Competenze

Evoluzione storica del concetto di competenze

  • La prima versione del Concetto di Competenza: Tyler

    La prima versione del Concetto di Competenza: Tyler
    Coerentemente con le teorie dell'apprendimento del suo tempo, di stampo comportamentistico, Tyler descrive la competenza come un comportamento osservabile, rappresentata dalla performance, dalla prestazione. Nella sua definizione, l'autore ignora, di fatto gli aspetti sottesi ai comportamenti manifesti.
  • La competenza per Le Boterf:

    La competenza per Le Boterf:
    Riconduce la competenza ad una disposizione interna astratta, riabilitando, quindi i processi che sottostanno alle manifestazioni esterne delle prestazioni. Il soggetto che apprende, manifesta, pertanto competenza, in virtù di saperi ed abilità che egli possiede e grazie a cui egli risulta capace di far emergere un sapere esperto.
  • Neopiajetiani e Perrenoud

    Neopiajetiani e Perrenoud
    Il comportamento competente è dato dall'orchestrazione che il soggetto che apprende fa, dei propri schemi di azione, in funzione della soluzione di un problema. Nell'approcciarsi ad una nuova situazione problematica, infatti, si utilizzano schemi mentali noti che si adattano al nuovo contesto. Per questo motivo Perrenoud parla di mobilitazione di schemi conosciuti a situazioni ignote.