Il V secolo. Dalla morte di Teodosio alla caduta dell'Impero romano d'Occidente
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L'Impero viene diviso tra i suoi due figli: Onorio (a Occidente) e Arcadio (a Oriente)
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I barbari foederati, già presenti all'interno dell'impero, insieme ai nuovi barbari giunti dall'est europeo su pressione degli Unni, creano regni autonomi dall'Impero romano d'Occidente.
Sono chiamati regni romano-barbarici.
Tra i popoli principali ricordiamo: Vandali, Goti (Visigoti e Ostrogoti), Alani, Angli, Sassoni, Franchi. -
Il giovane Onorio è coadiuvato dal generale di origine vandala Stilicone. Si tratta di un generale con grandi capacità strategiche: sconfigge i Visigoti, ma poi tratta con loro per realizzare una convivenza pacifica tra romani e barbari all'interno dell'Impero.
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Stilicone sposta la capitale dell'Impero d'Occidente da Milano a Ravenna, meglio difendibile grazie allo sbocco sul porto e al territorio paludoso e ostile che la circonda.
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L'uccisione di Stilicone da parte dell'imperatore viene percepita dai barbari come un atto a loro ostile e pone fine a ogni tentativo di convivenza pacifica. Alarico, re dei Visigoti, spinge i suoi uomini verso Roma la fa saccheggiare. In tutto il mondo antico questo evento è percepito come una catastrofe.
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Nei pressi di Mantova, il Papa Leone I tratta con Attila, re degli Unni, e, dietro il pagamento di un riscatto, riesce a concordare che Roma e l'Italia vengano risparmiate dalle devastazioni.
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Genserico, re dei Vandali, attacca e saccheggia Roma per tre giorni. Ancora una volta le trattative con i barbari sono condotte da Papa Leone I.
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L'ultimo Imperatore romano, Romolo Augustolo, viene deposto da un generale romano di origine barbara (appartenente agli Eruli), Odoacre.
Questi non pretende per sé il titolo di Imperatore. Spedisce le insegne imperiali all'Imperatore romano d'Oriente e si proclama "rex", a capo di un regno che di fatto è ormai autonomo. Solo formalmente dipende dall'impero d'Oriente.
Per gli storici, convenzionalmente, è l'inizio del Medioevo.