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Il lungo e prospero regno di Elisabetta, durato all'incirca 50 anni, fu accompagnato da una rapida crescita economica in tutto il regno inglese: dovuta al mercantilismo e all'organizzazione di compagnie privilegiate. Per quanto riguarda il mondo religioso la regina, senza adottare una politica di persecuzione nei confronti dei cattolici, scelse il protestantesimo come religione nazionale; scegliendo di riaffermare, ripristinando l'Atto di Supremazia, la sottomissione della Chiesa al sovrano
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Filippo II dichiarò guerra ad Elisabetta I dopo l'esecuzione di Maria Stuart. Nel 1588 l'Invincibile Armata salpa in Inghilterra. Questo fu uno scontro fra opposti per due motivi; innanzitutto sul profilo religioso, perché Filippo II era cattolico e Elisabetta I era protestante, ed anche per un motivo socioeconomico: la Spagna al contrario di un'Inghilterra dinamica ed espansionistica rimase arretrata e statica. La guerra terminò nel 1604 con la morte Filippo nel 1598 e quella di Elisabetta 1603
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Il problema di mendicanti e vagabondi esplose nel corso del Cinquecento, quando i poveri superavano il 20% della popolazione.
L'Inghilterra fu uno dei paesi che tento una completa riorganizzazione dell'assistenza generale.
Elisabetta I emanò il Poor Act, rimasto in vigore fino al 1834, questa legge diede opportunità di lavorare a chi ne aveva possibilità; gli impossibilitati a farlo, come invalidi o malati, godevano comunque del supporto dello stato: attraverso fondi ricavati dalle tasse. -
La guerra dei Trent'anni, considerato uno dei conflitti più sanguinosi della storia moderna, coinvolse vecchi e nuovi protagonisti della politica europea come ad esempio Spagna e Francia. Fu scatenata dal tentativo degli Asburgo di affermarsi in Europa ed espandere il cattolicesimo. Rodolfo II riaprì lo scontro con i protestanti portando alla nascita due alleanze tra gli Stati tedeschi:
-Lega Cattolica, condotta da Massimiliano di Baviera;
-Unione Evangelica, guidata da Federico V -
Prima della Guerra civile iniziò un dibattito sul potere politico monarchico. Locke e Hobbes, entrambi sostenitori del giusnaturalismo moderno: consistente nella concezione di stato sotto forma di natura, basata sulle nozioni di "stato di natura" e di "contratto". Secondo Hobbes ciascun individuo si sottomette ad un unico potere supremo, quello del sovrano
Per Locke invece l'uomo stipulava un presunto contratto rinunciando ad una parte del proprio potere, mantenendo però i diritti e le libertà -
Questa guerra di religione attraversò tre diverse fasi:
-Guerra locale: tra Ferdinando d'Asburgo e i Boemi, in quanto ritirò le concessioni fatte ai culti non cattolici causando così la ribellione dei Boemi; successivamente quando la Spagna si schierò con Federico V si espanse come guerra europea.
-Guerra europea: Danimarca e Svezia, appoggiate finanziariamente dall'Inghilterra, si schierano con l'Olanda avversaria spagnola
-Guerra di egemonia: non più religiosa, vinta dalla Francia -
In questo periodo iniziarono a crearsi seri problemi di gestione del potere, specialmente per i paesi che presero parte alla Guerra dei Trent'anni.
In Inghilterra infatti vi fu una vera e propria guerra civile scatenata sia per problemi politico-giudiziari: poiché il monarca tentava di imporre l'assolutismo, diminuendo così il potere del Parlamento. Anche dal punto di vista religioso: in quanto stava crescendo un forte dissenso nella Chiesa Anglicana, guidata dal re e spesso da un clero corrotto -
Questa guerra si concluse con la pace di Vestfalia nel 1648; Ferdinando III dovette concedere libertà di culto e accettare
la possibilità di poter governare solo sui propri domini diretti
(come Boemia). La Guerra dei Trent'anni segno una vera e propria rivoluzione storica, in quanto sottolineo la necessità di scindere la politica dalla religione, suggerendo quindi una politica laica e soprattutto che ha come obiettivo il mantenimento di un'equilibrio dal punto di vista politico europeo. -
Il parlamento guidato da Oliver Cromwell, sfruttava il malcontento religioso del periodo per assicurarsi l'appoggio del popolo. Il re affiancato dalla Chiesa anglicana né uscì non solo sconfitto ma anche processato, sancendo così l'inizio della repubblica.
Tuttavia il parlamento, dato che era suddiviso in troppe fazioni, non riuscì a governare propriamente. Si decise quindi di affidare lo Stato a Cromwell sotto il titolo di Lord Protettore; ma alla sua morte venne restaurata la monarchia -
Il vero scontro tra Parlamento e monarchia si verificò quando il trono passo a Giacomo II, essendo educato al cattolicesimo programmava una politica anti-protestante. Il Parlamento decise quindi di offrire la corona a Guglielmo d'Orange nella volontà di difendere il protestantesimo; in questa decisione il Parlamento instaurò una novità molto particolare: raccogliendosi in due schieramenti, tories (difensori del sovrano) e whigs (filoparlamentari). Oggi sostituiti da conservatori e di liberali.
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Cacciato Giacomo II, il Parlamento impose la Dichiarazione dei diritti, dove venivano riconosciuti i diritti di quest'ultimo e dei cittadini.
Nella Dichiarazione si elencavano le decisioni prese in accordo dai comuni, ad esempio:
-la garanzia nel rispettare i diritti dei cittadini
-la limitazione del potere del sovrano
-il rafforzamento dei poteri parlamentari;
Infine la Carta dei diritti pose i princìpi della Dichiarazione in forma di legge. Determinando l'inizio della monarchia costituzionale -
Considerata come successiva evoluzione della monarchia costituzionale, è caratterizzata dalla centralità del Parlamento.
In quegli anni si applicò il principio del "contratto", ossia l'accordo tra Parlamento e Corona; su questi principi venne stipulato l'Atto di tolleranza ponendo fine all'epoca delle persecuzioni religiose.
Infine nel 1701 venne emanato l'Act of Settlement, che garantisse una successione cattolica al trono; e pochi anni dopo venne creato il Regno di Gran Bretagna con Giorgio I