionale dei domini paterni, la Lotaringia, mentre Carlo la Provenza. Alla morte di questi, i domini sulla Provenza e Lotaringia passarono agli zii Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico.
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L'imperatore riprese agli arabi la Puglia e la Calabria.
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ereditando il regno da Ludovico II. Carlo scende a Roma per ricevere la corona imperiale. Susseguirono numerose rivolte locali per l'accrescimento del potere aristocratico.
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Con esso Carlo il Calvo sanciva l'ereditarietà del beneficio, ovvero il patrimonio terriero affidato al vassallo/conte, e anche la funzione amministrativa che esso si legava. (potere temporale e facoltativo) Il provvedimento era stato emanato per garantirsi l'appoggio militare dei feudatari timorosi di perdere i loro benefici, invece accentuò la tendenza di conti e marchesi di governare in autonomia. => disfacimento rapido dell'impero carolingio.
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figlio di Ludovico il Germanico, ristabilì il potere per un breve periodo. Quando arrivarono i Normanni, non fu in grado di respingere le incursioni e quindi fu deposto dai vassalli orientali e poi rinominato imperatore dai vassalli occidentali.
Carlo il Grosso muore nel 888 e lascia vacante il trono del Sacro romano impero. Si aprì un periodo storico convulso, caratterizzato dall'assenza di figure imperiali o di grande spessore. Per i feudatari i sovrani divennero i principi territoriali. -
con capitale Kiev (lo stato diventerà principato di Kiev)
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fondato dal principe di discendenza omayade. Cordova fu la città più popolosa d'Europa e un centro di straordinaria cultura.
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Le grandi dinastie feudali diedero origine a cinque ducati: Sassonia a nord, Franconia al centro, Svevia e Baviera a sud, Lotaringia a est.
Otone fu incoronato re perché suggeriva la continuità con l'impero carolingio. -
Borgogna, Franconia, Latoringia e Baviera vengono quindi annessi al regno di Germania. Successivamente ottenne il giuramento di fedeltà dai duchi di Capua e Benevento e strinse il patto di non aggressione con l'impero bizantino.
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Otone, con la disposizione legislativa nota come Privilegium Othonis, limita alla sola città di Roma l'esercizio del potere temporale del papa ma soprattutto sanciva che nessun pontefice potesse essere eletto senza prima aver giurato fedeltà all'imperatore, il quale aveva diritti di sorveglianza sui territori della Chiesa.
Papa Giovanni XII chiese alleanza ai re italiani contro Otone ma fu smascherato e incolpato di tradimento. Venne costretto alla fuga e venne sostituito da un nuovo pontefice. -
da parte di Otone che, da quell'evento, venne soprannominato il Grande.
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che lo proclamò "imperatore del Sacro romano impero delle nazioni germaniche". Successivamente vennero annessi i territori dello Stato della Chiesa all'impero germanico. Gli incarichi religiosi sul territorio vennero strumentalizzati per il potere politico: i vescovi e degli abati svolgevano le funzioni dei conti (da qui def. vescovi-conti) e quindi avevano poteri temporali e incarichi civili. Poiché non avevano discendenti, l'investitura non era ereditaria.=>simonia e lotta per le investiture
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L'imperatore proseguì con scarsi risultati le campagne d'Italia allo scopo di conquistare i territori bizantini e arabi nel Meridione. Alla morte il potere passò al figlio Otone III che però allora aveva solo tre anni. La reggenza fu affidata alla madre, l'imperatrice Teofano, di origine bizantina.
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che fece consacrare anche il figlio per l'ereditarietà del potere, avviando così la dinastia dei Capetingi (essi governano in Francia)
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Quando assunse pieni poteri, riuscì a far eleggere al soglio pontificio il precettore Gerberto d'Aurilac, che poi assunse il nome di Silvestro II. L'obiettivo dell'imperatore era di assumere l'immagine di un nuovo Costantino o di un nuovo Carlo Magno ma il progetto fallì. Coltivò piuttosto un programma della riscoperta dell'antico e d riforma spirituale che finì per scontentare tutti (la Germania venne danneggiata per questa politica, la capitale venne trasferita nuovamente a Roma).
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e di Silvestro nel 1003. Il progetto di un rinnovamento dell'impero naufragò perché successivamente Italia e Germania entrarono in conflitto.
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Enrico II era tedesco e sconfisse il secondo re d'Italia, Arduino.
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Il trono del Sacro romano impero passò al casato di Franconia nella persona di Corrado II il Salico.
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