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Il regno è unificato sotto il Faraone Narmer segna l'inizio della dinastia faraonica e l'unificazione del Basso e dell'Alto Egitto sotto un unico sovrano.
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Il 2680 segna l'inizio delle III dinastia. Questa fase è conosciuta per lo sviluppo delle piramidi e l'organizzazione centralizzata del potere.
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Segna un capitolo fondamentale nella storia dell'architettura egizia. Queste strutture diventano il simbolo del potere faraonico e della religione egizia.
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Questo periodo è caratterizzato da una notevole instabilità politica e sociale in cui l'unità del regno fu minata da conflitti interni e dal declino dell'autorità centrale.
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Inizia con il faraone Mentuhotep II che riuscì a unificare nuovamente il regno dopo un lungo periodo di frammentazione.
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Segna la transizione tra il Medio e il Nuovo regno. Questo periodo è caratterizzato da una grande instabilità politica, con la disgregazione dell'autorità centrale e l'emergere di nuove forze straniere come gli Hyksos.
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E' considerato l'apice della potenza e della grandezza egiziana. E' caratterizzato da una forte centralizzazione del potere, un'espansione territoriale molto vasta e un'incredibile fioritura culturale, religiosa e artistica.
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Questo periodo è caratterizzato dalla disintegrazione dell'autorità centrale, la divisione del paese e dalla crescente influenza di potenze straniere. L'Egitto non è più unificato come nei secoli precedenti.
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Questa conquista avvenne durante la straordinaria campagna di espansione che portò Alessandro Magno a creare uno degli imperi più vasti della storia. La sua conquista dell'Egitto ebbe un impatto significativo sia sul piano politico che sociale e culturale.
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La conquista dell'Egitto da parte dei romani fu il risultato di una serie di eventi politici e militari che culminarono con la sconfitta di Cleopatra VII e del suo alleato Marco Antonio da parte di Ottaviano.