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Il giorno più caldo di quell'anno, o almeno come narra mia madre, sono nata io: una neonata uscita dalla pancia con gambe e braccia distese. I medici ancora non se lo spiegano, io si: da grande avrei fatto danza classica
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Questa è una delle mie prime estati nella casa comprata dal nonno in Calabria a Marina di Sibari: il luogo sempre felice dove andrò per tutta la mia vita
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In uno dei miei tanti giorni di asilo nido decisi di portarmi il telefono fisso usato dai miei genitori a scuola: volevo provare a capire chi era quella voce che parlava, ma che non si faceva mai vedere
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In questo giorno nasceva quello che poi sarebbe stato per i primi anni di vita un maschio nel corpo di una donna: mia sorella Isabella
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I miei genitori capiscono che Caserta non fa per noi, ma una casa ancora più bella ci aspetta: la casa natale di mio padre.
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In questo periodo tutte le mie maestre hanno iniziato ad immaginarsi il mio futuro, ma addirittura dicevano anche come sarei stata da grande: per molte Gabriella Pession
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A Luglio, proprio come me, nasce quella che diventerà oggi la cuoca di casa Di Sena: Ilaria, mia sorella. Perchè cuoca? Da piccola il suo sogno era aprire un supermercato per poter mangiare tutto
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Mia madre ottiene finalmente una cattedra come insegnante di sostegno, ma purtroppo non proprio vicino casa. Trascorre anni a Roma lontana dalla famiglia e la vedo solo ogni la domenica
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Inizio il momento più bello della mia vita: le scuole elementari. Ho amato e amerò per sempre quell'insegnante che mi ha sempre stimato sin da piccola.
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Mia madre decide di iscrivermi a danza con l'obiettivo di smussare alcuni lati spigolosi del mio carattere. Ovviamente il suo tentativo è vano, anzi la cosa che mi differenzia da molte ragazze della mia età è proprio la determinazione e la caparbietà dovute alla danza.
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Credo sia stato il periodo più odioso della mia vita. Tra le tante cose che odiavo c'erano gli insegnanti che premiavano ripetutamente chi non faceva sport perchè si concentrava a pieno sullo studio. Non ho mai compreso il nesso, difatti arrivata ad oggi posso dire che chi impiegava il proprio tempo solo studiando attualmente si ritrova distrutto.
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Per un anno ho sentito questa frase. Tutti dicevano che il liceo classico non faceva per me e che la mia strada era altrove.
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Dopo un debito in latino ed uno in greco (ritenuto da chiunque, perfino i miei compagni ingiusto) decido di non avvalorare le loro tesi. Non cambio indirizzo come loro vorrebbero, o almeno lo cambio, ma mi complico la situazione. Mi iscrivo al liceo classico europeo: ora a distanza di anni posso dire che è molto più difficile di quanto chiunque immagini. Sono ufficialmente quel che volevo essere
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Non ho atteso come molti quest'età. Non ci vedo molto di speciale, ma nonostante tutto il desiderio l'ho espresso. Esso è al di fuori delle leggi della fisica, ma in quanto umano spero in tutto.