-
Si trova sulle coste della Tracia, nella parte più settentrionale dell'Egeo. Qui Odisseo, con le sue dodici navi, approda per fare razzìa e distrugge la città di Ismaro; la reazione degli abitanti lo costringe a riprendere in fretta il mare con oltre 70 uomini in meno.
-
Viene collocata da alcuni sulle coste dell'attuale Libia, da altri sull'isola di Djerba . I Lotofagi sono i mangiatori di Loto, un frutto che procura l'oblìo. I compagni di Odisseo mangiano il loto e dimenticano il desiderio di tornare in patria
-
Figure favolose della mitologia greca, di statura gigantesca e fornite di un solo occhio situato in mezzo alla fronte. Nell'Odissea sono una collettività di giganti spregiatori degli dei, che vivono in caverne allo stato pressoché di natura e antropofagi; sono pastori e il loro capo è Polifemo, figlio di Posidone
-
Eolo. Ulisse giunge quindi nell'isola di Eolo, un uomo che gode del favore degli Dei e comanda i venti, da cui viene ospitalmente accolto per un mese, ricevendo in dono l'otre dei venti, accompagnato da un divieto da non infrangere: nessuno dovrà aprire l'otre
-
Secondo Omero, nella terra dei Lestrigoni la notte è così breve che il pastore che usciva col gregge al mattino incontrava lungo la strada quello che rientrava con il bestiame la sera. La loro città è chiamata Lestrigonia, o anche Lamia, da Lamo, suo fondatore all'epoca della guerra di Troia.
-
La maga Circe era una ninfa che abitava nell'isola di Eea, presso il promontorio che oggi viene detto dal suo nome, Circeo. Quando Ulisse sbarcò sull'isola, la maga trasformò i suoi amici in maiali e sedusse l'eroe riuscendolo a trattenere li per un anno
-
La prima rappresentazione dell'Ade greco ci viene dall'Odissea, in cui Omero descrive il regno dei morti buio e vuoto, popolato da anime che si aggirano tristi fra i grigi campi e i pallidi asfodeli, rimpiangendo la vita e la luce del sole
-
La leggenda narra che in questa zona vivessero tre Sirene, le figlie di Acheloo: Ligeia, Leucosia e Partenope. Queste erano solite incantare i naviganti dagli scogli del promontorio Peloro, situato tra Scilla e Cariddi, finché questi non venivano sommersi dalle acque
-
E se Cariddi è un mostro quasi invisibile, amorfo, Scilla è invece descritta in modo preciso: «I piedi son dodici, tutti invisibili: / e sei colli ha, lunghissimi: e su ciascuno una testa / da fare spavento; in bocca su tre file i denti, / fitti e serrati, pieni di nera morte
-
Superata anche questa prova, Ulisse giunge all'isola del Sole (Sicilia), i suoi compagni susciteranno le ire del dio mangiando i buoi sacri, una tremenda tempesta distruggerà le navi di Ulisse, il quale, da solo, riuscirà a salvarsi aggrappandosi a un relitto
-
Ogigia è l'isola della ninfa Calipso dove Ulisse, nel suo lungo viaggio dopo la guerra di Troia, visse per sette anni. Ulisse e Calipso si amarono perdutamente ad Ogigia, coccolati da una terra generosa di frutti
-
Ulisse giunge naufrago presso l'isola dei Feaci, dopo essere stato alla deriva per giorni. Stanro e sfinito, si era addormentato tra i cespugli, finché – come leggiamo nel passo – è risvegliato dalle grida delle fanciulle che stavano giocando a palla.